Il 24 ottobre 1929, passato alla storia come Black Thursday, viene ricordato per l’improvviso crollo della borsa di Wall Street. Quel giorno, in particolare, ci fu un’improvvisa vendita dei titoli azionari che portò al definitivo crollo della borsa di New york il 29 ottobre 1929.
24 ottobre 1929: il crollo del mercato azionario
In quei giorni, a Wall Street, dilagava il panico tra gli investitori per via dei ribassi delle azioni. Il 24 ottobre 1929, ricordato come “Black Thursday”, giovedì nero, viene considerato come un avviso del disastro finanziario che si preparava ad abbattersi su Wall Street e non solo. Le vendite azionarie non riguardarono solo il 24 ottobre 1929, ma continuarono fino al 29 dello stesso mese determinando, in quella data, l’inizio del vero e proprio incubo finanziario passato alla storia come Grande Depressione. Il 24 ottobre 1929 il mercato azionario apre con un calo dell’11% del Dow Jones (indice azionario della borsa di New York), rispetto al valore di chiusura del giorno precedente. Questo portò ad una corsa alle vendite da parte degli azionisti. Le tre banche più importanti del tempo racimolarono dei fondi per poter acquistare loro stesse delle azioni, nel tentativo disperato di mostrare positività e rassicurare gli investitori. Tentativo dal successo momentaneo, poiché nei giorni successivi si verificarono crolli delle azioni altrettanto consistenti. Il crollo del mercato azionario, di cui la stampa estera parlò in modo compiaciuto, non toccò soltanto l’economia statunitense, ma raggiunse anche il mercato europeo. Da questa crisi, infatti, l’italia si riprese solo dopo la seconda guerra mondiale.
La speculazione
Una delle cause di questo improvviso ribasso fu anche l’enorme speculazione che girava nel mondo del mercato azionario; non a caso in quello stesso 24 ottobre 1929 girarono voci di molti speculatori che si tolsero la vita. Ne gli anni ‘20, i famosi “roaring twenties” (i ruggenti anni ‘20), gli Stati Uniti vissero un periodo di pericolose speranze ed illusioni, con una significativa diminuzione della disoccupazione e un’impennata degli indici di produzione industriale. Quest’ottimismo portò i cosiddetti “Lupi di Wall Street” a guardare alla speculazione come un’opzione possibile se non addirittura una prospettiva allettante. Ciò vuol dire che, oltre agli investitori, anche i cittadini comuni compravano pacchetti azionari chiedendo dei prestiti. Di conseguenza le azioni erano molto richieste e gli investitori aspettavano che i prezzi di queste aumentassero per poterle rivendere e, dunque, guadagnarci. Wall Street divenne simbolo della speculazione e di questo sistema che portava le azioni ad aumentare di valore.
24 ottobre 1929: l’inizio della Grande Depressione
Il 24 ottobre 1929 la bolla speculativa scoppiò e fu solo una della serie di giornate considerate rovinose per il mercato azionario di Wall Street. Milioni di azioni cambiarono di mano, a prezzi sempre più bassi, portando gli investitori alla disperazione. Dopo le prime ore in cui le contrattazioni erano cominciate col piede giusto, a Wall Street il mercato era in preda alla psicosi e si verificarono le cosiddette panic selling, ovvero, delle vendite azionarie dovute al panico generale che si andava diffondendo.
Il Black Thursday ha comportato anche un cambiamento decisivo del sistema finanziario statunitense attraverso, ad esempio, la nascita di agenzie di regolamentazione, il cui scopo era quello di proteggere gli investitori.
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