Tam Tam Digifest – Ombre Sonore | Recensione

Tam Tam Digifest - Ombre Sonore | Recensione

Il 14 Dicembre al Camera Film di Pomigliano d’Arco si è tenuta l’ultima serata dedicata al progetto Tam Tam Digifest – Ombre Sonore, rassegna che ha raggiunto la sua diciannovesima edizione e che quest’anno ha lo scopo di raccontare gli ultimi 50 anni di storia della musica attraverso il cinema, rendendo la scoperta e l’apprendimento accattivante e dinamico. Si tratta di storie peculiari e che in un certo qual modo hanno avuto un impatto incisivo non solo nel mondo della musica, ma anche sulla società. 

La scelta del luogo

Il  Camera film si é prestato perfettamente all’entità della serata. L’associazione culturale infatti, si é dimostrata subito un ambiente accogliente e familiare, favorevole all’ interazione di persone che hanno il solo scopo di scambiarsi opinioni sulla passione che li accomuna: il cinema in tutte le sue forme. Camera film é un progetto nato sei anni fa, l’8 Dicembre del 2018, e gestito dalla sua stessa fondatrice, la dott.ssa Mariangela Fornaro. All’interno della sede risulta inevitabile ignorare il patrimonio intellettuale trasmesso tanto dagli affezionati, quanto dai numerosi oggetti che non fanno altro che mettere in evidenza la passione e la cura dedicate al proposito. Con i medesimi presupposti, é stata ospitata l’ultima data del Tam Tam Digifest – Ombre sonore. Lo spazio familiare e stimolante, ha calzato benissimo l’iniziativa e soprattutto la visione promossa sotto la direzione artistica del giornalista Giulio Gargia e presentata dal critico cinematografico Alberto Castellano “Fela il mio dio vivente”.

La proiezione

La proiezione in digitale del film “Fela il mio dio vivente” à avvenuta non dopo due parole spese da parte di Giulio Gargia  ed una breve, ma esaustiva presentazione da parte di Alberto Castellano, il quale ha definito l’opera cinematografica “una storia di passione ed ossessione”.

Il docufilm, diretto da Daniele Vicari, racconta della mania di Michele Avantario, video artist scomparso prematuramente, per la figura avvolta dal misticismo di Fela Kuti. Personaggio stravagante, di origine nigeriana, il quale agli albori della sua carriera, ha iniziato a dare una forte accezione politica ai suoi brani. Infatti i suoi sono pezzi che stimolano una forte partecipazione del pubblico grazie ai temi fortemente sentiti, anche fuori dalla sua terra natale. Il giovane Avantario si innamora follemente dell’artista, che per lui non solo rappresenta una guida, ma come riscontrabile dal nome del film, quasi finisce per il venerarlo. Il docufilm é proprio la testimonianza del lungo viaggio del giovane verso la Nigeria, terra che diventerà la sua seconda casa. “Fela il mio dio vivente” é una raccolta delle testimonianze dirette del video artist, e porta quindi chi lo visiona, all’interno delle vicende, facendolo sentire partecipe. Il film purtroppo non fu mai tradotto in realtà da colui che lo ha tanto desiderato. Infatti é stata la compagna di vita di Michele Avantario , Renata di Leone, a desiderarne la realizzazione solo dopo la sua morte, con lo scopo di esaudire il desiderio del marito. Per tale ragione Renata si avvicina a  Daniele Vicari e diventa la produttrice del film. Insieme i due, hanno visionato e selezionato più di 20 ore di girato, dando vita ad un capolavoro estrapolato da una raccolta unica, capace di mettere in luce ed in relazione la realtà politica e sociale Africana ed occidentale.
Successivamente alla fine della proiezione ed a qualche momento di riflessione propedeutico per elaborare la mole di contenuti significativi, tra una risata ed un aneddoto, si è giunti al dibattito che ha chiuso la serata, lasciando i partecipanti soddisfatti e ricchi di una storia che vale la pena di essere raccontata.

In conclusione è importante sottolineare quanto il Tam Tam Digifest – Ombre Sonore sia un’iniziativa formativa e di immenso valore culturale. Di grande pregio anche la Camera film di Pomigliano d’Arco, uno spazio adattatosi egregiamente all’evento, rendendogli la giustizia che merita. 

fonte immagine: ufficio stampa 

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