Altro giro, altra cosa! La seconda tappa del “Giro gastronomico d’Italia” di Riserva RoofTop è la Sicilia.
L’azzurro del mare. La luce del tramonto che riveste d’arancio il calice di prosecco. I sentori agrumati del Moscow Mule. È tra queste suggestioni primaverili che ha avuto inizio la seconda tappa del “Giro gastronomico d’Italia” di Riserva RoofTop, elegantissimo ristorante dei fratelli Salvatore Maresca, Roberto e Andrea Bianco. Un viaggio questo da nord a sud, da est a ovest, che prevede l’avvicendamento di molte regioni del nostro Bel Paese, le cui peculiarità gastronomiche sono inserite alla carta, in edizione rigorosamente limitate. Oltre che con i classici piatti campani, in cui un tocco di rivisitazione da parte dello chef Salvatore Incoronato non manca mai, questo mese sarà possibile cenare con specialità siciliane.
Ma non solo. Da Riserva si non mangia soltanto benissimo ma si può fare aperitivo con uno dei drink della nutrita cocktail list, sorseggiandolo sulla terrazza, una tra le più belle della città, che affaccia su Posillipo. Una coccola per l’anima da non perdere, quindi, e che è frutto di studio, impegno e dedizione di chi si occupa di questo aspetto del locale e cioè il direttore Carlo Chiariello, che si lascia ispirare dalle creazioni del Bar Manager Stefano Grieco e coadiuvare in sala dall’esperto sommelier Roberto Irati,
Tornando alla cena, un assaggio delle potenzialità di questo format lo avevamo già avuto un paio di mesi fa, con la serata dedicata al Trentino Alto Adige. E ne abbiamo avuta una piacevole conferma, con una press dinner a firma Federica Riccio, mercoledì 27 aprile.
Riserva RoofTop, Sicilia e non solo
Il menù pensato per questa tappa ha visto una omogenea alternanza di proposte campane e siciliane, con un breve quanto intenso rimando al Trentino Alto Adige.
Come starter, dopo l’aperitivo in terrazza – dove sono state servite una tartare, una montanara e un mini hamburger – cervo con spinaci saltati nel burro di Normandia e mirtilli, ultimo omaggio alla regione. A seguire, tortello di pasta all’uovo ripieno di melanzane con sugo ristretto e fonduta di cacioricotta, che ha degnamente celebrato la Sicilia. È tornata poi la Campania ad essere protagonista con uno dei must del ristorante, le candele alla genovese con chips di cipolla, arricchite dal passaggio nella farina di riso. Come secondo, invece, un’altra specialità della casa, la carne, con una manzetta prussiana alla brace accompagnata da purè di patate. Dolce Santa Rosa rivisitata, in chiusura.
La semplice e discreta perfezione del servizio, la bontà dei piatti e la bellezza indiscutibile del ristorante. C’è poco da fare, cenare da Riserva è un’emozione che si rinnova ogni volta. Un primo bacio di cui è impossibile dimenticarsi.