Naufragio del Titanic: 15 Aprile 1912

15 aprile 1912: il naufragio del Titanic

Il naufragio del Titanic è considerato sicuramente una delle tragedie storiche più conosciute in tutto il mondo, soprattutto grazie al film colossal del 1997 Titanic, con Leonardo di Caprio e Kate Winslet, diretto da James Cameron. Infatti esso consiste nell’adattamento cinematografico più recente e fedele del naufragio del transatlantico, avvenuto nella notte del 15 aprile del 1912, nelle acque gelide dell’Oceano Atlantico, a seguito dell’impatto con un iceberg.

Cosa è successo veramente quella notte e come mai non si è potuto impedire il naufragio del Titanic? Scopriamolo insieme!

 

Lo RMS Titanic e la sua partenza

Il Titanic era una nave appartenente ad un trio di transatlantici, assieme allo HMHS Britannic ed al MRS Olympic, costruiti per garantire un collegamento dell’Europa con gli Stati Uniti. La costruzione del Titanic è iniziata nel 1909 ed è terminata tre anni dopo, poche settimane prima del suo naufragio, più precisamente il 31 marzo del 1912. Il Titanic era una nave imponente, che prende il nome proprio dai giganti della mitologia greca, i Titani, ed anche tutti gli spazi che componevano questa nave, erano imponenti. La nave era divisa in prima, seconda e terza classe, ma diversamente dalle altri navi, sul Titanic anche chi si trovava in terza classe godeva di alcuni comfort che non avrebbero trovato in nessun’altra nave. Il costo del viaggio sul Titanic era molto elevato (non solo in prima classe), dovuto principalmente al cambio del valore dei dollari nel corso degli anni; per questo motivo, anche un biglietto in terza classe costava, in euro attuali, tra i 400 e i 600 euro, che all’epoca consisteva tra i 32 ed i 40 dollari. 

L’equipaggio del Titanic era capitanato dal comandante Edward John Smith, e contava circa 900 membri, mentre i passeggeri erano 1317, tra cui un centinaio di bambini, ma in realtà erano molti meno passeggeri rispetto al numero che la nave poteva ospitare. La nave è partita prima da Belfast, il 2 aprile del 1912, per raggiungere Southampton, luogo dal quale la nave è partita il 10 aprile e l’arrivo a New York era previsto dopo una settimana, il 17 aprile. Il Titanic ebbe problemi già alla partenza, a causa del malfunzionamento delle eliche, troppo vicine tra di loro, che causarono un risucchio d’acqua. 

 

Il naufragio del Titanic: poteva essere evitato?

Ovviamente sì. La sera dell’11 aprile, quindi ben 4 giorni prima del naufragio del Titanic, l’equipaggio era stato informato della presenza di un iceberg vicino all’isola canadese di Terranova, ma, il capitano, non fu informato di ciò, e la stessa cosa accadde anche nei giorni successivi, quando anche dopo numerose segnalazioni, il capitano era ancora ignaro di tutto. Dopo tutte le comunicazioni ignorate per la troppa leggerezza e noncuranza di alcuni membri dell’equipaggio, la nave si trovava ormai a solo poche centinaia di metri dall’iceberg, ed era ormai troppo tardi cercare di evitare l’impatto con esso. La dinamica dell’impatto con l’iceberg, avvenuto poco prima della mezzanotte del 15 aprile, ancora oggi non è completamente chiara, ma i passeggeri a bordo non avvertirono fortemente l’impatto, che invece aveva causato già la rottura di quattro compartimenti che avevano cominciato ad allagarsi, che però non negavano alla nave la possibilità di continuare a galleggiare. Il problema vero e proprio, è sorto nel momento in cui hanno cominciato ad allagarsi altri compartimenti della nave, causando i primi morti nelle sale macchine; da qui in poi, infatti,  fu dato l’ordine di abbandonare la nave che sarebbe affondata entro le due ore successive. 

La nave non era dotata di abbastanza sistemi di salvataggio fruibili da tutti i passeggeri, ma nonostante le lance di salvataggio avessero numerosi posti a bordo, non furono mai sfruttate al massimo per garantire il salvataggio dei passeggeri, oltre ai 3500 salvagenti individuali utilizzati. I passeggeri di terza classe furono, purtroppo, coloro che si salvarono di meno durante il naufragio del Titanic,  perché furono gli ultimi a salire sulle scialuppe di salvataggio. Inoltre, nonostante tutti i tentativi di contattare le navi più vicine, nessuna riuscì a raggiungere o a comunicare con il Titanic. Così, all’1:30 del 15 aprile del 1912 la nave era ormai quasi completamente affondata, a causa delle 25 tonnellate di acqua che aveva inglobato, e nemmeno un’ora dopo la poppa, che era l’unica parte della nave rimasta al di fuori dell’acqua, causò una pressione così forte che fece spezzare la nave in due metà, affondando completamente. In totale morirono più di 1500 persone, tra cui tutti i macchinisti, l’equipaggio e l’orchestra che aveva suonato fino a poco prima del naufragio totale. Solamente poco più di 700 persone riuscirono a salvarsi, ovvero coloro che hanno fatto arrivare, fino ai giorni nostri, la testimonianza del naufragio di una delle navi più grandi e potenti del tempo. 

A seguito del naufragio del Titanic, sono state aperte due inchieste su di esso, e, oltre ad ispirare numerosi romanzi e film, il naufragio ha alimentato numerose teorie, come quella secondo la quale non sia stato il Titanic ad affondare, bensì la nave Olympic, poichè entrambe erano identiche esteticamente. Questa teoria è sostenuta da varie caratteristiche: una è il fatto che non esistano foto degli interni del Titanic, ma solo dell’Olympic, e quindi nessuno tranne i costruttori della nave era a conoscenza dei suoi interni; l’altra caratteristica sta negli oblò della nave: erano 14 per il Titanic e 16 per l’Olympic, ma nel relitto ritrovato del Titanic trovato negli anni ’80, ce ne sono 16 (proprio come l’Olympic) e non 14. Ad oggi, rimangono però solo delle teorie, su una delle storie e dei relitti più celebri di sempre.

 

Fonte immagine: Wikipedia

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A proposito di Lucrezia Stefania Scoppetta

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