Napoli Sound Festival, i giovani protagonisti della lettura di poesie inedite e proprie per l’evento Napoli Città Libro
Quali sono gli argomenti della poesia degli ultimi anni? Qual è l’approccio adottato dai ragazzi e dalle ragazze che aspirano ad indossare una corona di alloro sul proprio capo? È possibile inserire una metafora proveniente dalla fisica quantistica all’interno di un componimento? Invece, cosa possiamo dire del rapporto fra le nuove generazioni e la grande tradizione del passato, come le grandi poesie di Dante Alighieri, William Shakespeare o Charles Baudelaire?
Tutte queste domande possono trovare delle risposte grazie al progetto Napoli Sound Festival, attraverso il quale diversi ragazzi e ragazze hanno condiviso le loro composizioni poetiche e musicali con il pubblico. Tutto ciò è nato dall’iniziativa di Fabiana Russo, laureata in Filologia moderna e membro dello staff del centro polifunzionale dedicato ai libri e al design The Spark- Creative Hub (situato in via degli Acquari a Napoli), e di Gabriele De Simone. Il Napoli Sound Festival ha fatto irruzione nel cuore di una delle manifestazioni culturali del capoluogo campano, ovvero la kermesse letteraria Napoli Città Libro, diretta dall’editore ed imprenditore Alessandro Polidoro, la quale si è svolta presso la Stazione Marittima.
Napoli Sound Festival, la poesia dei giovani arriva alla kermesse Napoli Città del Libro
I partecipanti del Napoli Sound Festival del giorno sabato 15 giugno sono stati Kevin Del Cuoco, Gian Marco Ferone, Dario Tatangelo, Angelo Noviello, Veronica Pesce, Simone Scognamiglio, Gaia Parlato e Simone Notari; invece, domenica 16 giugno è stata la volta di Chiara Ferrante e Ciro Russo.
Inoltre, Ferone e Tatangelo sono i fondatori del Movimento Esplorativo Letterario, un piccolo movimento che pubblica una rivista omonima con la missione di portare avanti l’avanguardia letteraria, mentre Noviello, Pesce, Ferrante e Scognamiglio appartengono al progetto poetico Profili di-versi, un progetto di scrittura nato tra le pareti della libreria The Spark Hub di Napoli, come riferito dalla stessa Fabiana Russo. Tutti i partecipanti hanno realizzato una raccolta poetica sul tema dell’incomunicabilità, la quale è stata pubblicata dalla libreria e casa editrice partenopea Dante&Descartes- Libri perduti e ritrovati.
La nascita dell’evento e quali sono i nuovi temi della poesia giovanile contemporanea
Alla domanda sulla nascita del Napoli Sound Festival, l’ideatrice Fabiana Russo ha risposto nel seguente modo:
«Sono due anni che lavoro con la poesia emergente e ritengo importante dare spazio a nuove voci e farlo attraverso il contatto con il pubblico. Perché la poesia possa arrivare a tutti e non rimare arroccata nel suo piccolo circolo».
Il progetto mira a diffondere l’energia della gioventù nello spirito dei visitatori del festival; dal momento che, è pensato esclusivamente per coinvolgere un numero maggiore di ragazzi e ragazze nella composizione di poesie, magari mostrando la possibilità che la grande tradizione letteraria classica o stilnovistica non si è esaurita; piuttosto, che vive ancora per poi essersi aggiornata in un mondo totalmente cambiato. In questo caso, si potrebbe dire che abbiamo davanti una “poesia 2.0” (in alcuni casi una poesia digitale), la quale ha abbandonato i ruvidi fogli di pergamena e le penne d’oca per lasciare il posto all’app del block notes sul proprio cellulare.
Nonostante tali premesse, certamente non mancano alcuni topoi provenienti dalla tradizione, i quali continuano a perdurare nel tempo dimostrando l’eternità dei classici e il loro valore.
Fonte immagine di copertina dell’articolo “Napoli Sound Festival, ovvero la poesia delle nuove generazioni al Napoli Città del Libro”: Salvatore Iaconis