La Maddalena Penitente, uno dei dipinti più importanti di Artemisia Gentileschi, torna a Napoli dopo 400 anni in una splendida esposizione, grazie all’intervento di Arthemisia e al curatore Costantino D’Orazio. Il dipinto è stato restaurato in seguito al recupero dalle macerie del museo Sursock in seguito all’esplosione al porto di Beirut del 4 agosto 2020 che ha sconvolto la città. La residenza museo Sursock, riaperta al pubblico nel 2023, appartiene ad una delle famiglie più aristocratiche del Libano, con legami parentali internazionali, tra cui i Colonna di Roma e i Serra di Cassano di Napoli. L’opera, danneggiata dall’esplosione, per fortuna non in modo irreparabile, è tornata al suo antico splendore e mostra tutte le caratteristiche tecniche e la passione che la pittrice ha acquisito nel suo periodo a Napoli, dove visse per oltre vent’anni fino alla sua morte nel 1654.
L’esposizione è stata realizzata grazie alla collaborazione tra la Provincia Napoletana del Ss. Cuore di Gesù dell’Ordine dei Frati Minori, il FEC (Fondo Edifici di Culto), Agape e Arthemisia sotto il patrocinio della Regione Campania e del Comune di Napoli. Il curatore, Costantino d’Orazio ha accolto la Stampa all’apertura della mostra che si è tenuta il giorno 18 Luglio nel pomeriggio, nella splendida cornice del chiostro maiolicato di Santa Chiara. La Maddalena di Artemisia Gentileschi dà inizio ad un grande progetto che vede l’esposizione di capolavori della storia dell’arte e mostre inedite nei luoghi più belli e significativi di Napoli. Il 2025 oltre ad essere l’anno del Giubileo vedrà anche la celebrazione dell’ottocentesimo anniversario della creazione del Cantico delle Creature e per l’occasione verrà inaugurata una grande mostra dedicata a Santa Chiara e a San Francesco. Nel suo testo di benvenuto, trascritto nel pannello all’ingresso della mostra, è proprio Fra Carlo Maria D’Amodio, Ministro provinciale della Provincia napoletana del S.S. Cuore di Gesù dell’Ordine dei Frati Minori, accosta la figura di Artemisia Gentileschi proprio a Santa Chiara, per coraggio nell’affermare la propria vocazione, seppur in modi diversi. Non stupisce quindi la stima per l’artista da parte del religioso.
Maria Maddalena è da sempre una figura cardine, nella religione cattolica, per la sua vicinanza a Gesù Cristo e per il suo coraggio nell’abbandonare tutto ed è proprio ciò che traspare nel dipinto. Non a caso l’opera è stata esposta nel Complesso Monumentale dove è presente l’affresco dedicato alla Maddalena ai piedi della croce. L’abbondanza dei toni del blu e del giallo sono conseguenti dell’influenza del “periodo napoletano” e i chiaroscuri, ispirati dalle opere del Caravaggio danno grande profondità geometrica all’opera pur non presentando alcun elemento in prospettiva. La Maddalena Penitente, al posto d’onore, è rappresentata in un momento molto intenso, emotivamente forte, in cui è evidente il suo cambiamento e la volontà di seguire Dio. Ciò non avviene per una visione angelica o una luce proveniente dal cielo, piuttosto da un tormento interiore che la porta, con lacrime di commozione, a spogliarsi dei beni materiali, come si vede dalla collana che è nell’atto di slacciare.
L’esposizione della mostra dedicata al dipinto La Maddalena è curata in ogni dettaglio, dalle proiezioni sulle volte che creano un clima immersivo, alla scelta del rosso scuro che enfatizza il colore di ogni singola immagine e lo esalta, alla cronologia della vita di Artemisia Gentileschi, non semplice da datare, per stessa ammissione del Curatore Costantino D’Orazio che ha guidato attraverso l’intero percorso in una visita, spiegando come, insieme alla sua squadra, abbia ottenuto un ottimo risultato nell’allestire l’esposizione, completa anche di due video che raccontano in breve la vita e le opere di Artemisia Gentileschi e il salvataggio del dipinto dalle macerie del museo Sursock e il susseguente restauro. La Maddalena Penitente è uno dei dipinti di Artemisia Gentileschi, realizzato sì a Napoli, dove l’artista è morta, evidenzia tutte le i fluenze: napoletana, romana e fiorentina. Questa mostra è un omaggio all’artista ma anche alla donna che ha saputo imporsi, in un periodo dove la vita per le donne non era affatto semplice. La sua forza d’animo le ha consentito di andare oltre le convenzioni, di denunciare chi le fece del male, di affrontare un processo difficile dal quale è uscita più forte di prima, come donna e come artista.
La Maddalena di Artemisia Gentileschi sarà esposta presso il Complesso Monumentale hiara fino al 19 gennaio 2025, con accesso dallo splendido chiostro maiolicato, tutte le informazioni e le prenotazioni al link del sito del Complesso Monumentale di Santa Chiara e di Arthemisia.
Si ringraziano Camilla Talfani di Arthemisia per l’invito e l’ufficio stampa Arthemisia per le immagini inserite nell’articolo. Catalogo edito da Moebius.