25 settembre 1968: nasce il principe di Bel-Air Will Smith

25 settembre 1968

Il 25 settembre 1968 nasce Will Smith, attore, produttore cinematografico e rapper statunitense. 

25 settembre 1968: l’esordio musicale 

Il 25 settembre 1968 nasce Will Smith a Philadelphia, Pennsylvania, da una famiglia di religione battista.  
Fin dai primi anni giovanili spiccano in lui un grande carisma ed una personalità forte, che lo porterà, durante la vita liceale, ad essere soprannominato principe.  

È proprio tale nomignolo che lo accompagnerà per il resto della sua vita, non che della sua lunga carriera, che seppur conosciuta principalmente dal punto di vista cinematografico, inizia nell’ambito musicale, in particolare grazie all’incontro del giovane con Jeff Townes, famoso come DJ Jazzy Jeff, beatmaker statunitense con cui subito si crea un feeling musicale che li porterà a creare un duo: Dj Jazzy Jeff and The Fresh Prince. 

Nel 1987 viene pubblicato il primo singolo, Girls ain’t nothing but trouble, il quale vede a seguire Rock the house, che immediatamente dalla sua uscita schizza in cima alle vendite, e che quindi porterà alla realizzazione di un intero album denominato He’s the Dj I’m the rapper. 

Quest’ultimo non solo guadagnerà il doppio disco di platino, ma vedrà il brano al suo interno, Parents just don’t understand, vincere il Grammy Music Award per la migliore performance rap nel 1989; così come col brano Summertime fino a Code Red che sigilla, invece, l’ultimo album insieme.  

È così che la star del 25 settembre 1968 comincia a pubblicare dei brani da solista: Big Willie style, Willenium, Born to Reign, Lost and found e la grande raccolta Greatest Hits. 

25 settembre 1968: il debutto al cinema 

Pensare che Will Smith sia correlato soltanto al mondo musicale dato l’avvio della sua carriera in tale sfera è sicuramente errato. Non è un caso, infatti, che proprio con il summenzionato amico e collega Jeff Townes egli diventerà il protagonista della sit-com Willy, il principe di Bel-Air.  

La serie, in realtà, è ispirata alla sua vita, nello specifico ad un ragazzo di strada proveniente da Philadelphia, poi trasferitosi nel ricco quartiere di Bel-Air, in cui la sua vita cambia drasticamente, ma senza mai rinnegare le sue origini. 

Motivo per il quale il suo stesso nome viene ripreso nel titolo della sit-com che andrà avanti per ben sei anni. 

È così che il 1990-1996 rappresentano gli anni di boom del Sg. Smith, perché la serie fin da subito diventa un successo internazionale che gli permise di essere notato in tutta Hollywood.  

La villa in cui tale sit-com è stata girata, difatti, è tutt’oggi disponibile per essere affittata su Airbnb da numerosi fan di tutto il mondo. 

Non è un caso che negli stessi anni della produzione di quest’ultima, Smith viene richiesto come protagonista di numerosi progetti, quali I dannati di Hollywood, Made in America e Sei gradi di separazione. 

A seguire ciò che segnerà la sua ascesa nel mondo dello spettacolo in maniera del tutto epocale, è Bad Boys, al fianco di Martin Lawrence, che richiese esplicitamente Smith come partner all’interno della pellicola. 

È da qui che vedremo il successo della star del 25 settembre 1968 accumularsi uno dietro l’altro: Independence Day, Men in Black, Hancock ed Alì. 

Per quest’ultimo è interessante sottolineare come Will Smith per accettare l’interpretazione di Cassius Clay, pugile statunitense conosciuto per essere uno dei migliori pesi massimi della storia, rifiutò ben otto volte, affermando:  

Mi sono rifiutato di vedere la sceneggiatura per anni. Penso che avessi circa 27 anni quando mi è stato presentato per la prima volta. Ma non sono riuscito a vedere Will Smith ne Il principe di Bel Air. Se qualcuno mi avesse detto allora che avrei dovuto diventare Ali, non avrei saputo cosa fare fin dal primo giorno. Il regista Michael Mann è stata la prima persona a esemplificare quello che lui chiamava il curriculum per diventare Alì.

Fu proprio Cassius Clay, uno degli idoli dell’attore, a telefonargli personalmente per convincerlo ad accettare tale ruolo. 

Will Smith decise, inoltre, insieme alla moglie Jade Pinkett, non solo di dar vita ad una fondazione benefica, WJSFF, bensì ad una propria società di produzione con il quale realizza Hitch – Lui sì che capisce le donne.

Ancora, nel 2012 conclude il ruolo di agente nella trilogia Men in Black 3, recita per la prima volta al fianco del figlio Jaden Smith After Earth e vola direttamente al Festival di Sanremo per il la pellicola Focus – Niente è come sembra, insieme alla co-star Margot Robbie.  

Cinque anni dopo lo vediamo in Suicide Squad, Collateral Beauty, nel live action Disney Aladdin, e come parte della giuria della 70ª edizione del Festival di Cannes.  

Egli conclude la serie Bad Boys: Ride or Die e vince l’Oscar come migliore attore protagonista per Una famiglia vincente – King Richard. 

Curiosità sulla star del 25 settembre 1968: l’amore per l’Italia 

Nonostante la lontananza, Will Smith ha sempre espresso un grande amore per l’Italia, e difatti spesso si è recato in Sicilia, alle isole Eolie, così come verso destinazioni collinari quali, ad esempio, il lago di Bracciano, per festeggiare il suo decimo anniversario di matrimonio con l’attrice Jada Pinkett. 

Anche questa volta il legame non risulta casuale: spesso, il regista Gabriele Muccino, ha personalmente richiesto l’attore per essere il protagonista in numerosi suoi capolavori, quali Sette anime e la Ricerca della felicità, che gli valse, anche questa volta, la nomination agli Oscar. 

Will Smith, star del 25 settembre 1968, è stato definito dalla rivista Newsweek: il più potente attore di Hollywood. 

25 settembre 1968: ritorno alle origini 

Will Smith evoca inevitabilmente alla tv, ma è innegabile ricordare il suo legame con la musica.  

È ai BET Awards 2024, precisamente al Peacock Theater di Los Angeles che l’attore si è esibito col suo nuovo singolo You can make it, insieme a Fridayy e il gruppo gospel Sunday Service Choir. 

Sul suo profilo Instagram è resa chiara l’appartenenza al mondo dello spettacolo live; egli ricorda, infatti: durante alcuni dei miei momenti più bui, la musica è sempre stata lì per me, per sollevarmi e aiutarmi a crescere. 

Non è un caso che il lyrics della canzone inneggi alla speranza e alla forza che si trova in ognuno di noi: don’t give up on me, i need you to hold on, così come i know you can make it. 
 
Il senso della canzone, quindi, è ispirare chiunque la ascolti a non arrendersi nei momenti più cupi della propria vita, ma anzi a cercare un cielo più luminoso nella tempesta. 
 
La star del 25 settembre 1968 ricorda, infatti: Non permettere a nessuno di dirti che quello che desideri è irraggiungibile. Se hai un sogno, devi difenderlo. Se vuoi qualcosa, vai e prenditela. Punto.  

Fonte Immagine Articolo “25 settembre 1968: nasce il principe di Bel-Air Will Smith”: Wikipedia

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A proposito di Marianna Piroddi

Classe 1998, nata e cresciuta a Napoli. Da sempre amante della scrittura, sento di aver vissuto in più mondi: dalla musica, all’arte, fino ad arrivare al cinema, alle serie tv e ai libri. Tutti estremamente importanti per la realizzazione della mia persona, senza la quale non avrei potuto viaggiare e vivere più vite simultaneamente. Da poco laureata magistrale in Relazioni Internazionali presso l’Università la Sapienza di Roma.

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