Ha aperto ufficialmente “Malazè 2024 vivere dentro al vulcano”, una serie di eventi archeoenogastronomici alla scoperta del territorio attraverso il turismo sostenibile. La manifestazione, ormai giunta alla XVII edizione, è stata ideata da Rosario Mattera e organizzata da Campi Flegrei Active con l’Associazione Ristoratori Flegrei. La prima tappa è stata “Campi Flegrei in vetrina” che si è tenuta lunedì 23 settembre a partire dalle ore 19.00 alla Masseria Sardo, a Licola (Pozzuoli). La serata è stata un inno alla bellezza del territorio, con particolare focus sui suoi interpreti e le sue eccellenze.
Tra queste, spicca la cicerchia coltivata nella Masseria Sardo, un legume antico e prezioso che ha sostenuto per secoli le famiglie contadine del territorio flegreo. La cicerchia, raccolta ancora a mano dopo un processo di essiccazione naturale, viene tramandata da poche famiglie che ne preservano i semi e le tradizioni. Accanto alla fabacesa, sono stati protagonisti della degustazione il pomodoro cannellino, il mandarino dei Campi Flegrei e il pesce azzurro, con le celebri alici di Pozzuoli, conservate secondo un’antica ricetta locale che prevede la macerazione in vasetti di terracotta.
Particolare rilievo meritano le cozze, una delle prelibatezze più apprezzate della zona, allevate nelle acque cristalline del faro di Capo Miseno. Questi mitili sono tra le qualità più pregiate in Italia, e ogni anno vengono richiesti in grandi quantità dai ristoratori di Toscana e Lazio. Dopo un periodo difficile legato a problematiche sanitarie nel 2015, le cozze di Bacoli sono tornate ad essere protagoniste nei mercati ittici grazie all’intervento delle autorità sanitarie, che ne hanno garantito la qualità e sicurezza.
Infine, non poteva mancare il vino, con la Falanghina e il Piedirosso, coltivati nei vigneti a piede franco della zona.
Una serata fantastica, una celebrazione del territorio
L’intreccio di questi saperi e sapori è il centro nevralgico di una splendida serata, atto inaugurale della kermesse finanziata con le risorse del FSC – Piano Sviluppo e Coesione della Regione Campania e grazie alla collaborazione con Campi Flegrei Active, un progetto di aggregazione territoriale promosso e coordinato da Federalberghi Campi Flegrei. Aggregazione, appunto, è un’altra delle parole chiave di questo anarchico FestivalLab, che punta tutto sul coinvolgimento attivo delle comunità locali. “Malazè si caratterizza con una forma di gestione non convenzionale che genera valore, facendo leva sulla passione e sul capitale sociale del territorio anziché sul denaro.” come spiegato Roberto Laringe, presidente Federalberghi di Campi Flegrei.
“Malazè 2024” alla scoperta dei Campi Flegrei
Otium, cultura e gusto in dieci eventi diffusi, con otto itinerari e due incontri enogastronomici. Malazè, che terminerà 28 settembre, sarà una dimostrazione tangibile del talento e del know how di tante diverse realtà messe a sistema, che – per fortuna – aumentano ogni anno.
Turismo lento e di qualità
Il turismo lento è il tema principale della manifestazione. L’intenzione è proprio quella di vuole promuovere un’esperienza più consapevole e immersiva nei Campi Flegrei, un territorio noto non solo per la vasta area di natura vulcanica, ma anche per convertire le bellezze e le ricchezze di storia millenaria e territorialità. Territorialità che era presente – nomen omen – sin dalle premesse, dal titolo. “ Malazè” ha, infatti, origine da “malazzeno”, che indicava l’antico deposito in cui i pescatori flegrei e ischitani riponevano le loro attrezzature. Oggi, invece, è uno splendido laboratorio e uno spazio di confronto aperto a chiunque desideri contribuire alla valorizzazione dei Campi Flegrei. Una rete virtuosa, quindi, dove a rimanere intrappolata c’è solo tanta bellezza.
Ristoranti e partner
Partner dell’evento sono stati: il consorzio tutela vini Campi Flegrei e Ischia, Ais Campania. l’Associazione Ristoratori Flegrei (ARF) e inoltre con il patrocinio dei Comuni di Pozzuoli, Bacoli, Quarto e Procida. La comunicazione dell’evento è stata curata dalla giornalista Federica Riccio.
A mettere in vetrina l’eccellenza del territorio erano presenti i ristoranti più attivi dei Campi Flegrei: Enigma, Il Gabbiano, Coevo, Capo Blu, Da Fefé, Home Piccola Osteria Alternativa, Sunrise Est.1984, Sibilla Garden, Masseria Sardo, Riccio, Hosteria Bugiarda, La Bifora, Campi Flegrei Box, Villa Sciarrera, Complesso Agave. Infine, ma non meno importanti, i produttori protagonisti: Spicchi flegrei, le aziende agricole Costagliola, Russo, Cantine del Mare, Masseria Sardo, MAC Monterusciello, Il Giardino dell’Orco, Dolci Qualità, Caffè Delizia.
Fonte foto: archivio personale
Immagine di copertina: ufficio stampa