5 giugno 1977. Sono gli anni settanta quando i pionieri dell’industria informatica ambiscono alla realizzazione di computer che possano essere usati dalle masse. Nati inizialmente per scopi di ricerca e miliari, i computer riescono ad entrare nelle case grazie ai due Steve della Apple Computer: Jobs e Wozniak.
L’Apple II costituisce, di fatto, il primo computer ad essere entrato negli ambienti domestici: è l’ascesa dell’industria della mela nel mercato dell’informatica. Sebbene non sia il primo home computer in assoluto, Apple II è sicuramente l’archetipo dei nostri personal computer.
L’ormai nota leggenda racconta che nel 1976, nel garage della casa di Steve Jobs viene costruito il primo esemplare di Apple Computer: l’Apple I, terminale interfacciabile con una tastiera, con un televisore a tubo catodico e con un lettore di cassette.
La presentazione dell’Apple I all’Homebrew Computer Club attira l’attenzione di appassionati e soprattutto di investitori. I capitali investiti da Mike Markkula permettono ad Apple Computer di produrre il primo home computer con un design nettamente più accattivante: l’Apple I non è altro che una scheda madre pre-assemblata, senza alcun involucro, mentre il modello successivo viene venduto direttamente all’interno di un case. Oltre a rendere possibile la vendita di un terminale già pronto all’uso, il successo di Apple II è dato anche dalla vendita di periferiche esterne, come l’Apple Monitor II e il Disk II: lettore di floppy da 5 pollici e un quarto che si rileva un enorme successo commerciale.
L’Apple II surclassa i suoi diretti concorrenti grazie alla sua semplicità di installazione, di espandibilità con le periferiche esterne. Inoltre, la strategia di andare controtendenza, rendendo pubblici i dettagli di funzionamento della macchina, consente agli sviluppatori software di scrivere programmi estremamente completi e funzionali, non replicabili su altri computer.
5 giugno 1977: l’Apple II sintetizza il genio tecnico di Wozniak con il genio della comunicazione di Steve Jobs
I due pionieri della Apple Computer, con la vendita dell’Apple II, hanno creato un’identità con una filosofia ben definita. Il suo successo commerciale è da attribuire anche al design del prodotto, oltre alle strategie di marketing che hanno fortemente cambiato l’immagine e la concezione del computer, trasformandolo da un costoso strumento di calcolo per hobbisti ad un più accessibile terminale facilmente comprensibile e utilizzabile da tutti.
L’Apple II è anche il promotore della caratteristica “mela morsicata”, marchio iconico Apple, che oggi ritroviamo sul retro dei nostri iPhone. È da questo momento che Steve Jobs decide di marchiare i computer di Apple con la nota mela, ma di colore arcobaleno, che promuove le capacità cromatiche dell’Apple Monitor II.
Take a bite of the Apple.
Fonte immagine per l’articolo sul 5 giugno 1977: Wikipedia