Don Antonio, il food napoletano che ha il sapore di casa

Don Antonio

Don Antonio, sito nel cuore di Napoli in via Mezzocannone 1, offre il food napoletano che ha il sapore di casa. La cucina locale take away ha aperto le porte a Dicembre 2023 e, dal primo momento, Don Antonio non è passato inosservato: non appena ci si accosta, ci si rende conto della napoletanità pura che vi è dietro: sorrisi, simpatia, semplicità e  buon cibo. 

Antonio Nasti, proprietario e cuoco di questo food napoletano, durante una piacevole chiacchierata ha risposto ad alcune domande, al fine di conoscere meglio questa realtà.

Qual è la storia di Don Antonio e la motivazione dietro cui si cela la scelta del nome? 

La nostra storia, in realtà, nasce da un fallimento. Prima di aprire questo locale lo scorso Dicembre, volevamo seguire la moda del momento: sempre in questo stabile avevamo deciso di portare avanti un franchising che però non si è rivelato ciò che doveva essere e, dopo tre mesi, c’è stata la chiusura. Il mese successivo è stato caratterizzato unicamente dallo sconforto: eravamo increduli, ma poi abbiamo scelto di rialzarci e di rischiare. Insieme a mio fratello, ho fatto richiesta per un finanziamento per piccole imprese tramite l’ente Microcredito. Don Antonio, però, nasce primariamente dal desiderio di nonno Antonio, costruttore edile, di ripartire dopo la pensione con una nuova attività: voleva aprire un banco di zeppole e panzarotti: così, per passione. Ecco cosa e chi è Don Antonio.

Dunque, Don Antonio nasce per tenere vivo il desiderio di bontà e semplicità del nonno dei proprietari del food napoletano che operano, giorno dopo giorno, con un ingrediente unico: la passione. Antonio racconta che il proprio locale è nato per esigenza perché c’era bisogno di far fronte a molteplici problemi economici. In un momento di difficoltà dice d’essersi ricordato un aforisma a lui molto caro: “La tua attitudine è quello che ti riesce bene con poco sforzo” . A tal proposito, prosegue:

Mi sono chiesto cosa mi riuscisse bene e la risposta è stata “cucinare”. Io non ho mai studiato cucina, ho frequentato il Liceo Artistico e ho una Laurea in Psicologia, ma ho sempre lavorato: pizzerie, ristoranti, locali vari. La mia esperienza più vicina alla cucina è stata quella in pizzeria, ma io adesso lavoro per passione. Ho un sogno: un progetto di ampliamento locali Don Antonio con un unico punto di riferimento per la cucina, sempre contrassegnata dalla genuinità e dall’amore. 

Com’è ritrovarsi in una zona centrale ricca di studenti?  L’offerta è apprezzata o ci si trova in difficoltà dati i molteplici locali? 

Quando abbiamo aperto facevamo porzioni richieste al momento, ma il procedimento era troppo lungo. Adesso stiamo sperimentando un metodo diverso, a mo’ di fast food: tutto è già impiattato in vetrina e, in questo modo, si vede direttamente quello che si vuole ordinare ed è più veloce servirlo. Tutto questo è molto utile per gli studenti in settimana che necessitano di una breve pausa tra corsi ed esami. Il 70% delle persone che vengono ritornano e portano con sé altre persone. Credo che questo sia un feedback positivo.

I clienti, quando arrivano, si affacciano e mi chiedono: «Che hai cucinato oggi?» e, ogni volta, ho l’impressione d’avere davanti il me bambino che, tornando da scuola, telefonava la nonna e chiedeva: «nonna, che hai cucinato oggi?»

Questa per me è una grande soddisfazione e, quindi, rispetto alla concorrenza mi dico sempre che c’è bisogno di guardarsi attorno, ma noi facciamo e percorriamo la nostra strada. Il nostro modus operandi è differente. Rispetto ai primi due mesi di apertura, siamo cambiati noi. Prima le persone forse si fermavano solo a guardare, ad oggi vengono perché ormai sono clienti affezionati, perché qualcuno ha parlato loro di noi o perché hanno visto altri mangiare. 

Qual è il piatto più richiesto? 

Da Don Antonio proponiamo un menù diverso ogni giorno e la mattina inviamo un messaggio a chi ha voluto il nostro numero e diffondiamo il link sui social in modo da poter visionare l’offerta quotidianamente. I clienti fissi si meravigliano se non c’è un piatto per più giorni e spesso me lo richiedono. La richiesta maggiore riguarda le polpette: vanno sempre a ruba, sia fritte che al ragù. Vengono spesso ordinate anche con le melanzane a funghetto nel panino: con il nostro sfilatino fresco.

Come vi rapportate rispetto alle esigenze dei giovani? 

É necessario creare una grande rete: lavoriamo anche per servizio d’asporto a chiamata o per lavoratori in facoltà, aperitivi universitari, eventi, feste. Abbiamo deciso di collaborare anche per servizi in camera di alcuni Bed and Breakfast in zona. Rispetto ai giovani, il bacino di richiesta è immenso. Ci impegniamo ad offrire sempre qualcosa di diverso per non annoiare e per proporre una cucina di casa. Non vogliamo proporre la solita cucina industriale, offriamo un servizio che unisce insieme più sapori. Il motivo per cui vi è varietà risiede anche nel cucinare per l’altro come se si stesse cucinando per sé: ci vuole passione. Il format della porzione, che proponiamo da un po’, è adatto ai giovani. Così come sono adatte, ad esempio, le offerte con patate e bibite in omaggio ad un prezzo sempre accessibile a tutti. Insomma, il connubio vincente qualità-prezzo.

Quanto è importante la visibilità sui social e come vi impegnate in tal senso? 

Bisogna avere un canale di comunicazione potente: da quando abbiamo aperto, abbiamo già rifatto le grafiche e c’è una persona che collabora con noi per le pagine social Instagram e TikTok, editiamo insieme video e facciamo scatti per i piatti migliori. Oggi, qualsiasi cosa si ricerca sui social: utilizzarli è un modo per espandersi.  É una costruzione che nel tempo  porta i suoi risultati. 

Don Antonio porta davvero, per un attimo, a casa propria. Ci si ritrova nella cucina di tutte le nonne di Napoli. Di conseguenza, ogni nipote-cliente è spontaneamente accolto con amore. Oggigiorno, trovare una cucina che segua la semplicità di casa e che offra una varietà in continuo aggiornamento non è cosa da poco: spesso l’offerta è simile un po’ da tutte le parti e dopo un po’ si tende a voler cambiare rotta. Nel quotidiano, invece, la cucina di casa non stanca mai. Non si ha la solita abbondante frittura o le solite porzioni abbondanti, ma un food semplice e tradizionale. Un piatto cucinato con passione e seguendo la tradizione, ha sempre un sapore ineguagliabile. Don Antonio colpisce anche per la simpatia rara di chi ci lavora: è senza dubbio anche questo uno dei motivi che spinge ogni cliente ad ordinare. Proprio come a casa, da Don Antonio si ritorna sempre. 

Fonte immagine: scatto richiesto per l’intervista, presente anche sul profilo Instagram di Don Antonio 

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