Bruno Agolini, polivalente artista della parola, dei colori e della musica, si inserisce nell’ambito del COMIC(ON)OFF, rassegna che faceva capo al COMICON 2017, con la mostra Bruno Agolini. Vicoli e veicoli.
Bruno Agolini: Vicoli e veicoli, la mostra e la rassegna
Nell’ambito del COMICON 2017 (dal 28 aprile al I maggio presso la Mostra d’Oltremare di Napoli) si inseriva la rassegna di eventi legati al mondo dell’arte e del fumetto COMIC(ON)OFF che vedeva inaugurata il 29 aprile la mostra Bruno Agolini. Vicoli e veicoli presso l’antica Serra del Museo Villa Pignatelli alla Riviera di Chiaia (Napoli). In particolare, furono esposti una serie di 40 disegni, sia di piccolo che di grande formato, in cui è stato possibile ammirare come l’ispirazione dell’artista sia mediata in parte anche da i reperti quali le carrozze finemente lavorate e gli attrezzi adatti alla diligenza custoditi presso il Museo delle carrozze della stessa Villa Pignatelli visitato dallo stesso Agolini nel 2014. Una ricca e preziosa suggestione quella che ha fatto scoccare la scintilla per la creazione dei disegni ospitati nella mostra.
Bruno Agolini tra musica, vicoli e carrozze
Dai numerosi disegni esposti emergeva la dinamicità di un mondo vivo in cui si fondono la formazione e l’animo dell’artista. Potevano vedersi ad esempio elementi sapientemente disposti come strumenti musicali, (chitarre, tasti di xilofono, tamburi) in rimando alla produzione musicale dello stesso Bruno Agolini, affiancati a quelli delle carrozze e in particolare delle ruote che conferivano dinamismo all’intera opera. Nei disegni lo spettatore – come ha specificato con gentilezza lo stesso Agolini, presente all’inaugurazione e disponibile al dialogo col pubblico – può seguire la miriade di grovigli di vicoli che l’artista inserisce nei disegni. Essi rappresentano un percorso per gli occhi, affinché riescano a scoprire l’infinità di particolari mimetizzati nel disegno tra i quali spiccavano, come si è detto, le carrozze; e a seguire quasi la costruzione del soggetto rappresentato, che si concretizza, sottolineava Agolini, anche nella scelta del titolo della mostra, Vicoli e veicoli. I mondi di Bruno Agolini, come quello rappresentato dal disegno Guida Latorre, sono come dei mondi da scoprire e conoscere silenziosamente, quasi per non disturbare la vita che in essi segue i suoi ritmi idilliaci. Data la varietà di particolari, inoltre, l’opera è in grado di favorire in chi le ammira varie e numerose associazioni di idee tra il piccolo mondo ritratto dalle fascinazioni della mente e quello reale che soggiace l’ispirazione; un mondo nostalgico fatto di una materia passata resa presente dai numerosi rimandi resa con fedele devozione all’epoca a cui si accostano.
Uno dei caratteri che colpiscono di più nelle opere visive di Bruno Agolini è indubbiamente la resa cromatica. Si tratta di colori costituiti, come informa l’artista, da inchiostri leggeri e contemporaneamente luminosi. Gli accostamenti operati dall’artista risultano, così, sgargianti ma graduati; tonalità sincretiche che avvicinano il suono del mondo espresso nei quadri alle parole che esso racconta. Nell’ammirare un disegno di Agolini, soprattutto se di grande formato, infatti, non si può non parlare di un vero e proprio mondo in quanto la grande varietà di particolari anche minuti infonde dinamica vitalità alla materia ritratta.
Bruno Agolini riusciva, così, ad intercalare, in un contesto onirico e a tratti surreale, gli elementi reali delle carrozze come ruote e finiture, che fanno parte di un tempo tanto lontano, rendendo suggestivo un tale accostamento. Tutto questo in virtù di una sorta di scomposizione della realtà operata dall’artista che si ricostruisce diversa, ma sempre riconoscibile.