Cosa accadrebbe se il presente incontrasse il passato? Cosa se il moderno rispondesse all’antico? Succede proprio questo nell’ultima personale di Bill Beckley, Neapolitan Holidays, inaugurata il 29 ottobre presso lo Studio Trisorio (in Via Riviera di Chiaia, 215) che, come sempre, si distingue nel panorama artistico partenopeo per l’originalità delle sue proposte.
Una raccolta di vecchie cartoline, datate agli anni 1915/1976 e ritrovate nel baule di una famiglia napoletana: questo lo spunto narrativo da cui prende forma il progetto Neapolitan Holidays.
Neapolitan Holidays, soggiorni napoletani
Fedele ai dettami della Narrative Art, corrente dell’arte concettuale degli anni ’70 che associa immagini fotografiche a testi narrativi, l’artista americano immagina che quelle antiche cartoline ricevano risposte inviate da un moderno cellulare. Alla grafia irregolare e sinuosa della penna affianca i caratteri della testiera; al fronte delle cartoline, stampe tanto più affascinanti quanto più ricoperte dalla patina del tempo trascorso, affianca fotografie scattate a Napoli nei suoi soggiorni. A colori sbiaditi Bill risponde con toni vividi e sgargianti: un cortocircuito di significato tra immagini e testi realizzati in spazi e tempi molto lontani.
“Qualunque cosa possa dire, ogni cartolina proclama “Sto pensando a te”. Lo spazio è limitato, l’immagine su un lato, il testo sull’altro. Nei lavori di Beckley questi elementi si fondono sullo stesso piano. Linguaggi diversi diventano frammenti di nuove storie”. E così, il bianco delle pareti della galleria è spezzato da pannelli colorati, coloratissimi alcuni, che, se uniti all’immaginazione, diventano passepartout per mondi narrativi, contenitori di storie in cui è bello perdersi tra date, orari, lettere, scorci, immagini. Elementi eterogenei, eppure indissolubili parti di un tutto.
Un dialogo inimmaginabile che diventa possibile nell’occhio e, ancor prima, nella mente del geniale Bill Beckley, presente, martedì, all’opening della mostra, con la sua inseparabile compagna, una reflex, in spalla e quel fascino che lo contraddistingue.
La mostra sarà visitabile fino al 31 gennaio 2020.
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