La psicologia sociale studia le interazioni tra le persone e i fattori che possono guidare i loro atteggiamenti e comportamenti. Uno degli strumenti che i ricercatori usano per testare le loro ipotesi è l’organizzazione di esperimenti sociologici. Questi esperimenti sociologici includono l’esposizione di individui o gruppi di persone a condizioni o circostanze nuove e specifiche. Non vi è alcun avviso o indicazione di cosa aspettarsi dalle loro risposte. Gli psicologi sociali vedrebbero quindi cosa è successo e trarrebbero le proprie conclusioni solo alla fine. Tramite il principio del “metodo scientifico” dei tempi di Galileo Galilei, l’uso dell’esperimento consiste nella raccolta di dati empirici e l’analisi di questi.
Funzionamento degli esperimenti sociologici
Gli esperimenti sociologici, svolti per le indagini psicologiche e sociologiche, studiano la reazione delle persone, normalmente tra di loro sconosciute, in certe situazioni o eventi. Il sociologo è colui che compie le giuste ricerche tramite le analisi e tramite una specifica metodologia. Questa metodologia è, in primis, impostare il soggetto dell’analisi, che comporta una scelta specifica in base a ciò che si vuole sapere e su cosa si elabora una determinata teoria; in secondo luogo, si osserva il fenomeno su cui indagare, tramite strumenti metodologici, come ad esempio questionari o sondaggi, intervistando i soggetti coinvolti. Una volta raccolti i dati, si sviluppano i calcoli statistici, si tracciano i grafici , ed infine si chiariscono e si valutano le osservazioni della teoria finale.
Esempio di esperimento sociologico
Ora è inevitabile fare un esempio tra i vari esperimenti sociologici per capire maggiormente come avviene lo studio ed il raggruppamento dei dati concreti inseriti all’interno della banca dati nazionale. Tramite uno studio sociologico ci è permesso di intuire nell’anno 2020/2021, quindi in piena pandemia, quanti studenti della scuola superiore sono stati bocciati, e quanto il Covid abbia influenzato sul rendimento scolastico. Il dato che viene presentato dall’Anagrafe Nazionale studenti è dell’8.3% di alunni non ammessi alla scuola superiore. È importante fare presente che, i bocciati del secondo anno nel 2021 hanno superato fortemente gli studenti della prima classe con il 10.5%: un dato molto interessante rispetto agli altri anni, in cui all’interno della prima classe si annotano numeri molto più elevati di bocciature. Inoltre, i licei segnalano che la maggior parte degli studenti ammessi all’anno successivo sono il 94.9%, e subito dopo abbiamo gli istituti tecnici con l’88.2%, e infine gli indirizzi professionali con l’87.6%. Grazie a questa indagine vengono a galla le difficoltà dell’ordinamento scolastico , ma anche una virtualità che una società può esprimere. Ma cosa intendiamo esattamente? Quello a cui ci si riferisce, è la nascita di una consapevolezza sempre più forte e di un’audace coscienziosità basata sulla crescita di ragazzi e ragazze, bambini e bambine che non bisogna lasciare per nessun motivo al mondo indietro. Senza il supporto delle scuole, battuto dalle intemperie ma resiliente, un’intera generazione potrebbe trovarsi abbandonata a se stessa nello tsunami pandemico.
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