La Galleria Alfonso Artiaco riapre le sue porte nel cuore di Chiaia con la doppia personale di Ann Veronica Janssens e Ugo Rondinone.
Grande successo di pubblico, venerdì, 4 aprile, in occasione della presentazione della doppia personale degli artisti Ann Veronica Janssens e Ugo Rondinone presso la nota galleria Alfonso Artiaco che, dopo tredici anni di attività nel centro storico di Napoli, ha festeggiato con i suoi esclusivi clienti la riapertura della sua storica sede a Chiaia, nel settecentesco Palazzo Partanna a Piazza dei Martiri, negli stessi spazi inaugurati da Lucio Amelio nel 1969, dallo stesso Artiaco nel 2003 e da Casamadre nel 2013.
“Sono molto felice di essere tornato a Piazza dei Martiri – ha dichiarato il gallerista alla presentazione dell’evento – uno spazio che per la mia storia ha già significato tanto. L’inaugurazione è stata un grande successo, il pubblico di Napoli ha risposto con grande entusiasmo ed in numero anche al di sopra delle mie aspettative, confermando quanto la città sia viva ed attenta alle proposte culturali di spessore. Queste credo siano ottime premesse su cui poter continuare a lavorare su progetti sempre più ambiziosi”.
- Ann Veronica Janssens, veduta della mostra Up, presso Galleria Alfonso Artiaco, Napoli, 2025.
- Alfonso Artiaco, Napoli, 2025
- Ugo Rondinone, veduta della mostra Ora Blu, presso Galleria Alfonso Artiaco, Napoli, 2025.
Le due esposizioni degli artisti di fama internazionale, Ann Veronica Janssens e Ugo Rondinone, pur essendo ricerche artistiche autonome, si intrecciano in un racconto visivo che esplora, seppur con linguaggi differenti, temi universali come il tempo, la percezione e la trasformazione.
La mostra Up di Ann Veronica Janssens presso Alfonso Artiaco
L’artista Ann Veronica Janssens (Folkestone, Regno Unito, classe 1956) con le opere della sua mostra, intitolata Up, si concentra sulla relazione tra luce, trasparenza e percezione. Janssens crea suggestive strutture di vetro dai colori brillanti che si elevano dal pavimento, mantenendo un delicato equilibrio tra forma e spazio. Queste opere interagiscono con la luce circostante, modificando la densità e la traslucenza del materiale a seconda delle condizioni ambientali. Il risultato è un’esperienza sensoriale in continua evoluzione, che invita lo spettatore a riflettere sul fluire del tempo e sulla relatività della percezione.
Per Janssens l’arte non consiste in un oggetto in sé ma nell’esperienza che l’oggetto è in grado di attivare nel suo spettatore. La scultura non è l’oggetto della percezione, è la percezione che diventa scultura.
Una delle opere principali, esposta sulla parete, in fondo all’ultima stanza della Galleria Alfonso Artiaco, consiste in un pannello di vetro martellato, stratificato con una pellicola dicroica, che frammenta e rifrange la luce, creando velature cangianti, iridescenti. Queste sfumature dissolvono il colore in composizioni fluide, che cambiano continuamente sotto gli occhi di chi le osserva. Un’altra opera, con fenomeni di colore strutturale, evoca l’effetto luminoso delle piume di pavone o delle ali di una farfalla, coinvolgendo lo spettatore in un’esperienza in cui la forma non è mai fissa, ma in costante trasformazione.
La mostra ORA BLU di Ugo Rondinone presso la Galleria Alfonso Artiaco
In parallelo, l’artista Ugo Rondinone (svizzero, di origini italiane, classe 1964) con la mostra, intitolata ORA BLU, offre una meditazione visiva e cromatica sul Vesuvio, simbolo indiscusso del paesaggio napoletano. Rondinone, noto per le sue sculture pubbliche di grande impatto e per le sue sperimentazioni tecniche, sceglie in questa occasione il medium della pittura: una serie di dipinti che avvolgono lo spettatore in profondi lavaggi di colore stratificato. Le opere, nel rielaborare la presenza maestosa e simbolica del vulcano, ne evocano al contempo la sua mutevolezza nel tempo, facendolo apparire come un’entità viva, in continuo cambiamento, sia fisicamente che emotivamente.
Le tele di Rondinone trasmettono un senso di sospensione, tra realtà e sogno, creando un’atmosfera onirica in cui il tempo sembra dilatarsi. Ogni dipinto è datato, un gesto che sottolinea il carattere rituale e meditativo del processo creativo dell’artista. Questo particolare dettaglio contribuisce a trasformare la geografia del paesaggio in un’esperienza che è allo stesso tempo intima e universale, invitando lo spettatore a riflettere sulla connessione profonda tra natura e percezione.
Un’esperienza di trasformazione e percezione
Le due mostre offrono al pubblico un’analisi sensoriale e concettuale della luce, del colore e del tempo, invitando lo spettatore ad immergersi in una riflessione continua e mutevole, che sfida la staticità della forma e abbraccia la fluidità dell’esperienza. Attraverso le loro opere, gli artisti Ann Veronica Janssens e Ugo Rondinone ci conducono in un viaggio di trasformazione e percezione, in cui ogni istante è un’opportunità per esplorare nuove realtà.
La doppia mostra sarà visibile fino al 07 giugno 2025.
Fonte immagini: (archivio personale; Courtesy Galleria Alfonso Artiaco)