La Giornata della Memoria per le vittime del Holodomor è un evento importante tanto quanto la Giornata della Memoria per la commemorazione delle vittime dell’Olocausto. Dal 2008, l’evento viene celebrato ogni anno in Ucraina e in altre diciannove nazioni il quarto sabato di novembre; celebrandolo si riconoscono gli atti del governo sovietico dal 1932 al 1933 come atti di genocidio.
Cosa significa Holodomor?
Il termine utilizzato per la Giornata della Memoria del Holodomor proviene dalla combinazione delle due parole ucraine Морити голодом – moryty holodom, che letteralmente significa: ridurre alla fame o uccidere con la fame. La combinazione tra le due parole forma Holodomor, fatto proprio per intensificare la gravità e l’intenzionalità di aver provocato la morte di 7.000.000 persone.
Quali furono le scelte politiche che portarono alla morte la popolazione dell’Ucraina?
La Giornata della Memoria del Holodomor possiamo dire che nasce dall’odio verso gli ucraini a partire dal 1920, quando Lenin fu sorpreso dall’unione di Pilsudski e i nemici interni dell’Armata Rossa. La Polonia invase una parte dell’Ucraina e da lì fu divisa tra Pilsudski e Lenin. I nazionalisti ucraini e i polacchi da quel momento entrarono nella lista nera dell’Armata Rossa. Una prima carestia in Ucraina già ci fu nel ’21, durante gli scontri interni ma gli aiuti arrivarono, anche se tardivamente sia dal governo bolscevico che dall’American Relief Administration. Inoltre, nel ’21 l’Ucraina non fu chiusa, tutti potevano spostarsi dal luogo di residenza per trovare lavoro nelle fabbriche. Con Stalin al potere, insidiatosi già prima grazie a Lenin, si ritorna ai veri obbiettivi del bolscevismo: collettivismo delle campagne, industrializzazione del paese e instaurazione dello Stato socialista. Ritorna la guerra contro i kulaki nel ‘29, sono i contadini considerati ricchi anche se solo possedevano una mucca, i quali in base ad una divisione di quanto fossero ricchi venivano o uccisi o deportati.
Nella Giornata della Memoria del Holodomor si ricorda quei tanti contadini che sono morti fucilati, diversamente da altri che bruciarono il raccolto che possedevano o uccidevano il bestiame, pur di non far parte della categoria dei kulaki e pur di non morire. Molti partivano verso le città per trovare rifugio, poiché meglio rifornite e non oggetto di requisizioni. Le città venivano rifornite dalle stesse campagne e si credeva che i contadini ce la potessero fare in qualche modo da soli. E per di più, i contadini erano la base per industrializzare il paese, cioè i raccolti erano utilizzati per gli scambi commerciali con l’estero e visto che Stalin era terrorizzato dall’idea che il paese di lì a poco dovesse entrare in guerra, cominciava sempre di più a premere sui contadini e dal ’30 a militarizzare il sistema economico sovietico. Dal ’30 inoltre viene collettivizzata la terra e i contadini sono forzati a dover far parte dei kolchozy. I kolchozy sono delle fattorie collettive con una decina o anche una centinaia di migliaia di contadini che coltivavano le terre delle Stato e tutto il prodotto era destinato solo allo Stato. Questa riorganizzazione serviva ad avere sempre più controllo sui contadini, uno tra i primi campanelli d’allarme del futuro sistema totalitario che si stava insidiando nelle vite dei singoli cittadini. Questo sistema aveva una pecca: non portava alcun incentivo ai contadini. Per questo, ma non solo, le campagne iniziarono un’operazione di resistenza. Molte restrizioni furono tolte e vari kolchoz sciolti, Stalin in quel momento ebbe paura di una guerra civile sostenuta dai polacchi. Nel ’31 la collettivizzazione non dà alcun risultato, Stalin si concentra a dover comunque esportare e rifornire le città anche se la produzione del grano scarseggia sempre di più. In Kazakistan il problema viene risolto con l’utilizzo del bestiame delle popolazioni nomade dell’Asia Centrale, producendo così una moria di una parte della popolazione, che però viene lasciata libera di spostarsi in altri paesi dell’Unione Sovietica o in Cina.
La Giornata della Memoria del Holodomor riguarda soprattutto gli eventi della primavera del ’32, quando il grano e le riserve dei cereali continuano sempre di più a scarseggiare in Ucraina e nella Russia meridionale e per sfuggire alla carestia Stalin importa in gran segreto grano dalla Cina e dall’Iran. Le città non vengono più rifornite bene e nelle campagne si cerca di portare le forme di resistenza passiva, cioè non consegnando il raccolto minimo che sarebbe servito all’autosostentamento. Stalin in risposta accusa i contadini di occultare il raccolto e reprime le campagne con ondate di deportazione e in Ucraina cerca di tamponare questa carestia permettendo di avere un appezzamento piccolo di terreno, o di una mucca, e di poter ricevere un minimo del raccolto kolchoziano per il sostentamento. Ma tutto questo non basta, dall’estate del ’32 le autorità ucraine sollevano il problema più e più volte al governo di Mosca, senza ricevere alcuna risposta. Anzi, Stalin inasprì ancora di più la pena per furto di soltanto una spiga di grano: essendo ancora ossessionato da una possibile collaborazione tra nazionalisti ucraini e polacchi. I villaggi vengono sempre di più colpiti da vessazioni e nel ’33 Stalin chiude l’Ucraina e la regione del Kurban. Queste regioni vengono militarizzati e gli spostamenti vengono impediti, grazie proprio al sistema dei passaporti interni. La situazione critica dell’Ucraina viene vista come una vittoria dello Stato sui nazionalisti ucraini e sui polacchi. Stalin ha una grande responsabilità dell’accaduto poiché non aiutò una regione che chiedeva disperatamente aiuto.
Come viene celebrata la Giornata della Memoria dell’Holodomor?
Ogni anno per ricordare tutte le vittime ci si riunisce in piazza accanto ai monumenti in ricordo del Holodomor si accende una candela e si fa il minuto di silenzio per tutti coloro che hanno perso la vita in questo modo orribile. Oppure è anche usanza lasciare sul davanzale della finestra una candela accesa con un bicchiere di vodka e pane in memoria dei defunti.
Quest’anno la celebrazione della Giornata della Memoria del Holodomor ricade il 25 novembre.
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