Re_st_Art_2, Colori ed Emozioni per la Dino Morra Gallery

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Dopo il grande successo della prima edizione di Re_st_Art al Palazzo delle Arti di Napoli, Dino Morra replica la celebrazione dell’arte contemporanea con una seconda edizione che inaugura i nuovi spazi espositivi presso la sua Dino Morra_Gallery in via Alabardieri, a due passi dalla splendida Piazza dei Martiri. 

Il progetto “nato per caso” come lo stesso gallerista ci dice, in realtà conferma che mai nulla nasce come coincidenza, anzi! Infatti è stata proprio la ricerca di luogo che ospitasse opere sulla ricerca e la dimensione concettuale a dare inizio a tutto il progetto che si prospetta essere il primo di una lunga serie: è nelle intenzioni di Dino Morra, infatti, realizzare eventi espositivi in collaborazione con giovani artisti esordienti, allievi e laureati presso l’Accademia delle Belle Arti, per promuoverne lo studio, la creatività e soprattutto dar loro la possibilità di farsi conoscere anche da subito. “Sappiamo quanto un artista appena uscito dall’Accademia può trovarsi nella difficoltà di trovare uno spazio espositivo adatto e soprattutto quanta concorrenza, il mio sogno è quello di aiutare questi giovani ad ottenere la visibilità che meritano!” Gli spazi espositivi dalle pareti immacolate, fanno risaltare le opere che colpiscono per unicità e intensità, Gli artisti in esposizione – Adinolfi e Cicala, Federika Fumarola, Barbara Prenka, Sonia Riccio, Rotteveel Vermeer e Mattia Varini, hanno lavorato su una riflessione riguardo l’arte ai nostri giorni e la necessità di indurre le persone ad andare oltre i propri limiti, attraverso la curiosità, le emozioni, gli stereotipi. 

Alcune delle opere in esposizione Dino Morra_ Gallery – ph. Adelaide Ciancio

La prima opera che si nota, appena entrati, è di Barbara Prenka, artista pluripremiata dedita alla ricerca della spontaneità e alla fisicità, dando alle sue idee colori vivaci e forme tridimensionali, che prendono forma in quella che solo apparentemente si presenta come una graziosa trapunta ma che è molto, molto di più: è un’opera fisica che simboleggia lo studio sulla spontaneità e l’accoglienza, senza dimenticare che in ogni singola sfumatura di colore, esiste una profonda riflessione sulla fisicità.  Le due opere esposte donano all’osservatore una successione delicata e confortevole di toni dall’azzurro al rosa della prima, che inducono in una dimensione di serenità della prima, mentre i colori forti e passionali, dal rosso all’arancio, al giallo accesso della seconda opera esposta confortano come un fuoco in una fredda notte invernale. 

Le opere di Federika Fumarola, presenti in diverse dimensioni, colpiscono per l’effetto ipnotico del pattern, che ci dà l’impressione di osservare attraverso una finestra, bagnata di pioggia, un paesaggio ignoto, in continuo cambiamento.  Proprio questa continua mutazione del quadro ai nostri occhi rappresenta la riflessione su cui si basa il lavoro, in continua evoluzione, esaltata da un eccezionale uso della tecnica della pittura ad olio. Il progetto è parte del passaggio evolutivo dell’artista che prende il classico soggetto centrale nel dipinto e lo trasforma in più elementi ripetuti con uno schema semplice ma di alto impatto visivo. 

Mattia Varini ci trasporta in un mondo dove il reale e astratto si incontrano. Realtà e fantasia si fondono e si confondono e sono in continuo movimento, attraverso una sorta di velo puntinato che ci rimanda alle illustrazioni pubblicitarie anni ’50. Un viaggio psichedelico di luci e colori nella continua ricerca sul bisogno, attraverso la creazione di immagini forti e coinvolgenti, di comunicare ed esprimere un pensiero ed una emozione, magari una storia dura di periferia, attraverso un racconto visivo

Le opere del duo Rottevel e Vermeer, colpiscono l’osservatore per l’unicità e l’originalità, nate dallo studio sull’espansione bidimensionale e tridimensionale della lamina, su cui i colori possono influenzarsi a vicenda.  Attraverso una tecnica basata sull’uso di pellicole e nastro adesivo per ottenere l’effetto tessuto, gli artisti coinvolgono l’osservatore in un gioco di colori, luci ed ombre date dall’effetto tessuto ottenuto ripiegando accuratamente i materiali e dalla scelta dei toni. 

Il duo artistico Adinolfi e Cicala ha inaugurato il sodalizio artistico proprio in vista della prima edizione di Re_st_Art.  dove hanno presentato 18 opere , installazioni scultoree di diverse dimensioni.  “Il nostro lavoro come duo artistico – racconta Marco Adinolfi –  ha come centro della riflessione e della ricerca, la curiosità come essenza della Conoscenza! Abbiamo lavorato ad un linguaggio diverso da quello che facevamo singolarmente. Io realizzavo progetti sulla base di un discorso surreale e iperrealista, mentre massimo è un eccezionale pittore e artista figurativo, ma abbiamo in comune la ricerca sulla curiosità, per l’appunto, e sull’uso di materiali diversi con un comune denominatore: la semplicità! Come al Pan, il nostro obiettivo era spingere l’osservatore a superare il limite della sola osservazione, ma di soccombere alla curiosità senza limitarsi al guardare semplicemente l’opera e cogliere i dettagli nascosti che abbiamo volutamente inserito. Nell’istante in cui le persone li notano, sappiamo di aver centrato l’obiettivo!” 

I quadri di Sonia Riccio possono sembrare semplici tele monocromatiche, ma se le osserviamo attentamente, scopriamo quanto l’artista intende comunicare: attraverso un sapiente gioco di luci e osservando attentamente l’opera, veniamo a parte di quanto questa sensibile artista, ci sta comunicando. Il monocromo offre, contrariamente a quanto si possa pensare, molte opportunità di linguaggio e di comunicazione. Sonia ci racconta com’è arrivata a scegliere poi toni più delicati e neutri.  “Il mio lavoro si può definire astratto e minimalista e si basa sulle emozioni del momento come forza, rabbia e paura, che portano inevitabilmente a delle trasformazioni. L’essenza primordiale di questo progetto è l’opera in nero, come sperimentazione dell’assenza del colore, come seduzione e sintesi di emozioni contrastanti. Il colore, invece,  si esprime attraverso gesti liberi, intuitivi ma rigorosile linee dritte, precise, quasi a formare figure geometriche – che prendono spazio nella tele con un gioco di luce e tracce!” Una curiosità: l’artista ha aggiunto all’ultimo momento una riga verticale, netta e precisa, ovviamente in linea monocromatica con il dipinto in grigio che ci dà una visione prospettica sulla vita, ma con una linea netta che vuole dare un taglio deciso a ciò che ci limita

Alcuni momenti del Vernissage – Ph. Adelaide Ciancio

La mostra Re_st_Art2 sarà  in esposizione presso la Dino Morra_Gallery fino all’11 Giugno. Non ci resta che fare il pieno di emozioni con questa splendida rassegna, scoprire quanto ‘arte contemporanea sta riconquistando il pubblico e attendere per i nuovi progetti del geniale gallerista Dino Morra nella sua missione di portare l’arte ed il bello agli occhi di estimatori, critici e appassionati dell’Arte Moderna.  

Foto di Adelaide Ciancio

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