Giovedì 28 giugno alle ore 19:30, lo chef Vittorio Carotenuto ha accolto la stampa presso il suo ristorante, Osteria Donna Maria, situato dal 2017 a Torre del Greco, in via Nazionale 283, all’interno della Villa Faraone Mennella .
Il ristorante, piacevolmente luminoso e arredato con gusto sobrio e raffinato, oltre alle sale interne offre un grazioso spazio esterno dove poter cenare nelle sere d’estate circondati dal palazzo settecentesco in tutto relax e tranquillità.
Proprio all’esterno, la giornalista Laura Gambacorta ha organizzato una degustazione riservata alla stampa, durante la quale abbiamo assaggiato alcuni dei piatti presenti nel nuovo menu dell’osteria.
Il nuovo menu è frutto delle esperienze culinarie di Vittorio al fianco di importanti chef, come Antonino Cannavacciuolo, di cui con piacere racconta che gli ha trasmesso l’importanza della materia prima, come saperla rispettare e come saperla valorizzare tramite le tecniche di innovazione che si usano oggi in cucina e che sono al nostro servizio.
Fino a due anni fa Vittorio è stato al fianco anche di Crescenzo Scotti in quella che lui definisce un’esperienza formativa tra le più significative.
I piatti sono stati accompagnati dai Vini di Casa Setaro che è in perfetta linea con la filosofia della cucina dello chef. Carotenuto, nella quale l’unico segreto è la qualità.
Osteria Donna Maria, Il menu della serata e i vini di Casa Setaro
Gli ospiti del ristorante Osteria Donna Maria sono stati accolti dalle sorridenti, garbate e cortesi cameriere tra cui Ilaria Sica, fidanzata di Vittorio, nonché sua primissima sostenitrice.
Ad aprire la serata l’aperitivo :
Frittatina di pasta
Pacchero fritto ripieno di ricotta e fior di latte affumicato
Mini bun al sesamo con vitellino e peperoncini di fiume
Il tutto accompagnato dal fresco Caprettone Spumante metodo classico millesimato 2015.
Subito dopo gli antipasti:
Seppia scottata, crema di piselli, scagliozzo di ceci e frutto della passione quest’ultimo a dare un tocco di vivacità al piatto.
Donna Maria (Fiore di zucca croccante ripieno di ricotta, pomodoro confit e basilico + parmigiana di melanzane a modo mio).
Seguendo il filone della semplicità mista ad un pizzico di innovazione, siamo passati ai primi. La bevanda scelta è stata un vino bianco: Munazei Lacryma Christi del Vesuvio Doc 2017.
Pasta mischiata, patate e mazzancolle con cremoso di provola affumicata: un piatto che rimane fedele alla tradizione.
Tra i preferiti della serata: linguine selezione Vicidomini con genovese di tonno rosso, yogurt, limone e cenere di cipolla. Qui ogni ingrediente mantiene distinto il proprio sapore e per il palato è impossibile non distinguerli.
Dal vino bianco al rosso Munazei Lacryma Christi del Vesuvio Doc 2017, per abbinarlo al secondo:
Maialino da latte in lenta cottura con fagottino di scarola ripassata e mela alla cannella: la morbidezza della carne e il sapore dolce dei contorni, in particolare quello della mela alla cannella, rendono questo piatto delicatissimo.
Per concludere in bellezza la cena un dessert ‘geometrico’ per la sua forma:
Mousse ai tre cioccolati (fondente, al latte e bianco) con croccante di cacao al fior di sale e lampone, seguito dal The Kraken black spiced rum finale.
Vittorio Carotenuto ha espresso tutto se stesso nel nuovo menù, con piatti che sono coerenti con la sua idea sulla cucina che, dal suo punto di vista, è necessario “rispecchi il territorio e la tradizione, ma senza dimenticare un pizzico di innovazione che non si spinge mai oltre rispettando i sapori nostrani.”
Piatti semplici rivisti in chiave creativa che significano bontà garantita, valorizzati dal sacrificio e dalla passione di un giovane chef che merita il successo che sta ottenendo.