La coppola di Garibaldi è un timballo di pasta avvolto da fettine di prosciutto non troppo spesse, che contribuiscono a donare il tipico colore rosso alla preparazione.
Una vera e propria leccornia per il palato che molti amano, diffusa soprattutto in Campania e che può essere realizzato con largo anticipo, in modo da non perdere troppo tempo ai fornelli.
La ricetta ha origini molto antiche, storicamente importanti come si può intuire dal nome che si rifà a Giuseppe Garibaldi.
La storia narra che questo primo piatto sia stato inventato proprio in onore del condottiero, dopo l’incontro di Teano con il re Vittorio Emanuele II, avvenuto il 26 Ottobre del 1860.
Coppola di Garibaldi: ingredienti e ricetta
Gli ingredienti per la realizzazione della Coppola di Garibaldi sono tanti, ma facilmente reperibili e non troppo elaborati; ognuno di essi confluirà un sapore inconfondibile alla ricetta, donandole gusto e “solleticando” le papille gustative di chi la mangerà, pronto a mangiarne almeno due o tre porzioni.
La ricetta tradizionale prevede: tagliatelle, piselli, pancetta, cipolle, funghi, mozzarella, parmigiano, prosciutto cotto, sale, olio, pepe quanto basta e besciamella.
Per realizzare la famosa quanto gustosa Coppola di Garibaldi, bisogna innanzitutto imburrare una teglia rotonda (di quelle che si utilizzano anche per i ciambelloni) e foderarla di prosciutto cotto; dopo aver effettuato questo semplice passaggio, è opportuno sminuzzare grossolanamente la mozzarella, e nel mentre far imbiondire una cipolla in padella. Una volta appassita la cipolla (e dopo aver sfumato con un buon bicchiere di vino bianco) aggiungere i piselli. Tritolare in padella con poco olio, i funghi, lasciarli cuocere per qualche minuto. Per quanto riguarda la besciamella, si può preparare in casa con pochi passaggi (così come facevano le massaie di un tempo) ma si può anche comprare già pronta.
Cuocere le tagliatelle per 6-8 minuti, amalgamare tutti gli ingredienti precedentemente cotti, versarli nello stampo ed infornare a 180 gradi per mezz’ora circa. Il tempo di cottura dipende sempre dal forno.
Una volta conclusa la preparazione, rovesciare la Coppola di Garibaldi ormai pronta su un piatto da portata e servirla ancora calda.
Un piatto completo, bello da vedere, perché il prosciutto si cuoce e diventa “rosso”, ottimo da gustare e leggermente croccante; proprio il prosciutto che cuocendosi dona quel tocco di rosso al piatto, rimanda ad un’altra ipotesi sull’origine di questo goloso primo piatto. La prelibatezza campana sarebbe dunque nata per emulare il cappello di Garibaldi.
Immagine in evidenza: Youtube