Olga Campofreda e Alfredo Palomba dialogano a Napoli Città Libro

Olga Campofreda Napoli città libro

 Olga Campofreda e Alfredo Palomba dialogano insieme sul tema “Diventare scrittori, Diventare adulti”, incontro a cura del dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, organizzato nell’ambito della kermesse Napoli Città Libro.

Il seminario è stato organizzato il 16 giugno nell’ambito delle attività dell’Osservatorio sul romanzo contemporaneo, curato dai professori di Letterature Comparate Elisabetta Abignente e Francesco Paolo De Cristofaro dell’ateneo federiciano.

L’attività ha coinvolto Olga Campofreda e Alfredo Palomba, ex alunni dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, i quali hanno partecipato con intensità alle attività del laboratorio e attualmente sono scrittori di successo.

Olga Campofreda ha conseguito un dottorato di ricerca in Italian studies all’University College London e insegna all’Istituto Italiano di Cultura di Londra. Esordisce nel 2009 con La confraternita di Elvis (ARPANet) e i suoi racconti sono apparsi su riviste e blog letterari, pubblica nel 2019 il reportage narrativo A San Francisco con Lawrence Ferlinghetti (2019), nel 2023 viene pubblicato il suo romanzo Ragazze Perbene per NN Editore.

Alfredo Palomba è dottore di ricerca in letterature comparate. Pubblica per Wojtek edizioni due romanzi Teorie della comprensione profonda delle cose (2019) e Quando le belve arriveranno (2022), entrambi proposti al Premio Strega. Attualmente collabora con “Il Foglio” ed è docente nella scuola secondaria.

La sala Calipso ha fatto da teatro al dialogo tra i due autori, moderati da Elisabetta Abignente e Francesco Paolo De Cristofaro che hanno guidato la discussione sulle tracce di una mappatura del romanzo generazionale, nell’ambito del salone del libro che ha come tema di quest’anno le Ri- Generazioni.

Entrambi gli autori, millennial provenienti dal sud Italia, hanno ricostruito la propria idea di romanzo generazionale, che non ha più l’unicità dell’esperienza romantica, di cui il protagonista si fa paladino. In particolare, Olga Campofreda sottolinea come adesso il romanzo di formazione non possa essere più rappresentativo delle diverse generazioni.

Nel suo romanzo, Ragazze Perbene utilizza la cultura pop come arma a doppio taglio: è sinonimo di nostalgia e rievoca sentimenti nascosti, diversi da quelli che possono essere stati provati in generazioni precedenti o successiva alla sua, ma funge anche da fonte di interpretazione per quegli anni, raccontando le ragioni dietro i personaggi e fungendo da decostruzione per la sua generazione .

Generazione è un termine che amalgama e rende troppo universale un’esperienza, è dunque un termine da scardinare.

Anche Alfredo Palomba si racconta attraverso le sue pagine, sottolineando un legame tra il suo libro e il libro di Olga Campofreda. Entrambi i personaggi fungono da evidenza del fatto che, i loro libri nascono dalle macerie dell’euforia post-modernismo tipica degli anni ottanta. Sono consci di ciò che hanno perduto e cercano di fronteggiare la crisi e viverla.

Il tema dell’incontro “Diventare scrittori, diventare adulti” ha portato una riflessione sul non riconoscersi più in un’età adulta canonica, in cui i trentenni costruiscono una famiglia, una carriera senza il peso della precarietà. Olga Campofreda e Alfredo Palomba approfondiscono il tema dell’attesa in quanto aspettativa, e nel non riconoscersi effettivamente nell’adulthood  immaginata e sognata da adolescenti, specialmente quando si parla di donne o di persone queer che ritrovano i propri desideri disattesi.

L’incontro, destinato a un pubblico di studenti federiciani partecipanti all’Osservatorio del romanzo contemporaneo e aspiranti, si è concluso con le testimonianze riguardo l’editoria e consigli dei due scrittori emergenti riguardo il mestiere di scrivere.

Foto a cura di Eroica Fenice

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A proposito di Dana Cappiello

Classe 1991, laureata in Lingue e specializzata in Comunicazione. Ho sempre sentito l’esigenza di esprimermi, impiastricciando colori sui fogli. Quando però i pensieri hanno superato le mie maldestre capacità artistiche, ho iniziato a consumare decine di agende. Parlo molto e nel frattempo guardo serie tv e leggo libri.

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