Torna con successo la seconda edizione di “Territori da Gustare” presso la Masseria Guida di Ercolano. L’evento, organizzato dall’“Associazione Radici”, ha goduto della collaborazione di Laura Gambacorta e Fabio Oppo per raccogliere fondi destinati alla Fondazione Istituto Antoniano di Ercolano. I destinatari saranno i bambini autistici desiderosi di imparare l’arte della panificazione, infatti l’Istituto metterà a loro disposizione un corso gratuito tenuto dal maestro Domenico Filosa di San Sebastiano al Vesuvio, mentre il ricavato della serata sarà usato per coprire i costi delle assistenti dei piccoli.
Una seconda edizione gestita con eleganza e senza inutili sfarzi, volta alla qualità delle pietanze e delle bevande proposte. Per l’occasione sono giunti da tutta l’Italia ben 60 artigiani del food and wine che hanno portato ciascuno un pezzo della terra d’origine nelle proprie ricette. Una serata trascorsa in armonia, colorata da volti sereni e sorridenti, entusiasti di prendere parte ad un’iniziativa solidale e al contempo di godere delle tante squisitezze enogastronomiche che gli chef con generosità hanno presentato al pubblico.
Una passeggiata alla Masseria Guida tra piatti colorati, profumi e vini di qualità
Durante l’evento che si è svolto alla Masseria Guida il 25 giugno, è stata lunga e piacevole la passeggiata tra le varie pietanze, un trionfo di colori e aromi che avvolgevano i presenti, attirandoli ai piatti con la stessa curiosità che spinse Ulisse dalle Sirene. Ma stavolta la scoperta non ha deluso ed è stata all’altezza delle aspettative. Tanti i piatti presenti ed oltre i classici abilmente rivisitati come i tranci di pizza e la pizza fritta di Francesco Gallifuoco, la salsiccia piccante cotta alla brace, i latticini del Caseificio Chirico e i tartufi di TartufLanghe, anche pietanze più elaborate.
Tra i tanti chef, ha preso parte con la sua arte culinaria all’evento benefico anche la chef Fabiana Scarica. Miglior chef emergente Sud Italia 2013 e miglior giovane chef del 2016 con il premio ‘Vent’anni”, ha presentato la “Giardiniera di sgombro”. La ricetta prevede lo sgombro in giardiniera, chiamato così perché lo sgombro viene cotto come fosse in giardiniera, quindi la parte acida viene rappresentata dallo sgombro, mentre le verdure, che di solito sono in giardiniera, vengono qui scottate o fatte in crema ed accompagnate da miele al peperoncino e da polvere di olio di sesamo.
Altri piatti che hanno attirato l’attenzione sono state due rivisitazioni di piatti classici. La “caponata siciliana”, resa con acqua di pomodoro, crostini e alici sotto sale, e la reinterpretazione della “panzarella”. Questo piatto tipico della regione toscana, una sorta di caponata fatta a base di zucchine, melanzane, peperoni e pomodori, che è stata trasformata in un gelato con alla base un biscotto al pepe, quindi una sorta di frolla speziata, e un’alice in carpione, ossia fritta e poi marinata. Un piatto che gioca sulle temperature e le consistenze.
Anche per le bevande c’era un’ampia scelta, a partire dalla possibilità di dissetarsi con la birra o di degustare vini bianchi e rossi. Tra i vari, il birrificio artigianale DonJon e quello Menabrea di “Il Torchio” si sono presi cura degli amanti della bevanda al malto. Invece gli estimatori dei vini hanno potuto contare sulla Tenuta Augustea, Bosco de’ Medici e Poggio Ridente e tante altre aziende. Un must è stato il Lacryma Christi del Vesuvio dal rosso intenso e non troppo difficile da abbinare.
Per gli amanti delle verdure, un imperdibile piatto a base di legumi, preparato in doppia cattura, prima in thè e poi in brodo di erba colata e messa a marinare con del finocchietto selvatico, abbinata ad una marmellata di albicocche pellecchielle – presidio slow della Campania – e uno spicchietto di provolone del Monaco, il tutto accompagnato da rughetta per contrastare, con il suo amaro, la dolcezza dell’albicocca. Per terminare la passeggiata degustativa, tappa d’obbligo è la ricerca del dolce. Un dessert con marmellata alla camomilla, sorbetto all’albicocca, crambol e gel al limone con decorazione al cioccolato bianco, ha invaso il palato e sorpreso con il suo sapore squisito e originale. Mentre tra i liquori proposti, i più particolari sono stati l’“Amarè”, alle erbe del giardino inglese alla Reggia di Caserta, e il “Guappa” al latte di bufala.
Alla Masseria Guida va il riconoscimento di aver messo a disposizione la struttura per un evento di beneficenza e allo stesso tempo di alta cucina, di aver accolto i presenti al meglio. “Territori da Gustare” con questa serata non ha solo aiutato a regalare un sorriso e un momento di spensieratezza ai bambini, cui è rivolta la serata di beneficenza, ma ha anche adempiuto alla perfezione all’ònere di condensare in un unico luogo sapori provenienti da tanti diversi territori italiani, ricette tradizionali di diverse regioni e con diverse storie e culture alle spalle.