Sospensione.
Incanto.
Favola.
Cenare da Opera Restaurant Napoli è una esperienza difficile da raccontare.
Un autunno non solo di pioggia, vento e allerte meteo quello napoletano ma anche di cucina d’eccellenza, vini delle migliori cantine, cocktail, bollicine, tè ricercati e live di altissimo profilo. Da Opera Restaurant, neonato locale vomerese, sono in partenza le degustazioni dedicate ai prodotti di stagione come la “Tartufo Experience” e le speciali “Cene con artisti”. In cucina, una giovane garanzia, il 33enne Chef Raffaele Campagnola, braccio destro dello stellato Gianluca D’Agostino, che ha ideato il nuovo menù, arricchito da un percorso tutto dedicato al tartufo, dall’antipasto al dolce.
Troviamo, infatti, per antipasto uovo poché con fonduta di provola e tartufo, tra i primi, tagliolini di pasta fresca con burro di Normandia, tra i secondi, ribes di maiale con purè di patate, friarielli e tartufo e, infine, per dolce cheesecake al limone e frutti di bosco. I piatti sono studiati nelle cotture e nelle scelte delle materie prime e a gennaio Chef Campagnola guiderà ufficialmente la brigata di Opera. Spiccano le linguine all’astice con rucola e arancia, gli spaghetti al ragù di seppia, i mezzi paccheri con vongole veraci, lupini e broccoli baresi, la ventresca di pesce spada alla puttanesca con insalatina di scarola riccia. Non mancano, come da tradizione, i fuori menù con i prodotti del giorno acquistati al mercato, dedicati alla cucina tradizionale e previsti incontri con lo Chef a tavola e cene a quattro mani nel 2020. In programma anche speciali degustazioni con drink list a tema e tè ricercati.
Il programma, in continuo aggiornamento, prevede al momento:
- Venerdì 22 novembre alle 20:30, il jazz e il gruppo The Caponi Brothers formato da Domenico Tammaro voce, Giuseppe Di Capua piano, Tommaso Scannapieco contrabbasso.
- Il 6 dicembre toccherà allo Swing… Swing… Trio.
- il 12 e il 13 dicembre ad Alfredo Di Martino reeds trio.
- il 20 dicembre sarà la volta di Angelica Parisi Trio.
- Il 27 dicembre saliranno invece sul palco i Mood Trio.
Continua quindi con successo il progetto dei tre fondatori di “Opera Taste Factory” Guido Guida, Vincenzo D’Agosto, Ciro Zambardino a cui si è aggiunto l’imprenditore Marcello Frungillo che ha dato il via, oltre che ai due bar di grandissimi richiamo, anche a Opera Restaurant in Via Simone Martini, il primo ristorante di alta cucina a base di pesce e non solo, del Vomero.
Opera Restaurant, cibo e non solo
Appena si entra da Opera Restaurant, l’atmosfera si fa subito onirica. Al centro della sala si vieni accolti da una scultura di design: un albero della vita illuminato. La situazione non può che migliorare con la proposta di drink e di vini, la cui carta è frutto di un’attenta selezione del sommelier Steffen Wagner. Sono circa 60 cantine e 120 vini, tra bollicine, bianchi, rosati, rossi e vini da dessert. Tra le bollicine spiccano, oltre a quelle campane e italiane, anche alcune eccellenze francesi, dagli Champagne ai Crémant. «Le cantine – spiega Wagner – sono spesso chicche ricercate, molte sono biologiche e biodinamiche e c’è persino un produttore altoatesino, Thomas Niedermayr, che coltiva in regime biodinamico i vitigni PIWI, che sono studiati affinché le viti siano in grado di difendersi, senza chimica e trattamenti da parte dell’uomo, dalle malattie che le colpiscono».
Marcello Affuso