Da fabbrica di occhiali a polo culturale
Non più lenti, asticelle e naselli ma esposizioni, concerti e serate a tema.
Palazzo Venezia è senza dubbio una delle novità più interessanti del panorama della cultura napoletana. Un tesoro nascosto – fin troppo a lungo – per l’inefficienza delle amministrazioni comunali, che sta gradualmente riprendendo l’antico splendore. Ubicato sul decumano inferiore, su cui si affaccia in maniera discreta quasi a voler tenere per sé le meraviglie che custodisce, questo palazzo trecentesco è stato nei secoli utilizzato nelle maniere più disparate: inizialmente sede diplomatica della Serenissima e residenza del suo rappresentante, dopo il Trattato di Campoformio si è trovato in mani austriache e poi, nella seconda decade dell’800, venduto per 10.350 ducati, in quelle del giurista Gaspare Capone. Il noto mecenate napoletano è il primo a capire quale sia il suo valore e decide di ampliarlo, realizzando coffee-house in stile pompeiano dalla particolarissima acustica, che enfatizza e premia le esecuzioni liriche. Le due guerre e la miseria che ne seguì fecero piombare l’edificio nell’anonimato e nel degrado, fino a che, come sopra accennato, non si scelse di adibirlo a magazzino e fabbrica di occhiali.
Palazzo Venezia, la rinascita
“Il Napoletano di Venezia” – appellativo con cui era solito chiamare quest’edificio lo storico Benedetto Croce – con la sua scenografica loggia, le sue stanze e con il suo giardino pensile, è oggi, grazie al giovane imprenditore Gennaro Buccino, una delle più belle realtà culturali del territorio partenopeo.
Con un ricchissimo calendario di eventi, concerti, mostre e corsi – senza dimenticare le attività rivolte alle scuole – questo luogo straordinario è tornato a vivere dopo anni in cui è stato quasi del tutto dimenticato
… E proprio perché dimenticare in certi casi è reato, martedì 28 Stampa e guide turistiche sono state invitate ad un open day organizzato dall’Associazione Palazzo Venezia, nel corso del quale, dopo un aperitivo, le splendide performance del soprano Romina Casucci, accompagnato dal maestro Luciano Ruotolo, e una visita guidata, sono stati presentati gli interessanti progetti in cantiere. Progetti che ci auspichiamo possano avere il successo di pubblico che meritano così da finalmente premiare l’iniziativa e il lavoro di chi nella cultura ancora ci crede.
Per informazioni visitare il sito: https://www.palazzovenezianapoli.com/
Jundra Elce