6 marzo 1927, nasceva Gabriel García Márquez

6 Marzo 1927: nasceva Gabriel Garcia Marquez

Gabriel García Márquez, nato il 6 marzo 1927, è stato uno scrittore e giornalista colombiano, noto soprattutto per i suoi romanzi e racconti che appartengono al genere del realismo magico. García Márquez è stato uno dei più grandi autori del XX secolo e la sua scrittura ha avuto un impatto significativo sulla letteratura mondiale, coronata dal Premio Nobel per la letteratura nel 1982.

Biografia e inizio della carriera giornalistica

Avrebbe compiuto oggi 97 anni Gabriel García Márquez, padre del boom letterario latinoamericano. Egli venne allevato dai nonni e abbandonò gli studi di giurisprudenza per inseguire la sua passione: nel 1947 pubblica infatti il suo primo racconto, La tercera resignación. Dopo i disordini del 1948 in Colombia (culminati con la dittatura di Gustavo Rojas Pinilla nel 1953), si trasferisce a Cartagena dove inizia la sua carriera da giornalista, prima a El Universal, poi a El Heraldo a Barranquilla l’anno successivo, infine a El Espectador a Bogotá, nel 1954. Márquez sposa Mercedes Barcha nel 1958, alla quale aveva chiesto di sposarlo da quando aveva tredici anni e con la quale ebbe due figli: Rodrigo e Gonzalo. Márquez, nato il 6 marzo 1927, fu un grandissimo scrittore e giornalista, molto attento anche alla politica del suo Paese e a quella estera: instaurò un forte rapporto di amicizia con Fidel Castro dopo aver visitato Cuba a seguito della sua salita al potere, e iniziò anche a lavorare per l’agenzia Prensa Latina, fondata dallo stesso rivoluzionario. Il celebre Márquez definì quest’amicizia più intellettuale che politica. Nonostante questo legame, venne apprezzato notevolmente anche negli Stati Uniti, per esempio dal presidente Bill Clinton. Non verrà però approvato da tutti, infatti riceverà minacce dalla CIA e dai dissidenti cubani, per questo si trasferirà a Città del Messico. Qui scrive il suo primo libro I funerali della Mamá Grande (1962) che contiene anche Nessuno scrive al colonnello.

La notorietà

È nel 1967 che Márquez pubblica il suo capolavoro, l’opera che è stata definita da Pablo Neruda come «l’opera scritta in spagnolo più importante dopo Don Chisciotte della Mancia» e che lo consacrerà come uno dei più grandi scrittori del secolo: Cent’anni di solitudine. In una settimana vendette 8000 copie, arrivando a vendere mezzo milione di copie in tre anni e vincendo sei premi internazionali. Il romanzo narra le vicende della famiglia Buendía nel paese immaginario di Macondo attraverso sette generazioni, facendo largo uso di allusioni alla storia e alla cultura sudamericana. Infatti, raccontando del colonnello Aureliano Buendía che combatte nella guerra civile, lo scrittore inserisce anche un riferimento alla storia reale, accentuando l’unione tra realtà e finzione tipica di questo romanzo e del realismo magico. Tra gli anni Settanta e Ottanta del XX secolo, Gabriel García Márquez, nato il 6 marzo 1927, pubblica numerose altre opere, tra i quali L’autunno del patriarca (1975), Cronaca di una morte annunciata (1981) e il più noto L’amore ai tempi del colera (1985), che ottengono un grande successo in tutto il mondo. Quest’ultimo romanzo si ispira all’amore dei genitori di Márquez. La qualità della sua produzione letteraria lo porterà a ricevere il Premio Nobel per la letteratura nel 1982.

Dal 6 marzo 1927 agli ultimi anni 

A Gabriel García Márquez viene diagnosticato un linfoma nel 1999 che sconfigge nel 2005, anno in cui pubblica anche il suo ultimo romanzo, Memoria delle mie puttane tristi, storia d’amore tra un uomo di novant’anni e di un’adolescente che sta scoprendo l’amore per la prima volta. Lo scrittore muore il 17 aprile 2014 all’età di 87 anni. Per commemorare la sua scomparsa, il presidente Juan Manuel Santos ha disposto il lutto nazionale per tre giorni. Gran parte delle sue opere indagano la solitudine degli esseri umani come corrispettivo dell’incapacità di amare. Esse fondono elementi realistici, leggenda, mito e storia al fine di legare le vicende di più personaggi attraverso il passato e il presente. Il suo progetto letterario ha cercato di conciliare le storie della sua infanzia con le sue preoccupazioni politiche e latinoamericane. 

Fonte immagine in evidenza: Wikimedia Commons

A proposito di Ilaria Panaro

Laureata in lingue e letterature europee, il mio amore per la parola scritta ha guidato ogni passo della mia formazione e carriera. Appassionata di letteratura, mi sono dedicata allo studio delle lingue alla scoperta delle sfumature culturali che permeano le letterature e le culture. Questa passione si riflette anche nel tempo libero poiché sono solita immergermi in opere letterarie di vario genere e periodo. La mia vita è una fusione tra l'amore per le lingue, la dedizione alla letteratura e la gioia della lettura e scrittura.

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