Pizze fantastiche e dove trovarle: i 5 gusti di pizza più strani

Pizze fantasistiche e dove trovarle: i 5 gusti di pizza più strani

Gusti di pizza, 5 accostamenti veramente bizzarri!

Dimmi quale pizza scegli e ti dirò chi sei: preferisci la pizza classica, la certezza di ogni menù, oppure sei sempre alla ricerca dei gusti di pizza più strani da provare? Se appartieni a quest’ultima categoria allora preparati, perché se la pizza dolce con la Nutella ti è sembrata un’innovazione e le pizze gourmet avanguardistiche, la fantasia di chef e pizzaioli non si è fermata innanzi a nulla. Né la tradizione né i canonici accostamenti di sapori hanno loro impedito di servire, sulle tavole di tutto il mondo, la regina di Napoli in mille vesti diverse.

Che siate stanchi della solita Margherita, o forse in cerca di emozioni gastronomiche forti, vi presentiamo i 5 gusti di pizza più strani in cui ci siamo imbattuti. Pronti a rivedere il vostro concetto di “gusto particolare”?

I 5 gusti di pizza più strani da assaggiare (o forse no)

  1. Evitando la menzione d’onore per la pizza della discordia, quella con l’ananas, tanto amata dagli americani e altrettanto odiata dagli italiani, il nostro viaggio inizia dalla pizza banana e curry. All’apparenza hawaiana, ma svedese di nascita, banana e curry è senz’altro un accostamento che non ci aspettiamo di trovare nelle pizzerie italiane. L’ananas non manca neanche in questa ricetta, né tanto meno formaggio grattugiato, salsa di pomodoro, mentre i più temerari aggiungono anche pancetta o prosciutto. Uno dei gusti di pizza più strani mai sentiti, che facciamo fatica ad immaginare di assaporare: eppure è una delle predilette e più apprezzate in Svezia!
  2. Vi stupirebbe, invece, una pizza raffinata con limone, finocchi e gamberi? Per non lasciare scontento chi preferisce le verdure o non mangia carne. Gli amanti della cucina “green” dovrebbero apprezzare questo ardito tentativo: un condimento che, per sé preso, non dispiace i palati degli italiani, ma su un letto di pasta di pizza, chi lo sa…
  3. Si chiama pizza Berlusconi, ma non è italiana: è finlandese ed è condita con carne di renna affumicata! Il papà di questa pizza tutt’altro che comune è la Kotipizza Oyj, una delle più grandi catene di ristorazione dei Paesi nordici. Perché questo nome? Era il 2005 quando Berlusconi intervenne per far sì che Helsinki ritirasse la sua candidatura a sede dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare in favore di Parma, argomentando che non c’era possibilità di confronto tra “il culatello di Parma e la renna affumicata”. Il cavaliere toccò l’orgoglio dei locali al punto da portarli a tentare il boicottaggio dell’importazione di prodotti italiani e stuzzicò una loro creativa risposta all’affronto subito: la pizza che porta il suo nome non solo è al gusto di carne di renna, ma ha anche vinto il primo premio dell’America’s Plate International nel 2008. Uno dei più strani gusti di pizza.
  4. Nel 2010, la famosa catena di fast food Burger King ideò la pizza burger, che fece storcere il naso a tanti e forse non meriterebbe neanche un posto in questa top 5. Questo perché la pizza burger è a tutti gli effetti un panino, dalle dimensioni e dalla forma (circolare) di una pizza. Alta 15 centimetri, conta più di 2500 calorie e conteneva 4 fette di carne di manzo, salame piccante, mozzarella e due tipi di salsa. “Made for sharing” recitava la locandina di presentazione del mastodontico panino, che veniva infatti servito diviso in 6 parti (tante quante sono le parti in cui gli americani usano dividere la pizza, a dispetto delle 4 napoletane): di chi sia riuscito a mangiarlo tutto da solo non ci sono testimonianze! 
  5. Chiudiamo in “ricchezza” con la pizza caviale e aragosta. La Antonius Musa è la pizza più cara d’Italia con i suoi 44 euro da listino ed è una creazione catanese (potete assaporarla nel ristorante Corte dei medici). Per quanto caviale e aragosta siano alimenti costosi, un prezzo del genere va giustificato tenendo conto di tutti gli ingredienti: uova rosse di salmone e di quaglia, panna acida, l’aroma di erba cipollina e, provare per credere, una spolverata d’oro commestibile a 23 carati! Consigliata a tutti coloro che per una serata speciale, senza badare a spese, si accontentano di una “semplice” pizza.

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A proposito di Ilaria Iovinella

Premessa: mai stata di poche parole, eterna nemica dell'odioso "descriviti in tre aggettivi". Dovessi sintetizzarmi, direi che l'ossimoro è una figura retorica che mi veste bene. Studio giurisprudenza alla Federico II, ma no, da grande non voglio fare l'avvocato. Innamorata persa dell'arte e della letteratura, dei dettagli e delle sfumature, con una problematica ossessione per le storie da raccontare. Ho tanto (e quasi sempre) da dire, mi piace mettere a disposizione di chi non ha voce le mie parole. Insomma, mi chiamo Ilaria e sono un'aspirante giornalista, attualmente impacciata sognatrice con i capelli corti.

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