È il 2020, il mondo intero si ferma a causa della pandemia e con esso anche molti sogni, speranze e progetti. Ma l’attrice napoletana Gabriella Vitiello, che inizia a studiare recitazione all’età di otto anni, afferma di avere “sogni testardi e irrinunciabili” ed è proprio credendo in questi sogni che dà vita a un progetto in grado di unire il suo talento attoriale alla passione per i libri. Nasce il progetto TLUS – Ti Leggo Una Storia.
Conosciamo Gabriella Vitiello
Gabriella Vitiello nasce a Torre del Greco (Napoli), nel 1990. A soli otto anni decide di coltivare la sua passione e comincia a studiare recitazione, a frequentare lezioni di dizione, mimo e movimento corporeo. Nel 2012, si diploma all’Accademia di teatro e musical Fonderia delle Arti (Roma), diretta da Giampiero Ingrassia. Subito dopo, inizia a studiare con insegnanti del calibro di Antonio Capuano, Giovanni Veronesi, Laura Zaccaria, Francesco Sala, Lorenzo Gioielli, Antonio Milo, Francesco Prisco, Monica Vullo, Riccardo Mosca, Alessandro D’Alatri e Massimiliano Gallo. A soli 18 anni ottiene il suo primo lavoro ne Lo sguardo degli altri di Gigi Di Luca e in Yerma, A Sud, fino a diventare, nel 2009, sua assistente alla regia ne La cantata per i bambini morti di mafia. La sua carriera continua con Akbar e Il sorriso nascosto, diretta da Francesco Prisco e con il docufilm Una vetrina che guarda il mare (uno tra i suoi ultimi lavori sul set), diretto da Massimiliano Gallo. Ricopre il ruolo di protagonista femminile nello spettacolo teatrale Miracolo a Torino di Maurizio De Giovanni e, nel 2017, decide di affiancare al suo lavoro di attrice il ruolo di insegnante di recitazione e dizione.
Intervista a Gabriella Vitiello
1. In cosa consiste il progetto TLUS – Ti Leggo Una Storia?
Il progetto “Ti leggo una storia” è un format per i social, in ogni episodio (di un minuto e mezzo circa) leggo e interpreto pagine e passi dei libri che amo, storie e personaggi che mi piacerebbe impersonare al cinema – Enrico Galiano, ad esempio, Daria Bignardi, Maria Grazia Calandrone, Massimiliano Virgilio, Diego De Silva, Serena Bortone, solo per citare alcuni autori letti in studio –, pubblicandoli a mezzo social, sui miei canali: è così che nasce TLUS – Ti Leggo Una Storia.
2. Il progetto TLUS – Ti Leggo Una Storia nasce nel 2020, un periodo molto difficile che ha coinvolto il mondo intero. Quanto la pandemia ha influito nella nascita del progetto?
Il progetto nasce proprio subito dopo questo periodo, in realtà mentre eravamo chiusi in casa per il covid ci pensavo già. Siamo stati obbligati ad un rallentamento imprevisto, e l’intera compagine artistica costretta al saldo di un prezzo altissimo. Quando finalmente siamo tornati alla vita normale ho sentito il bisogno di ricominciare subito con qualcosa di nuovo (non riesco a stare ferma e ho bisogno sempre di stimoli nuovi e di sperimentare!) e di dare vita ad un progetto tutto mio che potesse farmi anche da “vetrina”.
3. Quella di unire le Sue capacità attoriali all’amore per la lettura è un’idea meravigliosa. Può dirci di più a riguardo? Perché unire i due mondi?
Leggere ci fa viaggiare con la fantasia. Qualcuno ha detto che i libri sono la crema antirughe per il nostro cervello, ed è proprio così! Quando leggiamo immaginiamo i personaggi, i luoghi di quella storia, esattamente quello che faccio nel mio lavoro d’attrice: dare vita a personaggi scritti e pensati da altri.
4. C’è qualche aneddoto che avrebbe il piacere di raccontarci in merito agli eventi che hanno portato all’ideazione del progetto TLUS – Ti Leggo Una Storia?
Certo, c’è un episodio in particolare che mi ha fatto pensare “questa è la strada giusta!”.
In una delle librerie che frequento abitualmente incontro spesso una signora ipovedente: è solita venire ad ascoltarmi durante le presentazioni. In una particolare circostanza, mi chiese di leggere per lei alcuni passi de Chi dice e chi tace, di Chiara Valerio, poiché nessuno, a casa, poteva esserle d’aiuto in questo senso. Mi adoperai immediatamente, registrando la lettura dell’intero libro con il cellulare: uno a uno, le inviai tutti i capitoli su WhatsApp. Trovo in questo il senso di ciò che faccio: la possibilità di emozionarmi e di emozionare, di contribuire a difendere la bellezza di cui le storie sono portatrici.
La gente ha bisogno di emozionarsi, di bellezza, di sognare!
5. “La letteratura è stata la mia più grande amica, soprattutto nei momenti difficili”. Quanto è importante la lettura, secondo Lei, e perché?
Nei libri mi sono rifugiata tante volte, soprattutto nei momenti difficili.
Leggere, come la recitazione, sviluppa l’empatia. Questo esercizio di mettersi nei panni degli altri, di ascoltare l’altro, ci permetterebbe di vivere senza regole perché ci sarebbe più rispetto e quindi avremmo una società sicuramente migliore! Si dovrebbe fare più teatro nelle scuole o magari inserire un’ora di lettura a settimana. Ai miei allievi dei laboratori di recitazione consiglio di leggere almeno un libro al mese.
6. Che genere di libri ama leggere?
Sicuramente i romanzi storici o comunque storie ambientate in periodi storici importanti. La storia era una delle mie materie preferite a scuola, mi incuriosivano gli usi e i costumi di epoche lontane.
7. In merito al progetto TLUS – Ti Leggo Una Storia, ma anche alla carriera di attrice, quali sono le Sue ambizioni future e con chi avrebbe il piacere di collaborare un domani?
Ho sempre sognato di fare cinema. Ho fatto anche tanto teatro, sin da piccola, ma la magia del set e del cinema mi ha sempre rubato il cuore. Mi piacerebbe essere diretta da una regista donna, da Paolo Sorrentino, Edoardo De Angelis. Se penso agli attori, sogno un giorno di lavorare con Elio Germano, Luca Marinelli, Massimiliano Gallo (che è stato anche un mio maestro!), o Luisa Ranieri!
8. “Ho sogni testardi”. Cosa consiglierebbe alle persone che hanno deciso di abbandonare i propri sogni, a coloro che si sono arresi?
Mai mollare, MAI! I sogni sono linfa vitale, ci spingono sempre a migliorare, ad alzare l’asticella, a stabilire obiettivi. I sogni ci consentono di entrare in contatto con la parte più intima di noi stessi, di ascoltarci e conoscerci meglio.
E poi credo che fondamentale sia anche il lavoro di squadra, averne una è davvero una fortuna! Io per “Ti leggo una storia” devo dire grazie al regista Marco Benincasa per l’aiuto tecnico e la supervisione, ad Antonia Storace (ufficio stampa), a Chiara Silvano il lavoro sui social.
Anche quest’anno, Gabriella Vitiello parteciperà alla rassegna letteraria Ricomincio dai Libri, giunta alla sua decima edizione, con la direzione artistica dello scrittore Lorenzo Marone. Il 27, 28, 29 settembre, nelle sale dell’Archivio di Stato di Napoli, Gabriella Vitiello interverrà in qualità di attrice durante le presentazioni di Diego De Silva, Ugo Barbara, Maria Grazia Calandrone, Vinicio Marchioni.
Fonte immagini per l’articolo “TLUS – Ti Leggo Una Storia: intervista a Gabriella Vitiello”: servizio fotografico a cura di Barbara Marolda