14 giugno 1862: la Secessione Viennese con Gustav Klimt

14 luglio 1862

Il 14 giugno 1862, a Vienna, nacque Gustav Klimt. Egli è conosciuto come il fondatore della scuola di Secessione Viennese, basata sulla libertà del pensiero accademico degli anni Trenta. 

14 giugno 1862: Gustav Klimt 

Il 14 giugno 1862 nacque Gustav Klimt, a Vienna. Figlio di un incisore e gioielliere d’oro, fin da bambino mostrò interesse per la pittura, tant’è che a soli quattrodici anni vinse la borsa di studio per entrare alla scuola d’Arte e dei Mestieri della capitale. 
Ciò pose le basi della sua futura carriera, a partire dalle tecniche principali sul mosaico, gli affreschi e la ceramica, per terminare con la possibilità di entrare in contatto con le correnti più innovative del tempo.  

Un esempio è sicuramente l’artista più influente di quei tempi, Hans Makart, di cui Gustav Klimt venne definito il continuatore per eccellenza.  

Attraverso lo studio presso la sopracitata Vienna School of Arts and Crafts egli incanalò uno stile accademico, legato ad una mentalità prettamente conservatrice, il che, tuttavia ciò non lo frenò ad essere indotto verso il cambiamento. 
Egli, insieme al fratello Ernst e allo scultore Franz Matsch, fondò un gruppo di lavoro, dedicato principalmente alla lavorazione del soffitto delle due grandi scalinate del teatro nazionale Burgtheater.  

Il lavoro dei tre riscosse un grande successo; esso si focalizzò sulla creazione di scene legate sia all’antichità che alla contemporaneità, il che permise loro di essere ammirati dal pubblico, portandoli a far parte della società altolocata, e in particolare al giovane Klimt del 14 giugno 1862, di ricevere la Croce d’oro al merito artistico dall’Imperatore Francesco Giuseppe I. 

Klimt, nonostante la fama fin da subito raggiunta, rimase fortemente legato alla riservatezza che lo contraddistingueva; difatti non è mai stato sposato, anche se si detiene possa essere padre di ben quattordici figli.  

Egli dichiarò: «Sono interessato ad altre persone, soprattutto donne, come soggetto della mia pittura; ciò spiega la maggioranza di dipinti ritraenti figure femminili, e al contrario, la mancanza di autoritratti, spesso tra le prime scelte degli artisti emergenti.  
Klimt, ancora una volta, spiegò: «non ho mai dipinto un autoritratto; non sono interessato a me stesso 

Tuttavia, è possibile vederlo ritratto in numerose foto dell’epoca.  

L’importanza data dall’artista al mantenimento della privacy, comunque, si rovesciò anche sulla vita professionale: Klimt non era famoso per partecipare ad eventi sociali, al contrario, le sedute con i suoi clienti divenivano lunghe e si caratterizzavano per essere selettive e molto scrupolose. 

14 luglio 1862: la Scuola di Secessione Viennese 

Nel 1892, a causa della morte del fratello Ernst, e successivamente del padre, Klimt sciolse la società dei tre e continuò la sua carriera autonomamente, ma con metodi differenti.  
Difatti, da questi eventi, è possibile scorgere un cambiamento nelle scelte artistiche del pittore: egli, insieme ad altri diciannove compagni, fondò la Wiener Sezession, con il quale si aspirava a creare un gruppo di artisti anticonformisti, che senza paura del giudizio legato ad un mero concetto di «sconosciuto», volevano ribellarsi dal conformismo accademico.  

La Secessione Viennese, quindi, si distaccò completamente dall’Accademia di Belle Arti della capitale austriaca, per unire arte, architettura e design in unica entità. 

Tale cambiamento segue numerose avanguardie artistiche, ad esempio a Monaco di Baviera, a Berlino, e in Francia con l’art nouveau. 

L’obiettivo di tale gruppo, che si dotò di un giornale, Sacra Primavera, fu riunire i giovani artisti con l’obiettivo di portare una ventata di freschezza, con la fondazione di una propria rivista a tale scopo. Tutti potevano entrare a farne parte; non veniva richiesto nessun requisito particolare se non la volontà di unire naturalisti, realisti, o simbolisti, in modo da fondere la propria visione dell’arte. 
Fortunatamente, il governo sovvenzionò tale progetto, donando loro un terreno pubblico per aprire una sala espositiva.  

Questo, tuttavia, portò anche ad eventi negativi.  
Laddove Klimt, 14 luglio 1862, fu commissionato di decorare il soffitto della Sala Grande dell’Università di Vienna, la risposta pubblica fu una grande protesta. Quali furono le ragioni? 

Klimt trasformò l’allegoria della sua visione in un simbolismo sessuale non accettato dalla società viennese, anzi; tutti e tre i dipinti furono successivamente distrutti dalle forze SS naziste nel maggio 1945.  
Molti professori presentarono una petizione al Ministero dell’Istruzione proprio al fine di interrompere i suoi lavori, definiti apertamente anticlassicisti.  

Un esempio può essere Nuda Veritas, che ritrae una donna completamente nuda che ha tra le mani lo specchio della verità su cui è incisa una citazione del filosofo tedesco Friederich Schiller: «non puoi piacere a tutti con la tua azione e la tua arte. Rendi giustizia a pochi. Accontentare molti è sbagliato.» 

Klimt, così, dichiarò: «ne ho abbastanza della censura, adesso faccio da me. Desidero liberarmene; desidero liberarmi da tutte queste stupidaggini che mi ostacolano e impediscono di lavorare.» 

Tali avvenimenti non cambiarono mai la scelta del pittore del 14 luglio 1862 di fondere tra loro influenze di tutti i tipi; egiziane, minoiche, greche e bizantine, così come del tardo medioevo e della scuola giapponese di Rimpa.  

È così che la Secessione Viennese ha permesso a nuovi e giovani artisti di non essere sottovalutati, e contemporaneamente ha reso Vienna il centro della cultura e dell’arte di quegli anni.  
 
14 luglio 1862: la Fase d’oro 

Fu un viaggio compiuto verso Ravenna, in Italia, che permise al pittore viennese di entrare a contatto con i più importanti mosaici bizantini della città. Ed anzi, è proprio tale momento che istituisce la Fase d’oro dell’artista, in pieno stile art nouveau, con il quale egli realizzò una serie di dipinti attraverso l’uso della foglia d’oro ornamentale, una prospettiva bidimensionale, e la rappresentazione di figure iconiche dalle forme sorprendenti ed eccentriche. 

Opere frutto di tale periodo sono sicuramente Il bacio, Giuditta I e L’albero della vita. 

Successivamente saranno correnti quali l’Espressionismo e l’Impressionismo a farsi che l’artista del 14 luglio 1862 si cimentasse in un nuovo stile pittorico meno preciso e pulito del passato. 

Nonostante le diverse sperimentazioni dell’arte, comunque, nei suoi dipinti rimane una costante: la figura femminile, principalmente raffigurata sottoforma di lussuria e sensualità, arricchita da oro e luce. 

Sebbene le opere di Klimt non furono ben accette in vita, egli rimane uno degli artisti più influenti nella storia dell’arte viennese, che tutt’oggi registra tra i dipinti che hanno ottenuto il prezzo più alto nella storia delle singole opere d’arte. 

Esse, comunque, sono esposte principalmente a Vienna, al Palazzo della Secessione, simbolo di tale periodo storico, e costruito su ispirazione proprio di un suo dipinto.  
Altri luoghi sono il sopracitato Burgtheather, il Museo di Storia dell’Arte ed il Museo di Arti Applicate di Vienna (MAK).  

Fonte Immagine Articolo “14 luglio 1862: la Secessione Viennese con Gustav Klimt”: Wikipedia Commons

A proposito di Marianna Piroddi

Classe 1998, nata e cresciuta a Napoli. Da sempre amante della scrittura, sento di aver vissuto in più mondi: dalla musica, all’arte, fino ad arrivare al cinema, alle serie tv e ai libri. Tutti estremamente importanti per la realizzazione della mia persona, senza la quale non avrei potuto viaggiare e vivere più vite simultaneamente. Da poco laureata magistrale in Relazioni Internazionali presso l’Università la Sapienza di Roma.

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