Ciro Savarese, classe 1980, è il ritratto perfetto di quello che dovrebbe – ma troppo spesso non è – un pizzaiolo moderno: attento nella scelta e nella stagionalità della materie prime da utilizzare, esperto negli impasti, sperimentatore nei gusti e negli abbinamenti. Ed i riscontri che il suo locale, Anema & Pizza, sta avendo, parlano chiaro. Raccontano di un successo conquistato con passione e studio, col mettersi in gioco con farina e lievito sin da ragazzino, sotto gli attenti quanto severi occhi del padre e del nonno.
Nascere in una famiglia, quella degli Oliva, con una storia così importante è una responsabilità, un fardello che può schiacciare o essere sprone. Ma questa è una favola, c’è il lieto fine, e ci sono successi, riconoscimenti e soprattutto pizze di cui parlare. E quelle di Ciro sono eccezionali. Il segreto è tutto nell’impasto, morbido e digeribile (grazie alle 40/60 ore di maturazione), sapido, leggermente croccante in superficie e pronto ad accogliere qualsiasi salume, ortaggio o latticino. Si potrebbe anche mangiare così, con giusto una spolverata di rosmarino, le papille sarebbero già sazie. Ma perché accontentarsi? A completare il quadro ci sono, infatti, una continua ricerca e sperimentazione, sia nei prodotti che negli accostamenti che gli hanno fatto conquistare un posto, con due spicchi, nella Guida Pizzerie d’Italia 2020 del Gambero Rosso. Un esempio del suo talento ci è stato fornito ieri, durante la presentazione, organizzata e condotta dalla giornalista Laura Gambacorta, delle nuove specialità messe a menù. Un fritto, cinque nuove pizze e un dolce homemade, la pastiera, a chiudere. In abbinamento, vini, amari e liquori del territorio.