Il Gender Pay Gap, ovvero il divario retributivo di genere, è la differenza tra la retribuzione media oraria (o annuale) degli uomini e quella delle donne. Si tratta di un fenomeno complesso e diffuso a livello globale, che riflette le disuguaglianze di genere nel mondo del lavoro e nella società. Nonostante le leggi che vietano la discriminazione salariale, le donne continuano a guadagnare meno degli uomini, a parità di mansioni e di tempo lavorato. Ma quali sono le cause di questo divario? E quali le possibili soluzioni? Vediamolo insieme.
Cos’è il Gender Pay Gap? Definizione e dati
Il divario retributivo di genere in Italia e in Europa
Secondo i dati Eurostat del 2022, nell’Unione Europea le donne guadagnano in media il 12,7% in meno all’ora rispetto agli uomini. In Italia, il divario retributivo di genere è leggermente inferiore alla media europea, attestandosi al 5% (dato lordo, comprensivo di differenze strutturali), ma la differenza sale al 19,6% se si considera solo il settore privato (dati Istat 2022). Questo significa che, in media, le donne italiane guadagnano meno degli uomini a parità di lavoro svolto.
La situazione a livello globale: un problema ancora diffuso
Il Gender Pay Gap è un problema globale, che riguarda tutti i paesi del mondo, anche se con differenze significative. Secondo il Global Gender Gap Report 2023 del World Economic Forum, a livello globale il divario di genere è stato colmato al 68,4%.
Tuttavia, al ritmo attuale, ci vorranno ancora 131 anni per raggiungere la piena parità di genere, e per quanto riguarda la partecipazione e le opportunità economiche, il divario è stato colmato solo al 60,1%, e ci vorranno 169 anni per raggiungere la parità.
Le cause del Gender Pay Gap: un problema complesso e multifattoriale
Stereotipi di genere e discriminazione
Una delle cause principali del Gender Pay Gap sono gli stereotipi di genere e la discriminazione, spesso inconsapevole, che le donne subiscono nel mondo del lavoro.
Le donne sono spesso considerate meno competenti, meno ambiziose o meno adatte a ricoprire ruoli di responsabilità, e questo si traduce in minori opportunità di carriera e in retribuzioni inferiori.
Responsabilità familiari e part-time
Le donne sono ancora oggi maggiormente gravate dalle responsabilità familiari (cura dei figli, degli anziani, della casa), e questo le porta spesso a scegliere lavori part-time o a interrompere la carriera per dedicarsi alla famiglia.
Il part-time, pur essendo una scelta legittima, è spesso penalizzante dal punto di vista retributivo e delle opportunità di carriera.
Segregazione occupazionale e settoriale
Le donne sono spesso concentrate in settori e professioni a bassa retribuzione (come l’istruzione, la sanità, i servizi alla persona), mentre sono sottorappresentate in settori e professioni ad alta retribuzione (come l’ingegneria, l’informatica, la finanza).
Questa segregazione occupazionale e settoriale contribuisce a mantenere e ad ampliare il divario retributivo di genere.
Mancanza di trasparenza salariale
In molti paesi, tra cui l’Italia, manca una cultura della trasparenza salariale, e le donne spesso non sanno quanto guadagnano i loro colleghi uomini a parità di mansioni.
Questa mancanza di trasparenza rende più difficile individuare e contrastare le discriminazioni salariali.
Come eliminare il Gender Pay Gap: possibili soluzioni
Leggi per la parità salariale e la trasparenza
Un primo passo importante per eliminare il Gender Pay Gap è l’introduzione di leggi che garantiscano la parità salariale tra uomini e donne a parità di lavoro, e che promuovano la trasparenza salariale nelle aziende.
Alcuni paesi, come l’Islanda e la Nuova Zelanda, hanno già introdotto leggi di questo tipo, con risultati incoraggianti.
Promozione della conciliazione tra lavoro e famiglia
È fondamentale promuovere politiche di conciliazione tra lavoro e famiglia, che permettano sia alle donne che agli uomini di conciliare le responsabilità lavorative con quelle familiari.
Questo può includere misure come congedi parentali retribuiti, servizi per l’infanzia accessibili e di qualità, orari di lavoro flessibili, ecc.
Contrasto agli stereotipi di genere nell’educazione e nel lavoro
È necessario contrastare gli stereotipi di genere fin dalla prima infanzia, attraverso l’educazione e la formazione, e promuovere una cultura del lavoro inclusiva e rispettosa delle differenze.
Questo significa valorizzare le competenze e i talenti di tutte le persone, indipendentemente dal genere, e garantire pari opportunità di carriera e di crescita professionale.
Valorizzazione del lavoro femminile e delle competenze delle donne
È importante valorizzare il contributo delle donne al mondo del lavoro e all’economia, riconoscendo il valore delle loro competenze e del loro talento.
Questo significa promuovere la presenza femminile in tutti i settori e a tutti i livelli, anche in quelli tradizionalmente considerati “maschili”, e garantire alle donne pari accesso alle opportunità di formazione e di aggiornamento professionale.
Alcuni segnali positivi arrivano dal mondo dello sport che sta timidamente provando ad adeguare gli stipendi delle atlete professioniste a quelli dei colleghi.
Gender Pay Gap: un ostacolo all’uguaglianza e allo sviluppo
Il Gender Pay Gap non è solo un problema di giustizia e di equità, ma anche un ostacolo allo sviluppo economico e sociale.
Eliminare il divario retributivo di genere significa garantire alle donne una maggiore autonomia economica, migliorare il benessere delle famiglie e delle comunità, e promuovere una crescita economica più inclusiva e sostenibile. La strada da percorrere è ancora lunga, ma è necessario un impegno concreto e costante da parte di tutti – istituzioni, aziende, società civile – per raggiungere questo obiettivo.