La viticoltura eroica quale difesa del paesaggio: introduzione
La viticoltura eroica quale difesa del paesaggio è il titolo dato al convegno in materia enologica svoltosi presso la Tenuta Calitto a cura della famiglia D’Ambra e promosso dal Consorzio Tutela Vini Campi Flegrei e Ischia in data 20 luglio. Lo stesso ha avuto come tema fondamentale il discorso intorno al fatto che il vino e gli interessati alla sua produzione possono svolgere una importante funzione innovatrice ed equilibrante nel mantenimento degli assetti territoriali, sia dal punto di vista strutturale che da quello estetico (e dunque turistico) in quanto, come è stato più volte ripetuto in corso al convegno, i contadini sono e sono stati sempre i primi architetti del territorio.
La viticoltura eroica: temi e caratteristiche fondamentali
Per viticoltura eroica si intende quel tipo di interesse nei confronti di una viticoltura che sfida il concetto di assetto territoriale e si pone eroicamente in contrasto alle difficoltà che questo può comportare. È fondamentale però ripetere il concetto che in un ambiente come Ischia che ha una geografia complessa, poco pianeggiante e prevalentemente ossuta o collinare, si sviluppa una agricoltura in pendenza tale da mettere alla prova le competenze dei contadini che devono misurarsi con tutte le difficoltà del caso. Come osservava però l’assessore all’agricoltura della regione Campania, Nicola Caputo, l’attività vitivinicola di Ischia va assolutamente preservata e tutelata in quanto costituisce un fattore predominante nella tutela del paesaggio. Si sono più volte susseguiti interventi volti a sottolineare il profondo legame tra l’agricoltura, che ribadiamo: si definisce eroica in quanto complessa e competitiva, e la tutela delle armonie paesaggistiche, la conservazione della cultura e della tradizione territoriale, la difesa delle complessità strutturali e il fronte contro l’emergenza talvolta strutturale e cedevole della geografia dell’isola campana. Come ha suggerito sin dall’inizio Andrea D’Ambra inoltre, il settore dell’enologia sta aprendo gradualmente uno spazio turistico all’interno dell’isola fin ora poco battuto ossia quello proprio del cosiddetto turismo enologico. Attratti dagli ettari di terreno coltivato con le viti, suggestionati dalla profonda e radicata tradizione vitivinicola del territorio, sospinti dai graduali riconoscimenti anche nazionali e internazionali delle aziende vitivinicole ischitane, i wine-lovers – ossia i turisti alla ricerca del vino – stanno progressivamente interessandosi a Ischia come meta da raggiungere. Uno degli scopi del convegno era infatti anche quello di catalizzare l’attenzione sull’importanza delle aziende vitivinicole operose e attive sul territorio sia come entità economiche e finanziarie in grado di mobilitare il funzionamento monetario dell’isola e di influenzarlo nella capacità di fare lavoro sia come entità di valore turistico che va comunque sostenuto attraverso investimenti anche da parte delle autorità governative.
Viticoltura eroica: ospiti e interventi
In una delle sale di Tenuta Calitto, avvolti nella fresca brezza dei condizionatori in un clima di ardentissimo luglio, è stato possibile seguire le voci di Andrea D’Ambra – imprenditore vitivinicolo di Casa D’Ambra, Michele Farro – presidente del Consorzio Vino Campi Flegrei e Ischia, Gennaro Di Vincenzo – amministratore unico Resource srl, Salvatore Loffreda – Coldiretti Campania, Daniele Marrama – avvocato Ordinario di Diritto Amministrativo dell’Alimentazione e dell’Agroecologia presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, Pietro Gasparri – dirigente Masaf Direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell’ippica, Salvatore SCHIAVONE – direttore ICQRF Masaf Campania e Molise, Nicola CAPUTO – assessore Agricoltura Regione Campania, Felice Assenza – capo Dipartimento ICQRF Masaf (Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari), On. Marco CERRETO – capogruppo Commissione Parlamentare Agricoltura.
Viticoltura eroica: conclusioni
A seguito del convegno, è stato possibile gustare alcune specialità nel buffet gentilmente offerto da Casa D’Ambra accompagnato dalla degustazione di alcuni vini della casa. È stato inoltre naturale riflettere a seguito degli spunti suggeriti durante i discorsi del convegno che hanno illustrato in modo significativo non soltanto un’altra delle innumerevoli qualità dell’isola di Ischia ma soprattutto quanto l’impegno di coloro che la vivono quotidianamente, dei suoi operai e imprenditori locali abbia un profondo e significativo impatto sulla qualità di vita di coloro che la colonizzano da secoli.
Immagine in evidenza: Locandina ufficiale dell’evento