Giornate FAI di primavera, presentata la XXXII edizione alla stampa locale

Giornate FAI di primavera

Giornate FAI di primavera, la sezione campana dell’ente dedicato al paesaggio e alla cultura rivela le aperture previste per il weekend

Il FAI- Fondo per Ambiente Italiano ha annunciato la trentaduesima edizione delle Giornate FAI di primavera  della Campania durante una conferenza stampa indetta martedì 19 marzo presso l’Accademia dell’Alto Mare nel Porticciolo del Molosiglio di Napoli.

I protagonisti della conferenza  sono stati il Presidente regionale FAI Campania Michele Pontecorvo Ricciardi, il Capitano di Vascello comandante del Quartier Generale di Napoli Aniello Cuciniello assieme alla Direttrice  Generale Politiche Culturali e Turismo della Regione Campania Rosanna Romano, alla docente universitaria Valentina Della Corte (delegata dal rettore Matteo Lorito dell’Università degli studi di Napoli Federico II per rappresentare l’ateneo) e l’Assessore comunale di Portici Florinda Verde, giunta in rappresentanza della sua città.

Il FAI in Campania ha raggiunto un accordo con i rappresentanti delle forze armate e l’Università Federico II 

Il presidente del FAI della Campania ha introdotto la  conferenza parlando di questo interessante e nuovo accordo con le forze armate della Repubblica. Infatti, dopo l’anniversario della deposizione del milite ignoto all’Ara Pacis, il Capo di stato maggiore della difesa chiese al FAI di “organizzare un’edizione dedicata a tutti i luoghi delle forze armate italiane”. In questo modo, la direzione ha inaugurato al pubblico di visitatori anche i «luoghi che coniugano un interesse storico-artistico-ambientale […] ad un’attività sociale importantissima delle forze armate, che molto spesso i cittadini dimenticano o non conoscono».

Proprio per questo motivo il Porticciolo del Molosiglio e il Molo San Vincenzo (proprietà  della Marina militare) saranno visitabili in questo fine settimana in occasione delle Giornate FAI di primavera.  Il Presidente del FAI Campania ha rivelato anche una partnership con la Federico II in occasione della celebrazione degli ottocento anni dell’ateneo: 

«Quest’anno abbiamo, tra le aperture napoletane abbiamo la grande chicca del Rettorato della Federico II. Quindi, vorrei chiedere alla professoressa Della Corte di portare il saluto al Rettore […] e di ringraziarla. Sono oramai due anni in cui la delegazione napoletana del FAI collabora, in maniera molto stretta con la Federico II, in occasione degli ottocento anni dell’università, che si festeggiano quest’anno nel 2024, continuiamo questa volta con una cosa che nemmeno noi speravamo di aprire al pubblico, perché è di un’importanza notevole».

Successivamente la docente del polo accademico ha ringraziato  Pontecorvo Ricciardi e ha spiegato in che maniera l’università collaborerà  per le Giornate FAI di primavera 2024

«[…]. Dunque, perché questa è la prima volta che il Rettorato, che include anche tutte le sale in cui avvengono i processi decisionali più importanti da parte degli organi di governo dell’università, la Sala del Consiglio, piuttosto che quella del Senato, saranno aperti al pubblico. Questa è una manifestazione chiara di quello che è l’intento delle nostre manifestazioni: vale a dire rafforzare il rapporto tra la Federico II e il mondo esterno, aprirsi il più possibile alla città, soprattutto, cercare di valorizzare il nostro patrimonio non solo monumentale e museale, ma anche […] quella che è la vita federiciana. […] abbiamo deciso di portare questo progetto all’esterno delle celebrazioni perché ci sembrava totalmente in linea con la mission dell’università, di qui questo bellissimo (direi matrimonio) con il FAI […]. Abbiamo un’attività di formazione con i nostri dottorandi, insieme ai volontari del FAI, realizzate dai docenti che sono esperti dei siti aperti al pubblico e c’è questo bellissimo momento di condivisione, in cui sembra di essere in gioco tutti insieme per cercare di esprimere le ricchezze che noi abbiamo. Quindi, siamo estremamente felici di questa nostra collaborazione. Dopo queste giornate, penso che ci metteremo a lavoro come abbiamo detto, per aprire alcuni siti federiciani rispetto a delle esperienze pregresse che sono state di grande successo».

Il Porticciolo del Molosiglio e il Molo San Vincenzo di Napoli. La riscoperta di una località partenopea grazie alla fiction della Rai Mare fuori

In seguito, anche il Capitano di Vascello ha preso parola durante l’incontro con la stampa presente in sala. Dopo aver descritto il luogo in cui si è svolto l’incontro, il militare ha affermato che la base militare del Porticciolo del Molosiglio non è “chiusa al pubblico”; infatti, grazie al successo della fiction della Rai Mare fuori, questa zona ha conosciuto una maggiore attenzione mediatica: 

«[…] Quest’anno  […] la base militare viene inserita nei luoghi FAI; quindi, sarà aperta al pubblico in occasione delle Giornate Fai. Ma non è […] una base chiusa, almeno durante il mio periodo di comando. Abbiamo operato la completa apertura della base alla cittadinanza e a tutti gli enti che con noi hanno voluto fare delle attività. Rapidamente, io vi dico che ogni sabato noi (in base ad un accordo con il comune) consentiamo a cinquanta visitatori di fare una visita guidata nella base con una guida regionale seguendo lo stesso percorso che sarà seguito sabato e domenica 23 e 24 marzo. Inoltre, tutte le scolaresche che vogliono visitare la base possono prendere accordi con noi (o attraverso il distretto regionale scolastico) e noi facciamo una giornata dedicata ad una o più classi che vogliono visitare questo luogo e comprendere cosa la Marina militare fa all’interno di questi luoghi. Perché l’obiettivo, prendendo spunto dalla serie tv che ci ha reso celebri (che è Mare Fuori), noi vogliamo portare all’esterno quello che facciamo all’interno della base navale, vogliamo rendere concreto il nostro lavoro e lo possiamo fare solo dimostrando e spiegando quello che si svolge all’interno della base».

Infine, il militare ha illustrato anche il progetto con il Tribunale dei minori e il Comune di Napoli, quello di avvicinare ragazzi provenienti da famiglie problematiche agli sport o ai mestieri marittimi affinché possano distaccarsi «da un ambiente […] non positivo in cui vivono e, soprattutto, per vedere il mare come un elemento che possa garantire un futuro diverso e migliore».

Giornate FAI di primavera
Fonte foto: Salvatore Iaconis

Quali saranno i luoghi aperti al pubblico in Campania per le Giornate FAI di primavera? Alla scoperta di castelli, monasteri, aree archeologiche e oasi tra capoluoghi e centri di provincia 

Arrivati nel momento finale della presentazione delle Giornate FAI di primavera, Pontecorvo Ricciardi ha annunciato tutti i siti visitabili in occasione della trentaduesima edizione:

Nella città di Napoli saranno visitabili sia per il pubblico che per gli iscritti al FAI la Base navale della Marina Militare sul Molo San Vincenzo, il Rettorato e l’Aula Magna Storica dell’Università degli studi di Napoli Federico II (il luogo dove, lo scorso anno, Alberto Angela ritirò  la sua laurea honoris causa), Castel Capuano e Villa Rosebery; invece, per quanto riguarda i poli culturali della provincia, abbiamo la Reggia di Portici, la Chiesa di Raffaele Arcangelo e Villa Avellino-de Gemmis a Pozzuoli, la Necropoli romana della Porta Mediana nel Parco archeologico di Cuma, Villa Ferretti a Bacoli e il Parco archeologico di Liternum a Giugliano in Campania. Ad essi dobbiamo aggiungere anche La Torre degli infiniti mondi a Nola, la Chiesa della Santissima Annunziata a Vico Equense e il tragitto da Nerano alla Baia di Ieranto a Massa Lubrense;

Per chi volesse recarsi a Salerno, la direzione del FAI aprirà ai turisti la Sala San Tommaso e la Sala San Lazzaro del Duomo di San Matteo, il Museo della Medicina Roberto Papi, il Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana (un museo  dove i filmati in 3D incontrano degli attori professionisti che ci riportano in quella famosa scuola di formazione professionale in epoca medievale), Palazzo Pedace, il Piccolo Teatro Porta Catena, l’ex Chiesa San Giovanni di Dio, il Tempio di Pomona e la Scuola Media Giovanni Lanzalone (la quale sorge sul sito dello storico e prestigioso ospedale San Giovanni di Dio). Anche la provincia di Salerno offre diverse attrattive per questo fine settimana: il complesso della Badia di Santa Maria di Pattano (un monastero italo-greco che meglio si è conservato nel corso della storia del Mezzogiorno) a Vallo della Lucania e il Palazzo Santa Maria a Camerota;

Invece, per quanto riguarda Caserta e la sua provincia, il FAI riporta che per le Giornate di Primavera saranno visitabili la Real Vaccheria ed il Tempietto del Santissimo Sacramento e la Chiesa di Sant’Elena; invece, nel comune di Carinola saranno visitabili la Cattedrale assieme alla Chiesa di Maria Santissima Annunziata, al Palazzo Marzano, al Palazzo Petrucci-Novelli e alla Basilica di Santa Maria in Foro Claudio (nella frazione di Ventaroli). Ad essi dobbiamo aggiungere anche il Complesso della Maddalena, la Chiesa di San Rocco, la Chiesa dell’Immacolata Concezione e la Chiesa di Sant’Antonio ad Aversa assieme all’ex manicomio civile. Per quanto riguarda il turismo naturalistico, gli iscritti al FAI e non potranno fare un’escursione nel Parco delle Sorgenti Ferrarelle, un’oasi naturale a Riardo;

A Montella (in provincia di Avellino) per le Giornate FAI di Primavera sarà visitabile la Cappella Gentilizia e il Cenotafio della famiglia Capone assieme al Complesso monumentale del Monte;

In conclusione, nella città di Benevento sarà possibile visitare Casa Cocchiarella e la Basilica di Santa Sofia. Proprio domenica pomeriggio (precisamente alle 18:45), i visitatori giunti nella basilica potranno assistere ad un concerto di canti liturgici altomedievali della schola cantorum Orbisophia.

Giornate FAI di primavera
Fonte foto: Salvatore Iaconis per Eroica Fenice

Fonte immagine di copertina: Salvatore Iaconis 

A proposito di Salvatore Iaconis

Laureato in Filologia moderna presso l'Università Federico II di Napoli il 23 febbraio 2024 e iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 25 gennaio 2021. Sono cresciuto con i programmi educativi di Piero e Alberto Angela, i quali mi hanno trasmesso l'amore per il sapere, e tra le mie passioni ci sono la letteratura, la storia, il cinema, la filosofia e il teatro assieme alle altre espressioni artistiche.

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