Vai vai Saudade in mostra al Museo Madre

Vai, vai, Saudade è stata inaugurata, giovedì, 4 luglio, negli ampi spazi del Madre-museo d’arte contemporanea Donnaregina.

Vai, vai, Saudade è una mostra collettiva sull’arte prodotta in Brasile dal secondo dopoguerra ad oggi che prende il titolo da una samba composta da Heitor dos Prazeres, artista carioca tra i primi a subire la censura della dittatura militare nel 1964.

L’esposizione delle opere provenienti da musei, gallerie e collezionisti privati europei e brasiliani è  frutto di una ricerca storico-artistica e geopolitica di quindici anni, svolta in Brasile dal curatore Cristiano Raimondi. Un itinerario poetico, magico che, seguendo una logica simile a quella di un romanzo,  fa emergere la ricchezza contenutistica e la diversità di linguaggi che si sono sviluppate in questo stato-continente grazie a un complesso incontro tra culture diverse.

L’affascinante racconto di un popolo che ha saputo valorizzare il multiculturalismo  e il plurilinguismo.

“Per comprendere appieno questa mostra – tiene a precisare il curatore Cristiano Raimondi – bisogna conoscere i punti salienti della storia del Brasile e sapere soprattutto che l’impero del Brasile fu l’ultimo paese del mondo occidentale ad accettare l’abolizione della schiavitù. Fino al 1888, il Brasile è un enorme continente che viene soprattutto utilizzato per produrre ricchezze in Europa. Con questa mostra – aggiunge il curatore – non si vuole raccontare la bellezza del Brasile bensì mostrare tutte le sue sfaccettature e la sua complessità”.

Disegni, fotografie sculture di ben cinquantadue artisti di generazioni e movimenti diversi che dialogano tra loro da una sala all’altra con linguaggi e tecniche differenti su tematiche urgenti del Brasile continentale, moderno e contemporaneo (la politica, la crisi ecologica dell’Amazzonia, la lotta per i diritti umani) narrando la storia e l’attualità di un popolo che nonostante un passato coloniale, la schiavitù, le immigrazioni di massa, fino al più recente bolsonarismo, ha saputo resistere e lottare per i propri diritti facendosi baluardo di valori umanistici e democratici.

Vai, vai Saudade:  alcuni tra gli artisti in mostra  

Tra gli artisti in mostra, provenienti da diverse aree geografiche del Brasile: Hélio Melo che attraverso una serie di disegni raffiguranti Cristo come seringueiro (lavoratore che estrae il lattice dagli alberi della gomma) mira a denunciare lo sfruttamento delle popolazioni indigene e la distruzione della foresta pluviale; Maria Martins con la scultura Saudade (1945) ispirata alle mitologie indigene della foresta amazzonica; Heitor dos Prazeres, famoso compositore e cantante di samba che vissuto a Rio de Janeiro nell’immediato periodo post-abolizione racconta nei suoi dipinti i flussi migratori dei discendenti africani dalle campagne alla città, la repressione della polizia, la capoeira, la samba, le tradizioni religiose afro-brasiliane; Maxwell Alexandre che con le sue opere mette insieme immagini legate alla vita quotidiana di Rocinha, la più grande favela di Rio de Janeiro;  Lidia Lisbôa, poliedrica artista e performer brasiliana che all’inaugurazione, oltre ad affascinare il pubblico con le sue vaporose e colorate strutture annodate, infiocchettate, lavorate a mano e a uncinetto, ha attirato l’attenzione di tutti con una performance, indossando come una mannequin una sua scultura crochet.

Lidia Lisbôa, performance

Siamo sicuri che per la sua variegata produzione artistica la mostra non vi deluderà facendovi scoprire un Brasile diverso, oltre i soliti  stereotipi.

La mostra Vai, vai Saudade sarà visitabile fino al 30 settembre.

Fonte immagini: archivio personale, Courtesy of Museo Madre (in copertina, la sala del Museo Madre allestita con l’installazione dell’artista brasiliana Lucia Koch).

A proposito di Martina Coppola

Appassionata fin da piccola di arte e cultura; le ritiene tuttora essenziali per la sua formazione personale e professionale, oltre che l'unica strada percorribile per salvare la società dall'individualismo e dall'omologazione.

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