11 marzo 1818: Mary Shelley pubblica Frankenstein  

11 marzo 1818: Mary Shelley pubblica Frankenstein

L’11 marzo 1818 viene pubblicato, in forma anonima, il romanzo horror gotico “Frankenstein o il moderno Prometeo”. Soltanto in occasione della seconda pubblicazione nel 1823 venne resa nota l’identità di chi aveva dato vita ad uno dei più importanti miti della letteratura: Mary Shelley, scrittrice britannica e moglie del poeta romantico Percy Shelley.

Il romanzo è stato scritto da Mary Shelley tra il 1816 e il 1817, in occasione di un soggiorno presso la residenza di Lord Byron sul Lago di Ginevra, durante quello che viene definito l’anno senza estate: a causa dell’eruzione vulcanica del Tambora in Indonesia nel 1815, le temperature globali si abbassarono notevolmente – facendo parlare quasi di piccola era glaciale – e il clima fu estremamente freddo e piovoso anche durante i mesi estivi. Costretti in casa a causa del clima ostile, i giovani ospiti decisero di sfidarsi a ad una competizione letteraria: avrebbero fatto a gara per scrivere il miglior racconto dell’orrore. L’atmosfera tenebrosa di questo periodo, insieme ai discorsi oscuri dei suoi compagni di viaggio, causarono in Mary Shelley un terribile incubo, caratterizzato dalla presenza di una creatura assemblata e rinata in laboratorio. Fu così che la giovane donna scelse di voler ricreare il terrore che lei stessa aveva provato a causa di quel sogno, senza sapere che stava dando vita ad uno dei personaggi più famosi della letteratura di tutti i tempi e che avrebbe preso vita l’11 marzo 1818.

La trama di Frankenstein

Il romanzo epistolare pubblicato l’11 marzo 1818 è ambientato nel XVIII secolo e le vicende vengono raccontate attraverso le lettere del capitano Robert Walton a sua sorella, in occasione del suo viaggio per raggiungere il Polo Nord. È durante questo viaggio che si imbatte in una creatura gigantesca e un uomo in fin di vita. Quest’ultimo si presenta come dottor Victor Frankenstein, da sempre appassionato di scienza e che dopo la perdita materna che decide di dedicarsi allo studio della filosofia naturale, per realizzare un suo sogno nascosto: provare a dare vita ad un essere inanimato. Dopo anni di studio e tentativi, l’esperimento del dottor Frankenstein ha successo, dando vita ad una creatura dalle sembianze mostruose e dall’estrema forza. La sua creazione, però, gli sfugge velocemente di mano e, terrorizzato dalla sua natura, Frankenstein decide di abbandonarla al suo destino. La creatura, intanto, abbandonata da colui che l’ha messa al mondo, tenta più volte di approcciarsi alle persone, ma si ritrova ad essere respinta a causa del suo aspetto. È in questo momento che avviene il cambiamento: i suoi sentimenti positivi nei confronti degli uomini e la sua voglia di interagire con loro, a causa della cattiveria subita, si trasformano presto in odio e in un desiderio di vendetta nei confronti del suo creatore. Questo desiderio si manifesterà di lì a poco, quando il mostro ucciderà William, fratello minore di Victor. Quando Frankenstein e la sua creatura si incontrano, quest’ultima non solo gli confessa l’omicidio del fratello, ma gli fa una proposta: promette di lasciare in pace gli uomini, a condizione che il dottore replichi l’esperimento per dare vita ad una nuova creatura di genere femminile che diventi la sua compagna. Se in un primo momento Victor accetta questa offerta e inizia a dedicarsi alla creazione di una nuova creatura, decide successivamente di distruggerla, perché teme quelle che potrebbero essere le ripercussioni provocate dalla convivenza dei due mostri. Questo non fa che aumentare ancora di più la rabbia del mostro che uccide prima Henry Clerval, caro amico del dottore, e successivamente la sua amata Elizabeth la notte delle nozze. Dopo questi avvenimenti Frankenstein capisce che non può fare altro che dare la caccia al mostro per distruggerlo, seguendolo in ogni angolo del mondo, fino a raggiungere il Polo Nord. È qui che incontra Robert Walton ed esala l’ultimo respiro, ponendo fine al suo racconto. Il romanzo si conclude con l’arrivo della creatura, che si china in lacrime sul corpo del suo creatore e racconta di come la sua cattiveria fosse soltanto il risultato del trattamento subito dagli uomini per il suo aspetto. Sconvolta dal dolore della perdita del suo creatore, e senza più alcuno scopo, la creatura deciderà di abbandonare la nave e non fare più ritorno, togliendosi la vita. 

I temi di Frankenstein

L’11 marzo 1818 nasce quello che viene definito come uno dei capolavori della letteratura gotica, per la sua capacità di creare il connubio perfetto tra le ambientazioni cupe, gli elementi soprannaturali e misteriosi che contribuiscono a generare il clima di terrore e orrore. Allo stesso tempo, però, può essere considerato innovativo per il ruolo centrale della scienza che sfida le leggi della natura.  Importante è sottolineare come il romanzo contenga anche importanti riflessioni sociali. In primo luogo, viene messa in luce la natura ostile della società, fortemente condizionata dal pregiudizio. Il mostro creato dal dottor Frankenstein, infatti, nasce dotato di ingenuità e buoni sentimenti, ma si ritrova a vivere la repulsione e l’allontanamento da parte della società per il suo aspetto esteriore e il suo essere “diverso”, alimentando il suo odio verso gli esseri umani e la voglia di vendetta.  Una seconda riflessione, invece, deriva dal contesto storico in cui viene pubblicato il romanzo. Frankenstein arriva nelle librerie l’11 marzo 1818, negli anni della prima rivoluzione industriale e del sentimento di angoscia degli uomini rispetto alle innovazioni scientifiche. Questo romanzo è l’emblema della scienza portata agli estremi, in grado di vendicarsi al suo creatore, modello della società ottocentesca che guardava ancora con timore alla possibilità che le macchine potessero sostituirsi agli uomini.

 

Fonte immagine: Wikipedia

A proposito di Rita Prezioso

Classe 1997, nata e cresciuta a Napoli. Curiosa per natura, da sempre appassionata di cultura in ogni sua forma, dall'arte alla musica passando per il cinema. Consumatrice seriale di serie tv e film. Nel tempo libero studentessa di Relazioni Internazionali.

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