La sirena. Piedi che si affrettano sulla precaria rampa di scale. Urla. Pianto. Terrore.
La Galleria Borbonica durante il periodo bellico è stata rifugio e testimonianza del non senso che porta con sé la guerra.
Un non senso coperto da un cumulo di spazzatura e detriti, sversati ogni notte con il beneplacito del vecchio custode del Parcheggio Morelli, fin quando nel 2008, dopo interminabili lavori, che tuttora proseguono, fu riaperta al pubblico e restituita alla comunità grazie a Gianluca Minin, Enzo De Luzio e i loro collaboratori.
Ma al di là dei percorsi, tra cui spiccano quello “speleo” e quello “avventura” a bordo di una zattera, e delle attività pensate per le scuole, questo incredibile luogo, impregnato di vicende, aneddoti e racconti che si nascondono dietro ogni angolo, è diventato ora un importante polo di attrazione culturale. Spettacoli teatrali, rassegne jazz e mostre. Il tufo della Galleria Borbonica non trasuda solo storia ma anche di arte.
Forse uno degli esempi più belli, proprio perché in estrema antitesi con cioè che è accaduto durante il secondo conflitto mondiale, è il concerto di violino e piano, andato in scena ieri sera. Dopo il sold-out registrato dai precedenti appuntamenti, la magica commistione di buio e musica ha nuovamente inebriato gli spettatori che, dopo una breve visita per gli ambienti simbolo della Galleria, sono stati accompagnati nella più grande cisterna, che privata della luce artificiale viene completamente inghiottita dalle tenebre. Qui il violino di Edo Notarloberti e il pianoforte di Martina Mollo si sono inseguiti, alternati, presi per mano, suscitando un caleidoscopico vortice emotivo che ha travolto i presenti, i quali, dopo i selfie di rito, si sono trattenuti nello shop per discutere dell’incredibile esperienza appena vissuta. Una esperienza difficile da raccontare perché estremamente intima e personale. Privati della vista, si rimane da soli, assaliti da pensieri, sensazioni e ricordi.
La musica, in certi momenti, è delicata come un abbraccio, in altri, prorompente come un pugno. E ciò che meglio esemplifica il viaggio emotivo a cui questo concerto conduce sono le lacrime di gioia di una delle spettatrici, che echeggiavano nell’oscurità.
Il concerto al buio alla Galleria Borbonica
Concerto al Buio è frutto della simbiosi di Localemotions.com – piattaforma online finalizzata a mettere in contatto la domanda con l’offerta di esperienze – e Galleria Borbonica, un binomio che si sta dimostrando vincente, sia nei numeri che nei feedback estremamente positivi. Tutte le repliche, anche quelle nell’antica basilica di San Crisogono a Roma e nell’Arsenale della Repubblica in Piazza Flavio Gioia ad Amalfi, infatti, sono state premiate in termini di pubblico – anche ieri non c’erano sedie vuote – e hanno ricevuto commenti estremamente positivi sui social. Tra gli altri interessanti eventi che il portale propone segnaliamo: “lezione di pizza”, un corso veloce e divertente dove saranno svelati ai partecipanti i segreti per una pizza napoletana perfetta, e “visita vini e vigneti”, un tour dei vigneti alle pendici del Vesuvio, una piacevole passeggiata (a cui segue un pranzo) tra gli odori ed i sapori tipici dell’Ars Vinearia campana.