Cos’è il Cuzzetiello napoletano: guai a chiamarlo panino!

Cuzzetiello

Il cuzzetiello napoletano, pronunciato come “cuzztiell, è uno dei “piatti” più conosciuti e apprezzati della cucina tradizionale napoletana; immancabile a pranzo o a cena, pronto da essere farcito. Il cuzzetiello può essere farcito, o meglio, riempito con qualsiasi cosa, dal ragù di carne alle verdure sott’olio, dai salumi al formaggio, qualsiasi alimento può donargli una peculiarità difficilmente immaginabile se non lo si assaggia.

Uno dei simboli della cucina napoletana

Il cuzzetiello a Napoli è il simbolo di una vera e propria usanza culinaria tradizionale delle case napoletane da numerosi decenni. Con questo nome viene infatti indicata una delle due fette alle estremità del filone di pane cafone. Ottenere il classico cuzzetiello napoletano è semplicissimo, basterà eliminare la mollica al suo interno e aggiungere qualsiasi cosa si preferisca. Dal punto di vista tradizionale e sociale è conosciuto anche come “marenna del fravecatore”, ossia merenda del muratore, che può esser solito mangiare panini colmi di salumi, generalmente, o pietanze del giorno prima.
Oggi questo street food lo troviamo servito anche in alcuni pub, negozi di alimentari, paninoteche, bistrò. Oltre al classico ripieno di polpette al sugo, nel corso del tempo, sono nate diverse varianti, volte a soddisfare tutti, dai vegetariani ai vegani. Ognuno, a Napoli, nei diversi locali, soprattutto del centro storico, potrà gustare un saporito cuzzetiello, farcito a proprio piacimento.

Il Cuzzetiello napoletano, un piatto adatto a tutti… o quasi

Sicuramente, chiunque deciderà di mangiare questo “caposaldo” della tradizione culinaria napoletana, non dovrà avere timore di sporcarsi, addentandolo. Esso, infatti, si mangia rigorosamente con le mani, essendo un cosiddetto “cibo da strada” e potrebbe succedere che uno degli ingredienti della farcitura scivoli via, cadendo da quello che si configura come un vero e proprio recipiente (a base di pane cafone).
Il cuzzetiello napoletano è un’esperienza di vita, che potrebbe dire molto anche sulla personalità di chi lo addenta. Molti napoletani, soprattutto ristoratori, affermano che esso non sia adatto a tutti, soprattutto se si temono i sapori forti, i gusti densi di sapidità, e la consistenza del pane, spesso intriso dell’olio di cottura della pietanza con cui si farcisce il cuzzetiello. Nel caso del ragù ad esempio, il cuzzetiello sarà intriso di sugo al pomodoro, quindi risulterà ancora più gustoso e sapido, dal sapore forte ed inconfondibile. Di certo non è una vivanda leggera, ma rappresenta una tradizione viva di Napoli, che ne dimostra i suoi mille volti e sfumature.

Il cuzzetiello non è un semplice “panino”

Sarebbe quasi scontato sottolineare che il cuzzetiello non è un semplice “panino”, esso è piuttosto una pietanza completa, con più elementi culinari tipici napoletani. Il cuzzetiello è uno dei simboli di Napoli, e ad ogni morso sembrerà quasi di assaporare l’essenza stessa della città, magari passeggiando per le strade principali, ammirando il centro storico, i monumenti, le caratteristiche bancarelle. Sicuramente facile da preparare, è il simulacro della grandezza propria delle massaie napoletane, è la storia del settore gastronomico della Campania, tramandato di generazione in generazione.

[Immagine in evidenza per l’articolo sul Cuzzetiello napoletano: https://itineraridellacampania.it/luoghi/o-cuzzetiello-ovvero-la-tipica-merenda-napoletana]

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