Il 20 febbraio 1962, John Glenn, astronauta della NASA, vola in orbita intorno alla Terra nello spazio, durante la missione Mercury-Atlas 6, a bordo della capsula spaziale Friendship 7.
Vita e carriera di John Glenn prima e dopo il 20 febbraio 1962
John Glenn è nato a Cambridge, in Ohio, il 18 luglio 1921. Ha subito sia le influenze provenienti dalla crisi economica del 1929, sia quelle dell’educazione dei genitori, fortemente religiosa e patriottica. Fin dall’infanzia, ha conosciuto la sua futura moglie Annie Castor. Nel 1941, dopo il bombardamento di Pearl Harbor da parte dei giapponesi, John Glenn si è arruolato come pilota nei Marines, e sempre in qualità di pilota ha preso parte a diverse missioni durante la guerra di Corea. Nel 1957 ha sperimentato il primo volo supersonico transcontinentale da Los Angeles a New York in meno di tre ore e mezza. Nel 1959, John Glenn viene arruolato tra i Mercury Seven, i primi sette astronauti della NASA per il Programma spaziale Mercury, evento che porterà alla missione del 20 febbraio 1962.
In seguito al 20 febbraio 1962, Glenn ha deciso di intraprendere la carriera politica, prima candidandosi come senatore per il Partito Democratico, poi diventando rappresentante dello stato dell’Ohio nel 1974, 1980, 1986 e 1992. Inoltre ha annunciato di candidarsi alla presidenza degli Stati Uniti d’America nell’aprile 1983, ritirandosi poi l’anno successivo. Tuttavia, il pensiero di intraprendere un altro viaggio nello spazio non lo ha mai abbandonato: nel 1998, all’età di 77 anni, è salito a bordo dello Space Shuttle per la missione STS-95, sottoponendosi a esperimenti sulla fisiologia dell’uomo in età avanzata e i suoi problemi nello spazio. È stato un membro della massoneria ed ha ricevuto l’ordine di pastore della Chiesa Presbiteriana degli Stati Uniti. Glenn è morto l’8 dicembre 2016 al James Cancer Hospital, in Ohio.
Missione del 20 febbraio 1962
John Glenn, come detto in precedenza, è stato arruolato dalla NASA tra i cosiddetti Mercury Seven, astronauti che hanno preso parte al Programma spaziale Mercury, nato nel 1958 con tre obiettivi: portare in orbita un veicolo spaziale con equipaggio, comprendere le capacità dell’uomo di vivere e svolgere compiti nello spazio e recuperare in sicurezza sia il veicolo spaziale che il membro dell’equipaggio. Il primo americano nello spazio è stato Alan Shepard, che il 5 maggio 1961 ha compiuto un volo suborbitale di 15 minuti a bordo della capsula Freedom 7, seguito, il 21 luglio, dall’astronauta Virgil “Gus” Grissom, che ha compiuto una missione simile a bordo della capsula Liberty Bell 7.
John Glenn è stato scelto per il primo volo orbitale nello spazio, rimandato però per problemi tecnici fino al 20 febbraio 1962, giorno in cui è avvenuto il lancio della capsula spaziale Friendship 7, rendendo Glenn il primo americano a volare in orbita attorno alla Terra, per ben tre volte. Purtroppo, anche il rientro è stato difficile, perché lo scudo termico che avrebbe dovuto proteggere la capsula al rientro nell’atmosfera era mal posizionato. Alla fine, il paracadute della Friendship 7 si è aperto in anticipo, portando la capsula ad atterrare nell’oceano Atlantico al largo delle Bahamas, a qualche decina di chilometri di distanza dal punto previsto per l’ammaraggio. John Glenn è riuscito a salvarsi, ma le sue condizioni fisiche non erano delle migliori: è stato prelevato dalla marina militare USA e sottoposto a vari controlli medici.
Conclusioni
In conclusione, il 20 febbraio 1962 ha rappresentato, per la NASA, un altro passo in avanti nella corsa allo spazio contro l’Unione Sovietica, che poi sarebbe stata battuta grazie allo sbarco sulla Luna avvenuto nel 1969.
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