22 maggio 1980: la casa videoludica giapponese Namco pubblicò il primo gioco arcade dedicato al celebre Pac-Man
22 maggio 1980. La Namco, azienda videoludica giapponese, rilasciò nelle sale arcade il primo videogioco dedicato al celeberrimo Pac-Man. Si trattò di uno dei primi grandi successi dell’era dove i nerd e i gamer accaniti si radunavano nelle sale giochi. Nel 2005 Pac-Man entrò nell’albo della società Guinnes World Record come il videogioco con il maggior successo commerciale nella storia.
Il gameplay è molto semplice: il giocatore deve muovere Pac-Man all’interno di un labirinto permettendo a quest’ultimo di mangiare un maggior numero di monetine. Ad ostacolare il protagonista ci sono quattro fantasmi di colore rosso, blu, arancione e rosa. Pac-Man non deve assolutamente incontrare i fantasmi altrimenti muore dopo essere stato toccato da essi; per sconfiggerli il giocatore deve permettere a Pac-Man di fagocitare delle “pillole”. Esse possono aiutarlo a rendere vulnerabili momentaneamente i quattro nemici.
Il punteggio perfetto fu raggiunto solo il 4 luglio 1999 da Billy Mitchell, un giocatore professionista originario della Florida. La giornalista scientifica Anna Lisa Bonfranceschi racconta in suo articolo su Wired che egli raggiunse il risultato di 3.333.360 punti mangiando tutte le monetine e consumando le pillole e i frutti offerti come bonus come ciliegie, mele, arance o fragole nonché aver sconfitto in maniera definitiva i fantasmi.
Chi sono i quattro fantasmi che minacciano Pac-Man ?
In seguito al grande successo i creatori decisero di affibbiare dei soprannomi anche ai quattro fantasmi che ostacolano il percorso del giocatore; quello rosso fu chiamato Oikake (Inky è il soprannome statunitense ed inglese), quello blu Machibuse (Blinky), quello arancione Otoboke (Clyde) e quello di colore rosa Kimabure (Pinky).
Oltre ai soprannomi, i giocatori più attenti notarono delle caratteristiche peculiari nel loro modo di agire. Esempio Clyde è quello definito “sciocco” poiché si muove in direzioni random pur di avvicinarsi a Pac-Man mentre Inky si dimostra più astuto nell’inseguimento.
Una pizza ispirò il celebre Pac-Man ? Il creatore esprime il suo parere..
Una leggenda, in seguito diffusasi sul web, affermava che il celeberrimo personaggio del videogioco sia basato sulla famosa pizza napoletana. Toru Iwatami, il giovane creatore di Pac-Man, avrebbe mangiato una fette di pizza e proprio la fetta mancante dal disco gli avrebbe suggerito l’idea dell’aspetto del personaggio. Il quotidiano Wired riferisce che Iwutami approfittò di questa leggenda per cavalcare l’onda del successo del videogioco:
«La leggenda piacque molto, specialmente allo stesso Iwatani, [..], partecipando anche ad una campagna pubblicitaria in cui posava con una pizza senza una fetta. Iwatani però, sempre nel 1986, ammise che la realtà era un po’ diversa: “In giapponese, la forma della bocca [Kuchi] è quadrata, non circolare, come la pizza… ma così ho deciso di arrotondarla”.»
Qual era il nome originario di Pac-Man ?
Inoltre il personaggio di Pac-Man, in lingua giapponese Pakkuman, doveva chiamarsi Puck-Man facendo riferimento all’onomatopea nipponica Paku-Paku ossia “aprire e chiudere la bocca”. La scelta di chiamarlo Pac-Man derivò dalla preoccupazione che il pubblico statunitense decidesse di storpiare il nome in modo osceno sostituendo la P con la F ottenendo Fuck-Man.
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