Napoli Pride 2024: libertà, amore, partecipazione, resistenza.
Giugno è il mese del Pride, un mese in cui le strade di tantissime città, tra musica e colori, trasudano la lotta per un diritto che ancora oggi non è così scontato: la libertà di esprimere sé stessi, la propria identità, il proprio orientamento sessuale, senza temere il peso del pregiudizio.
Come lo scorso anno, a piazza Carlo III, lo storico palazzo del Real Albergo dei Poveri ha ospitato, dal 21 al 28 giugno, il Pride Park di Napoli, il villaggio dei diritti, fortemente voluto dal sindaco Gaetano Manfredi, e organizzato dal comitato Napoli Pride (Antinoo Arcigay Napoli, ALFI le Maree, Associazione Trans Napoli e Pride Vesuvio), in collaborazione con il Comune di Napoli. Tantissimi gli eventi artistici, politici e culturali, accomunati dal credo della condivisione e dell’inclusione. Tantissimi i temi affrontati durante il Napoli Pride 2024: genitorialità e famiglie, antidiscriminazioni e case rifugio, scuola, formazione e legalità, pace e ambiente, costituzione e diritti, queer e cultura partenopea, corpo e libertà, politica e diritti.
Sabato 29 giugno, si è tenuta, invece, la celebre parata del Napoli Pride 2024, che ha visto, come sempre, una grandissima partecipazione: colori, cartelloni, abiti eccentrici, musica, a sostenere ciò che di più importante ci resta: l’amore, che qualcuno definiva la cosa più bella, in ogni sua sfaccettatura, in ogni suo orientamento, perché, come si leggeva quasi ovunque sui cartelloni, LOVE IS LOVE.
Partito da Piazza Municipio alle ore 16:00, il corteo è arrivato, tra carri e un’energia incredibile, a Piazza Dante, per il grande concerto finale. Madrina del Napoli Pride 2024 Malika Ayane.
Sempre bello vedere la risposta di Napoli al Pride, evento che, sebbene ci sia ancora qualche bigotto che storce il naso nel vedere tanto eccesso e ostentazione, ha grande peso sociale e politico: manifestare per i propri diritti, essere orgogliosi di essere sé stessi, nella propria unicità. Manifestazioni come il Pride sono, infatti, il retaggio delle lotte che negli anni Sessanta transessuali e omosessuali hanno sostenuto per vedere riconosciute la propria dignità e la propria libertà di amare. Una grande festa per celebrare la felicità di essere proprio come si è: arcobaleni e lustrini ovunque, ricordando chi, a colpi di tacchi e rossetto, ha sfidato le leggi sociali per sé e per gli altri. Napoli Pride 2024: una grande festa per celebrare l’amore, quello vero, che ci migliora la vita e che, soprattutto, non conosce pregiudizio, né discriminazione.
Un esercito di cavalieri, dicono alcuni
altri di fanti, altri di navi
sia sulla terra la cosa più bella
io dico
quel che uno ama
Saffo, fr. 16 Voigt
Foto di Martina Grimaldi