Con Gli Affreschi Ritrovati, Napoli vanta nel suo pacchetto culturale due nuovi e inaspettati tesori. Friends of Naples, l’associazione che più di tutte pare avere davvero a cuore la cultura a Napoli, ha operato un altro piccolo miracolo, nel portare alla luce un tesoro quasi dimenticato. Il 15 ottobre, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Napoli e l’associazione Respiriamo Arte, Friends of Naples ha presentato due lavori di restauro appena ultimati: l’affresco della piccola cappella votiva ritrovata nel 2023 nella sede dell’Archivio di Stato presso il complesso benedettino dei Santi Severino e Sossio e il restauro dell’affresco nella sacrestia della chiesa dedicata ai Santi Filippo e Giacomo dell’Arte della Seta. Il nome della chiesa ha origine grazie alla Corporazione composta da mercanti, tessitori e tintori, che nel 1591 ne volle la costruzione, dove fu fondato un conservatorio destinato ad ospitare le figlie degli artigiani poveri o deceduti che appartenevano alla Corporazione.
Gli Affreschi Ritrovati sono stati realizzati sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli. A causa delle diverse forme di degrado che rischiavano di compromettere lo stato di conservazione dei beni, il restauro ha richiesto un intervento immediato, quasi tempestivo. Nella splendida Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, in via San Biagio dei Librai, ovvero il cuore della città, l’intervento è stato curato dai Maestri Francesco Esposito e Diego Ferrara de L’Officina Restauro, con l’assistenza della ditta Del Core Restyling. All’artista Allegra Hicks va il merito di aver scoperto l’affresco deteriorato e semi nascosto nei locali adiacenti a quelli della sede della comunità di Sant’Egidio (che ha pazientemente accolto le varie fasi dei lavori), insieme ad Alberto Sifola e Massimo Faella, cuore e anima dell’Associazione Respiriamo Arte, che si occupa, tra le altre cose, della conservazione della storia della chiesa stessa e dell’approfondimento sull’Arte della Seta a Napoli. Insieme ad Allegra Hicks e Alberto Sifola, Faella ha promosso una raccolta fondi presso il club londinese Loulou’s & 5 Hertford Street con i cuochi napoletani del ristorante Mattozzi.
L’intervento nella sacrestia della Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo dell’Arte della Seta – che ha preso il nome di Gli Affreschi Ritrovati – ha portato alla luce nuovi dettagli pittorici alla Dormitio Virginis del Cinquecento, accompagnata da figure di Santi, tra cui San Gregorio Magno, San Girolamo e San Giacomo Minore, come la Crocifissione, in parte visibile nella lunetta superiore. Grazie ad un attento lavoro di consolidamento con iniezioni di malta idraulica e di pulitura che ha permesso inoltre di identificare una serie di antichi restauri, è possibile oggi ammirare un intervento pittorico seicentesco – ovvero un precedente restauro – eseguito con sapienti stesure di colore, probabilmente ad olio. Il restauro è stato completato con ritocchi con colori ad acquarello, per reintegrare la materia pittorica. Il risultato è un capolavoro rimasto pressocché sconosciuto per anni, che viene restituito alla città, con le molteplici possibilità di osservazione e studio.
Gli Affreschi Ritrovati sono due e il filo conduttore è un passaggio di pochissimi metri, da vico San Severino nel vecchio Decumano di San Biagio dei Librai, che collega la Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo all’edificio dove ha sede l’Archivio di Stato. Qui, durante la riapertura del collegamento tra la Chiesa dei Santi Severino e Sossio ed il convento annesso ad esso, è stata scoperta quasi per caso una piccola cappella decorata con tempera su muro. La raffigurazione, che risale presumibilmente tra la metà del XV secolo e l’inizio del XVI secolo, vede il primo piano sulla parete centrale la rappresentazione della Pietà di Cristo, lateralmente invece troviamo i due santi, probabilmente ricollegabili ai Santi Severino e Sossio con accanto ancora decifrabili le loro iniziali. Il restauro è stato seguito dalla ditta Dafne Restauri che è riuscita a restituire integrità e leggibilità alle opere, preservandole per le generazioni future, grazie anche agli sponsor Idir, Fish’s King e Gianfranco D’Amato.
La conferenza di presentazione che riguarda Gli Affreschi Ritrovati si è svolta in maniera dinamica: prima con la presentazione della Dormitio Virginis del Cinquecento restaurata nella sagrestia della Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo alla presenza di Massimo Faella, presidente dell’Associazione Respiriamo Arte, dell’artista Allegra Hicks, di Alberto Sifola, Presidente di Friends of Naples, insieme anche a Padre Gervais Nsama. Il Parroco della Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo ha sottolineato la sua gioia nel partecipare alle iniziative culturali, affermando la volontà di aprire le porte della Chiesa agli eventi al fine di unire cultura e fede e che nonostante le differenze di culto, l’una non discerne dall’altra, anzi fanno da collante per unire le persone. La presentazione è proseguita con il percorso breve che conduce all’Archivio di Stato dove si sono aggiunti Rosalia d’Apice, funzionario delegato Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli e Candida Carrino, direttrice dell’Archivio di Stato di Napoli. È importante che eventi come questo possano comunicare alle istituzioni, ai napoletani e ai turisti, e ricordare che Napoli è una città dove ogni itinerario storico, culturale, culinario o votato al puro intrattenimento, può regalare – salvo alcune eccezioni – qualcosa di nuovo e inaspettato.
Si ringrazia Alessandra Cusani e Giuliana Calomino per l’invito. Foto articolo e immagine in evidenza per gentile concessione dell’ufficio stampa.