Situato a Piazza Vittoria, nel cuore di Mergellina, Casa Vittoria ha aperto le sue porte ad aprile di quest’anno, affermandosi in poco tempo come punto di riferimento per gli appassionati della buona cucina a Napoli. Il ristorante combina tradizione e innovazione, grazie ad un menù che esalta i sapori italiani.
Le origini: l’esperienza dietro Casa Vittoria a Napoli
Fondato da quattro soci, Casa Vittoria è il frutto dell’esperienza di Vincenzo Cerbone e Tommaso Ambrosio, noti per aver rivoluzionato il concetto di hamburgeria napoletana con 12 Morsi. A loro si uniscono i fratelli Fabio e Gioacchino Francesco Vorraro, chef e patron del rinomato Mamma Elena a San Giuseppe Vesuviano, famoso per la sua cucina di mare autentica.
Un viaggio tra i sapori d’Italia nella cucina di Casa Vittoria
La proposta culinaria di Casa Vittoria è un omaggio alla nostra penisola, con piatti che celebrano ogni angolo d’Italia, pur mantenendo forti radici nella tradizione partenopea. Il menù cambia con le stagioni, una scelta che non solo valorizza i prodotti freschi del territorio, ma conferisce anche continuità con le nostre antiche usanze, quando le tavole erano imbandite con ciò che la natura offriva in quel preciso momento. Infatti, di questo periodo, c’è ancora la possibilità di assaporare una pizza crunch (pensata per essere condivisa con tutti i commensali) arricchita con fichi freschi, un matrimonio di sapori che celebra l’estate mediterranea. Questo piatto rappresenta perfettamente l’equilibrio tra innovazione e rispetto della tradizione, uno dei punti di forza del ristorante.
Durante l’evento stampa a cui abbiamo preso parte, grazie all’invito di Di Punto Studio, gli chef ci hanno deliziato con alcuni grandi classici del territorio e autentici amarcord. Tra gli antipasti crudi ci ha conquistato il battuto di gamberi rossi con asparagi e maionese al lime, mentre tra quelli cotti il vitello tonnato, per il suo sapore ricercato. Un vero gioiellino da provare.
Il primo era uno spaghetto alla Casa Vittoria, ricetta segreta degli chef; mentre il secondo, un delicato baccalà al vapore con pomodori del piennolo, capperi ed olive. Il dolce, una cassata con gocce di cioccolato e nocciole caramellate, è stata la perfetta conclusione di questa esperienza gastronomica.
- Pizza crunch con fichi freschi
- Il carciofo arrosto Mamma Elena
- Interni del locale
Una cucina che sa di casa
L’ambiente di Casa Vittoria si distingue per il suo design elegante e accogliente, curato da FADD Architects. La combinazione dei colori verde salvia e rosso rubino crea un’atmosfera che rende il locale una casa fuori casa, dove l’esperienza gastronomica si fonde con un ambiente confortevole e un servizio familiare.
Uno dei piatti simbolo è il Carciofo Mamma Elena, una vera istituzione della cucina degli chef Vorraro, capace di incarnare alla perfezione l’anima di Casa Vittoria: comfort food che sa di casa, ma con quel tocco creativo che lo rende speciale.
Una novità che guarda al pranzo
Una delle più recenti novità del ristorante è l’apertura anche a pranzo, che amplia l’offerta con un menù studiato ad hoc. Questa nuova proposta consente di godere della stessa qualità e cura che caratterizzano le cene, ma in un contesto più dinamico. Nel menù troviamo infatti, sia le pizze crunch, che una varietà di sandwich ed insalate, ideali anche per una pausa pranzo veloce. Tra i primi spiccano gli spaghetti allo Scarpariello e la pasta integrale a fantasia dello Chef, secondo i prodotti di stagione, per accontentare ogni tipo di palato. La proposta continua con diversi secondi, tra cui il pollo bio San Bartolomeo a bassa temperatura e all brace con patate novelle al forno, e il pesce spada alla Belladonna con olive, capperi e pomodorino del piennolo.
Un’esperienza autentica e moderna
Casa Vittoria affascina non solo per la sua offerta gastronomica, ma anche per l’atmosfera che sono riusciti a creare. Se siete a Napoli, alla ricerca di un ristorante che unisca tradizione e creatività, questo è il posto ideale, perché ogni piatto racconta una storia e ogni boccone è un viaggio nei sapori d’Italia.
Fonte Immagine di copertina e foto archivio personale