Il Pomigliano Jazz in Campania è arrivato alla sua XXI edizione, con un fitto calendario di appuntamenti, dal 9 al 24 settembre, toccando differenti location come accade ormai dal 2011.
Nato nel 1996 a Pomigliano d’Arco, città simbolo dell’industria del Mezzogiorno, il Pomigliano Jazz in Campania ha da tempo esteso i suoi confini coinvolgendo diversi luoghi d’arte, tra cui il Palazzo Mediceo di Ottaviano, il Complesso delle Basiliche Paleocristiane di Cimitile, l’Anfiteatro Romano di Avella e dal 2014 il Gran Cono del Vesuvio.
Il Festival, diventato un atteso appuntamento che attrae ogni anno migliaia di spettatori, non è solo una prestigiosa ribalta per musicisti locali e nazionali, ma anche un modo diverso per andare alla scoperta del patrimonio artistico campano.
Nell’ambito della manifestazione, infatti, sono inseriti anche itinerari turistici ed enogastronomici alla scoperta delle nostre ricchezze culturali, soprattutto di quelle meno conosciute. Arte, cultura, cibo e musica diventano così i cardini fondamentali attorno ai quali il Pomigliano Jazz è cresciuto e si è consolidato, sino ad ottenere la partecipazione di alcuni dei più grandi artisti del panorama jazzistico mondiale.
Pomigliano Jazz 2016, il programma e gli artisti
Anche quest’anno, il Festival vede la presenza di nomi importanti, a partire già dal concerto di apertura del Jeff Ballard Trio, tenutosi il 4 settembre presso il Palazzo Caravita di Sirignano. Batterista di chiara fama, Ballard ha avuto la fortuna, agli inizi della sua carriera, di far parte della Big Band di Ray Charles. A New York inizia a collaborare con i maggiori musicisti della sua generazione tra cui Brad Mehldau, Kurt Rosenwinkel, Avishai Cohen, Ben Allison. Tra le collaborazioni più recenti ricordiamo Chick Corea, Bollani, Danilo Perez, Enrico Rava.
Il 20 settembre sarà invece il turno di Richard Galliano, fisarmonicista francese di origini italiane che sarà presente sul palco del Pomigliano Jazz con il New Musette Quartet, “regalo” per i trent’anni di carriera e che rimanda al quartetto New Musette, con il quale incise il suo primo disco, “Spleen” (1985). Il suo è uno stile caratterizzato dalla fusione tra innovazione e tradizione e le continue incursioni di correnti differenti lo rendono, attualmente, uno dei jazzisti più godibili e capaci di entusiasmare anche un pubblico non esattamente abituato a questo genere di performance.
Parlando ancora di artisti internazionali, non bisogna dimenticare il concerto di Bugge Wesseltoft & Christian Prommer, che si terrà il 17 settembre presso il Parco delle Acque di Pomigliano d’Arco. L’incontro tra i due artisti avviene tre anni fa, in occasione dell’Electropark Festival di Genova. L’intento è quello di proporre un discorso sonoro mosso dall’estemporaneità e dalla spontaneità d’improvvisazione. Il duo imbastisce un percorso musicale vivace e avveniristico, distillato e sprigionato tra DJ consolle, piano classico ed elettrico, sampler, modulatori e percussioni. Un ulteriore tocco di modernità in un patrimonio musicale, quello del Jazz, che già di per sé è difficilmente imbrigliabile in schemi predefiniti.
Come già accennato, il Pomigliano Jazz Festival è noto per il suo dare spazio agli artisti del variegato panorama musicale italiano e, soprattutto, campano. Ecco quindi che, anche in questa XXI edizione, saranno presenti artisti come il Solis String Quartet, un gruppo nato nel 1991 da giovani artisti napoletani. Il loro stile mescola al jazz puro le sonorità del pop, della musica elettronica e di quella contemporanea, creando un prodotto innovativo sotto tutti i punti di vista.
All’insegna dell’innovazione e della sperimentazione anche il jazz dei Next Stop Quintet, nati dal sodalizio tra Gianni Bardaro, sassofonista, e Pierluigi Villani, batterista. Elementi fondamentali per la perfetta riuscita di un ensemble sono l’affiatamento e la stima reciproca tra i componenti del gruppo.
Per tutte le altre esibizioni, potete consultare il programma qui. Vale senza dubbio la pena di prendere parte a questa manifestazione eccezionale, unica nel suo genere. Se non altro per poter ascoltare Enzo Avitabile, coinvolgente come sempre, suonare sul gran cono del Vesuvio.
Pomigliano Jazz in Campania, 9-24 settembre 2016.