Gustave Courbet al Museo e Real Bosco di Capodimonte

Gustave Courbet - Particolare di Les demoiselles des bords de la Seine (été)

Gustave Courbet sarà lo speciale Ospite Francese, come cita il titolo della rassegna, del Museo e Real Bosco di Capodimonte. Il celebre dipinto Les Demoiselles des bords de la Seine (été) che lartista francese realizzò nel 1857 rappresenta quello che potrebbe definirsi uno “special guest” nella già ricca collezione del museo. La presentazione del dipinto si è tenuta il giorno 6 Novembre alla presenza di Eike Schmidt,  direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli, del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e della Console Francese Lise Moutoumalaya. Gli esperti Isabella Valente, Maria Tamajo Contarini e Stefano Causa, hanno illustrato il dipinto nel corso della conferenza.  Il capolavoro, in prestito del Petit Palais “Les Demoiselles des bords de la Seine (Été)” farà parte del progetto  ‘Bellezza a Corte’ un ciclo di visite guidate gratuite per adulti e di percorsi didattici per bambini e le loro famiglie. 

Con questo allestimento si apre un nuovo spazio dedicato al dialogo tra Capodimonte e gli altri musei internazionali che porterà a Napoli opere significative della storia dell’arte mondiale! – dichiara il direttore Eike Schmidt – Il nostro  ‘Ospite francese’ fu un dipinto che fece molto discutere la società dell’epoca per il soggetto moderno e il realismo nel tema, allora nuovo, dei piaceri e degli svaghi all’aperto. ‘Les Demoiselles des bords de la Seine (été)’ è davvero un prestito di grande significato culturale non solo per il Museo e Real Bosco di Capodimonte, ma anche per la città: sono infatti tanti gli artisti napoletani dell’Ottocento che, nelle proprie opere, mostrano il fascino esercitato su di loro dall’arte e dalla personalità stessa di Gustave Courbet.

Gustave Courbet al Museo e Real Bosco di Capodimonte. Presentazione del dipinto
Gustave Courbet al Museo e Real Bosco di Capodimonte.  Il Direttore Eike Schmidt presenta il dipinto.

Les Demoiselles des bords de la Seine (été) suscitò subito grande scalpore quando fu presentato al Salon parigino nel 1857. Tutta la sobrietà, la sobrietà e la solennità delle opere esposte fino a quel momento erano in netto contrasto con la sensualità del suo messaggio trasmesso dalle due giovani donne (probabilmente due prostitute) che riposano distese mollemente sull’erba in riva al fiume in una calda giornata d’estate, evidenziata dall’accenno di sudorazione sulla pelle, con sapienti pennellate.  Courbet aveva rivisitato, attraverso lo studio di  maestri spagnoli del Seicento come Ribera sulle figure femminili di Giorgione e Tiziano. Il Realismo di Courbet, nello specifico del dipinto presentato al Museo e Real Bosco di Capodimonte, racconta la vita quotidiana all’aperto e il riposo estivo, aprendosi ai dipinti di grande formato ed anticipando la grande fortuna pittorica delle rive della Senna, celebrate una generazione dopo dagli impressionisti. 

Lo stile e la tecnica di Gustave Courbet furono infatti d’ispirazione per molti artisti napoletani che studiarono a Parigi in quegli anni: Michele Cammarano, Francesco Saverio Altamura, Domenico Morelli, i fratelli Palizzi, Francesco Netti e Antonio Mancini. Tutti loro trovarono  nei dipinti di Courbet alcuni connotati fortemente sociali di cui condividevano l’ideale, così come nelle tecniche che evidenziavano tonalità a contrasto e  attenzione al chiaroscuro, che tipici del naturalismo seicentesco caro agli artisti napoletani. Molto probabilmente furono anche affascinati dalla personalità un pò controversa dell’artista, che riversava il suo amore per la terra d’origine, la semplicità della vita degli operai e la passione per l’eros nei suoi dipinti, che apparivano agli occhi dell’osservatore in maniera così diretta  – come nell’audace dipinto L’origine du monde (1966) – da dare quasi fastidio ai cosiddetti borghesi e benpensanti che col tempo lo esiliarono; questo  anche per le sue idee politiche che lo portarono a partecipare alle rivolte, per le quali fu arrestato diverse volte.  Solo  molto tempo dopo la morte di Gustave Courbet fu compresa la grande importanza della sua opera. Ora è considerato uno dei padri del Realismo e probabilmente il precursore dell’impressionismo. Il suo lavoro divenne esempio e ispirazione per artisti dell’Impressionismo come Manet, Renoir e Cezanne.  

Gustave Courbet - L'Ospite Francese. Eike Schmidt, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli con il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e la Console Francese Lise Moutoumalaya
Gustave Courbet – L’Ospite Francese. Eike Schmidt, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli con il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e la Console Francese Lise Moutoumalaya

Durante la presentazione, il sindaco Gaetano Manfredi, ha affermato che l’arrivo del  capolavoro di Gustave Courbet rappresenta sicuramente un’ulteriore attrattiva per la nostra città e per il Museo di Capodimonte che ha già un patrimonio straordinario. Il Dipinto Les Demoiselles des bords de la Seine (été) sarà esposto a pubblico insieme alle opere selezionate e inserite nel progetto Bentornati! I Capolavori sono a casa, una serie di  visite guidate gratuite per adulti e bambini che dedica a loro in particolare l’iniziativa  Bellezza a Corte! Scopri il tuo Museo, per i bimbi tra arte, miti, musica e fumetti. L’idea, nata da una proposta del Museo di Capodimonte in occasione dell’apertura della sala dei Capolavori che ospita diciotto opere iconiche delle collezioni storiche che includono  Tiziano,  Caravaggio,  Parmigianino, fino ad arrivare all’arte moderna con Andy Warhol. La prenotazione è obbligatoria fino ad esaurimento posti. L’apertura delle prenotazioni, per consentire al maggior numero di visitatori di partecipare, sarà segnalata dai canali social del museo di volta in volta. Per maggiori informazioni e contatti, basterà connettersi al sito del Museo e Real Bosco di Capodimonte.

Si ringrazia la Dott.ssa Francesca De Lucia. Immagine in evidenza e foto articolo per gentile concessione dell’Ufficio Stampa e Comunicazione del Museo e Real Bosco di Capodimonte.

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