Il 5 maggio 1818 viene ricordata la nascita in Germania del filosofo ed economista Karl Marx, considerato la mente della teoria comunista.
Il 5 maggio 1818 nasceva a Treviri, in Germania, Karl Marx: filosofo, economista, giornalista, politico nonché mente della teoria comunista. Nato in una famiglia di origine ebrea relativamente agiata, Marx studiò fino alla laurea in Germania, salvo trasferirsi a Parigi nel 1843. Qui scrisse per diversi giornali radicali e conobbe diversi sostenitori e amici, tra cui Friedrich Engels, con il quale pubblicò nel 1848 il Manifesto del partito comunista.
“Quanto meno mangi, bevi, compri libri, vai a teatro, quanto meno pensi, ami, fai teorie, canti, dipingi, verseggi eccetera, tanto più risparmi, tanto più grande diventa il tuo tesoro che né i tarli né la polvere possono consumare, il tuo capitale. Quanto meno tu sei, quanto meno realizzi la tua vita, tanto più hai; quanto più grande è la tua vita alienata, tanto più accumuli del tuo essere estraniato. Tutto ciò che l’economia ti porta via di vita e di umanità, te lo restituisce in denaro e ricchezza“, affermò Marx nei suoi manoscritti economico-filosofici. In queste parole si intuisce il perno della teoria comunista, di cui il filosofo tedesco è padre, ovvero il superamento dell’alienazione dell’uomo. Un’alienazione alimentata dalla divisione in classi della società: capitalisti e proletari, definibili in base al rapporto con i mezzi di produzione (il capitale).