5×1000 alle Associazioni del Terzo Settore

Si avvicina il momento della Dichiarazione dei Redditi e del saldo delle imposte annuali. In genere non è un periodo dell’anno particolarmente amato, ma può assumere anche un altro significato, decisamente più positivo: quello di gesto di solidarietà in favore di azioni benefiche.

Tramite il 5X1000 alle associazioni del Terzo Settore è infatti possibile destinare una quota dell’imposta IRPEF a enti che svolgono attività socialmente rilevanti, come ad esempio Medici senza Frontiere, che utilizza queste somme per finanziare progetti e attività che hanno lo scopo di salvare vite e portare cure a migliaia di persone in tutto il mondo, colpite da conflitti, epidemie, catastrofi naturali o escluse dall’assistenza sanitaria. Per sapere meglio come donare e come vengono utilizzati questi fondi, visita il sito ufficiale.

Si tratta di un’azione non obbligatoria e che non costa nulla, ma è bene sapere che qualora si decidesse di non donare il proprio 5X1000, questo verrà comunque prelevato dallo Stato sotto forma di imposta da dover versare.

Quali associazioni del Terzo Settore possono beneficiare del 5X1000

Tra le categorie che possono beneficiare del 5X1000 ci sono anche gli Enti del Terzo Settore (ETS) iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) e Onlus iscritte all’anagrafe.

Si tratta di Organizzazioni private che perseguono finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, che operano senza alcuno scopo di lucro e che sono regolamentate dal Codice del Terzo Settore. Tra queste, ci sono le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, gli enti filantropici, le imprese sociali, le reti associative, le società di mutuo soccorso, le associazioni e le fondazioni che portano avanti azioni di interesse generale.

Gli enti del Terzo Settore possono svolgere differenti attività, come prestazioni sanitarie, formazione, educazione, interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, artistico e del paesaggio, sostegno a distanza, tutela dei diritti umani, ecc.

Come destinare il 5×1000 alle associazioni del Terzo Settore

Destinare il 5X1000 alle associazioni del Terzo Settore è molto facile e va fatto durante la Dichiarazione dei Redditi. I contribuenti, devono semplicemente compilare il 730 o il Modello Unico, firmare l’apposito riquadro presente (“Sostegno degli enti del terzo settore iscritti nel RUNTS…”) e inserire il Codice Fiscale del beneficiario a cui si vuole fare arrivare il contributo.

Le persone che invece non sono tenute a fare la dichiarazione, per donare devono utilizzare l’apposita scheda allegata alla Certificazione Unica (CU) o al Modello REDDITI Persone Fisiche: apporre in busta chiusa la scritta “Scelta per la destinazione del 5 per mille dell’IRPEF”, indicare nome, cognome e codice fiscale del contribuente e consegnare ad un ufficio postale, ad una banca o inviarla tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.

Associazioni del Terzo Settore: obblighi legati al 5X1000

Tutte le associazioni del Terzo Settore beneficiarie del 5×1000 sono tenute a documentare come vengono utilizzate le somme che hanno ricevuto attraverso una rendicontazione obbligatoria e necessaria e una relazione illustrativa con le spese sostenute, le attività svolte ed eventuali accantonamenti, entro i 12 mesi successivi all’accredito delle somme. Se la cifra è uguale o supera i 20.000 euro, il rendiconto deve essere inoltrato tramite piattaforma predisposta dal Ministero.

Questo sistema permette ai cittadini di verificare, in totale chiarezza e trasparenza, la reale destinazione del proprio contributo e di essere certi che questo sia andato a buon fine. Ad esempio, sul Sito di Medici Senza Frontiere è possibile vedere come questa organizzazione umanitaria ha utilizzato i fondi ricevuti tramite il 5X1000 che, solo nel 2023, hanno permesso di intervenire in molti paesi del mondo con progetti di chirurgia e medicina d’urgenza, cura alla malnutrizione, salute materno-infantile e riproduttiva, assistenza sanitaria e psicologica e prevenzione e cura della malaria.

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