Il 19 febbraio, alle ore 20:00, presso la Pizzeria 10 di Via Nuova Agnano, 1 di Diego Vitagliano, si è tenuto, per tutti gli amanti della pizza, un evento imperdibile: “Napoli-Zurigo: andata e ritorno per il mio San Marzano 2025”. Una serata all’insegna dell’amicizia e del celebre simbolo della tradizione culinaria napoletana: il pomodoro San Marzano. La serata ha visto come protagonisti due amici, ma anche due grandi maestri della pizza: Diego Vitagliano, riconosciuto come il migliore in Italia dalla prestigiosa classifica 50 Top Pizza Italia 2024, e Francesco Pone, al primo posto in Svizzera nella classifica 50 Top Pizza Europa 2024 con la sua pizzeria “Da Pone: i figli di Napoli“.
Un percorso di sapori a 4 mani per il mio San Marzano 2025
Al centro della serata, uno degli ingredienti più apprezzati nel mondo della pizza: il Mio San Marzano di Solania srl, partner dell’evento e azienda leader nel settore della raccolta e trasformazione del pomodoro San Marzano. La serata ha avuto inizio con la frittatina alla maccarunara (spaghetti, San Marzano dell’Agro nocerino-sarnese DOP, basilico, besciamella leggera, parmigiano reggiano), che riporta Diego alla sua infanzia e ai vicoli del suo quartiere, il Borgo Sant’Antonio Abate, con la mitica signora “maccarunara” che deliziava tutti i ragazzi usciti da scuola con il suo irresistibile spaghetto. A seguire, quattro pizze che hanno immerso i presenti in un vero e proprio viaggio sensoriale, che non manca di innovazione, ma pur sempre nel rispetto della materia prima e della sua storia.
Il menù dell’evento “Napoli-Zurigo: andata e ritorno per il mio San Marzano 2025”
QUEL DIAVOLO DI DIEGO: pomodoro San Marzano dell’Agro nocerino-sarnese DOP, ‘Nduja di Spilinga, stracciatella di bufala, scaglie di Grana Padano, basilico liscio, olio extravergine d’oliva fruttato intenso (Vitagliano)
MARIOLA: pomodoro San Marzano cotto alla pizzaiola, reale di marchigiana, pesto di aglio orsino, origano di montagna (Pone)
FRECCIA TRICOLORE: pomodoro San Marzano dell’Agro nocerino-sarnese DOP, fiordilatte, pomodorini confit, ricotta di pecora pastorizzata, dressing di finocchietto (Vitagliano)
OMAGGIO A VITTORIO: emulsione di pomodoro San Marzano DOP, datterino rosso e datterino giallo, mozzarella di bufala, grattugiato di pecorino bagnolese (Pone)
DOLCE: ciambella croccante con crema amarena e basilico (Vitagliano)
Un evento gastronomico e culturale per il mio San Marzano 2025
Durante la serata, i presenti hanno avuto modo di gustare le creazioni dei due pizzaioli e di scoprire, o riscoprire, i loro stili. Diego Vitagliano è l’esempio della pizza contemporanea che esalta la tradizione napoletana con un tocco di innovazione, mentre Francesco Pone è tendenzialmente più ancorato alle sue radici partenopee, che hanno segnato il suo successo a Zurigo. Diego Vitagliano, nel corso della cena, ha definito la serata un evento non solo gastronomico, ma anche culturale. L’evento, infatti, oltre a celebrare la tradizione napoletana e il pomodoro San Marzano, rappresenta uno scambio culturale tra Napoli e Zurigo. Si svolgerà in due tappe, prima a Napoli e poi a Zurigo, creando così un ponte tra le due città. “Il buono è universale”: queste le parole di Francesco Pone, che evidenziano come sia possibile far incontrare culture diverse attraverso il cibo e far conoscere la cultura napoletana all’estero.
Intervista a Diego Vitagliano e Francesco Pone
Diego, cosa significa per te ospitare Francesco Pone nella tua pizzeria e cucinare insieme per questo evento?
È un’emozione unica, soprattutto perché siamo la dimostrazione che, se un rapporto è vero, non c’è nulla che lo possa scalfire o danneggiare, neanche il tempo. Francesco, prima di andare in Svizzera, ha lavorato con me nella storica pizzeria di Pozzuoli “18 Archi” (Via Carlo Pisacane 17/19). Dopo aver lavorato fianco a fianco, il rapporto è cresciuto sempre di più, tanto da chiedergli, nel lontano 2016, di affiancarmi nella mia prima pizzeria.
Come è nata l’idea di celebrare il pomodoro San Marzano in questo modo?
Il pomodoro San Marzano è il prodotto campano per eccellenza e nessuno lo può replicare; quindi, perché non dedicargli una serata in suo onore, per esaltare ancora di più il suo gusto?
Qual è il tuo piatto preferito con il pomodoro San Marzano e perché?
Da napoletano, non posso non dirti il ragù preparato da mia nonna e la carne alla pizzaiola, perché chi è che non ha mai mangiato la pizzaiola nella sua vita?
Cosa ti aspetti da questa collaborazione con Francesco Pone?
Spero di riuscire a consolidare ancora di più il nostro rapporto, che è totalmente disinteressato, e al giorno d’oggi è difficile riuscire a instaurare un rapporto senza che qualcuno abbia un secondo fine. Mi auguro un confronto che sia costruttivo e non distruttivo, perché mettersi in discussione è il primo passo verso il successo. Inoltre, spero che ci siano future collaborazioni, anche in Svizzera, per portare non solo il made in Italy, ma anche il made in Naples. Pensa che ho portato il pomodoro San Marzano persino a Doha, la magica porta di ingresso del Qatar. Ti posso assicurare che tutti sono impazziti: sceicchi, indiani, persiani non hanno più rinunciato al vero sapore del pomodoro San Marzano, e questa per me è la più grande soddisfazione.
Francesco, cosa ti ha spinto ad accettare l’invito di Diego Vitagliano per partecipare a questo evento?
È un ritorno al passato e un’occasione per celebrare la nostra amicizia. Il mio percorso lavorativo è iniziato al Centro Storico e, dopo, ho avuto modo di conoscere il Maradona della pizza in un corso di aggiornamento che teneva sulla lavorazione degli impasti. Durante la partecipazione al corso, si instaurò subito un feeling e Diego mi propose di lavorare con lui.
Come descriveresti il tuo rapporto con il pomodoro San Marzano?
Il pomodoro San Marzano è il prodotto che la terra campana ci offre e quello che io offro ai miei clienti al di fuori della Campania. Qui è semplice parlare di prodotti e di qualità, perché, a mio avviso, Napoli è la capitale gastronomica del mondo. Portare il made in Naples all’estero non è scontato ed è anche molto difficile, ma se il cliente straniero viene educato, riesce a capire qual è il prodotto di qualità.
Qual è la tua creazione culinaria che meglio rappresenta l’essenza del pomodoro San Marzano?
La provola e pepe, la pizza dei pizzaioli: semplice, ma gustosa. La mia idea di pizza è molto semplice. Mi piace portare l’autenticità e il mio essere radicato nella tradizione. Mi piace che i sapori parlino da sé, senza troppa manipolazione da parte del pizzaiolo, perché l’essenza dei prodotti di qualità si riconosce anche nella semplicità.
Quali sono le differenze e le somiglianze tra la scena della pizza a Zurigo e a Napoli?
Il linguaggio del buono è mondiale, come quello dei numeri. Questa è la mia chiave di lettura, che cerco di portare in Svizzera. Quando sono arrivato lì, ho pensato che fosse il mio posto. Non so spiegartelo, è come se qualcuno mi avesse portato lì. Zurigo cercava un’evoluzione culinaria, essendo conosciuta come la città più ricca d’Europa e tra quelle più vivibili nel mondo. Le persone sono disposte a spendere per mangiare bene e per vivere bene.
Fonte foto: archivio personale