Dolce e Gabbana: la sfilata fra trulli e ulivi

Fra trulli e ulivi: la sfilata di Dolce e Gabbana

Dal 7 all’11 luglio, la Puglia si è trasformata in una passerella per le sfilate di Dolce e Gabbana. Tante le star presenti per festeggiare i 40 anni della storica maison tutta italiana.

La tradizione è bellezza e la bellezza è verità, e non ce ne voglia Keats per la semicitazione impropria. Lo sanno bene Domenico Dolce e Stefano Gabbana che proprio sulla tradizione, paradossalmente, puntano da anni per distinguersi.

Custodi del focolare domestico della loro Sicilia, sempre e comunque, dopo aver portato la loro moda nelle località più belle del nostro Paese, quest’anno hanno eletto la Puglia loro musa ispiratrice. Un palcoscenico più che mai adatto per le collezioni estive di Alta Moda, Alta Gioielleria e Alta Sartoria, una mini fashion week che, come da tradizione, si riconferma tra gli appuntamenti più glamour della stagione.

Puglia: una passerella per Dolce e Gabbana

Da Borgo Egnazia a Ostuni, da Alberobello alla Fortezza di Pettolecchia – insomma, non proprio le località più popolari –, dal 7 all’11 luglio, D&G hanno realizzato una passerella a cielo aperto che si snoda serpeggiante tra i trulli e gli ulivi, nella terra della passione e della pasta, del commercio e del mito, la terra che fu di tutti senza perdere mai se stessa. E per Dolce e Stefano, che pugliesi non sono, la location diventa un pretesto per valorizzare la propria tradizione, quella del bianco, del nero, del pizzo e dei fiori; lo starter pack degli stilisti italiani è confermato, ma con uno storytelling diverso che alle tinte della Trinacria sostituisce quelle di una Valle d’Itria fatta di taralli, olio buono e massaie, che, in egual modo, continua a rendere omaggio all’artigianato, all’autenticità e all’Italia. Il leitmotiv dell’evento è quello di una vita lenta, impastata con pazienza e orgoglio e condivisa generosamente con chi arriva, dura come le radici degli ulivi secolari. È a questa idea che rimandano le signore del posto rese protagoniste mentre, come ogni giorno, cuciono, cucinano, chiacchierano per strada.

Più che la fotografia di una tradizione, quella di Dolce e Gabbana è il racconto di tante tradizioni che si incontrano; un racconto che strizza un occhio ai piani alti del potere per suggerire che, per tutta questa bellezza, forse qualcosa in più si può fare e si può investire. È il caso dell’appello lanciato per salvare gli ulivi minacciati dalla Xylella, in supporto dell’associazione Save the Olives.

Le star presenti

Helen Mirren, Diana Ross e Kim Kardashian sono stati i volti protagonisti della sfilata; per l’occasione sono atterrati in Puglia anche Christian Bale e Erling Haaland. Pubblico stellare per rendere omaggio alla coppia che quest’anno festeggia 40 anni di complementarità, di studio, di crescita. Tutto rigorosamente vissuto insieme. La loro è una delle poche maison ancora veramente indipendente, in tutti i sensi, e il loro processo creativo uno dei pochi che contempla ancora il lavoro sartoriale della mano artigiana, per la cura estrema che riserva tanto allo schizzo – sacrosanto – quanto al taglio.

Alta Moda, Alta Gioielleria e Alta Sartoria

Nelle suggestive notti pugliesi, non ci sono stati soltanto gli abiti della collezione di Alta Moda – anche se il loro motto è «Gli abiti cambiano le mode, non le borse» –, ma anche le creazioni della collezione Alta Gioielleria e Alta Sartoria, nelle location di Ostuni e del Castello di Pettolecchia. Tutte occasioni buone per ricordarci, per l’appunto, che la bellezza è verità e la verità è nel folklore autentico del nostro Bel Paese.

 

Fonte immagine di copertina: Pixabay

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A proposito di Martina Santamaria

Laureata in Filologia, letterature e storia dell’antichità, ho la testa piena di film anni ’90, di fotografie e di libri usati. Ho conseguito un Master in Giornalismo ed editoria. Insegno italiano, latino e greco, scrivo quando ne ho bisogno e intervisto persone. Vivere mille vite possibili attraverso gli altri è la cosa che mi riesce meglio, perché mi solleva dalla pesantezza delle scelte.

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