Il caso Elisa Claps: quando il silenzio nasconde la verità

Il caso Elisa Claps

Elisa Claps, una ragazza di 16 anni originaria di Potenza, scomparve nel nulla il 12 settembre 1993. L’Italia rimase profondamente scossa da questo caso, che rappresenta una delle vicende più complicate e dolorose della cronaca nera del nostro paese.

Elisa Claps è nata il 21 gennaio 1977 a Potenza da Filomena Lemma e Antonio Claps. È la terza figlia dopo i fratelli Gildo e Luciano, studia al liceo classico di Potenza e sogna di laurearsi in medicina. La sua è una famiglia molto credente, che ascolta la messa in chiesa ogni domenica. 

La scomparsa di Elisa Claps

Il 12 settembre 1993, Elisa scomparve senza lasciare traccia, dopo aver partecipato a una messa nella chiesa della Santissima Trinità di Potenza. Inizialmente, la sua scomparsa venne classificata come allontanamento volontario, ma con il tempo la sua famiglia e le autorità capirono che questo caso celava qualcosa di più oscuro.

Le ricerche iniziali sono state lente e confuse. La chiesa è diventata il fulcro di tutta questa storia, essendo il luogo in cui la ragazza è stata vista per l’ultima volta. Il silenzio e l’omertà hanno nascosto la verità: Elisa non era scappata, non aveva nessun motivo per fuggire dalla sua famiglia, con cui aveva un bel rapporto, in particolar modo con il padre Antonio. Elisa era stata uccisa.

Chi è Danilo Restivo?

Il primo sospettato su cui iniziano le indagini è Danilo Restivo, un ragazzo che aveva avuto contatti con Elisa. Successivamente, si scoprì che Restivo aveva l’abitudine di importunare le giovani ragazze, tagliando delle ciocche di capelli o chiamandole ripetutamente al telefono, dedicando Per Elisa di Beethoven. Dopo aver scoperto che Elisa aveva avuto un appuntamento proprio con lui, la famiglia spinse le indagini verso questa pista, ma senza ottenere risultati, a causa di vari depistaggi e accordi che hanno aiutato il sospettato. Le sue prime dichiarazioni fecero crescere il sospetto negli inquirenti.

Dopo le prime indagini, Danilo si trasferì a Bournemouth, in Inghilterra, dove si sposò con una donna di nome Sarah. Nel 2010, Danilo Restivo venne accusato anche dell’omicidio di una sua vicina di casa, Heather Barnett, compiuto nel 2002.

Il corpo ritrovato: la scoperta shock nel 2010

Il corpo di Elisa è stato ritrovato solo 17 anni dopo, nel 2010, dopo anni di lotte legali e indagini condotte in modo approssimativo. Il popolo italiano rimase sconvolto quando il corpo della ragazza venne trovato nascosto in un soppalco della stessa chiesa in cui Elisa è scomparsa. Nel corso degli anni, la chiesa era stata più volte ispezionata, ma a causa di errori nell’indagine e a causa della poca collaborazione, il corpo della ragazza rimase nascosto.

Ancora più sconvolgente fu sapere che il corpo di Elisa non è mai stato spostato, è sempre stato nel soppalco dove è stato trovato. Ciò significa che Elisa è stata uccisa all’interno della chiesa, che per anni ha occultato le prove e non ha aiutato in nessun modo le indagini. Dall’autopsia si scopre che l’assassino di Elisa si accanì su di lei quando aveva già perso coscienza e, addirittura, anche dopo la sua morte. Ci si chiede come si possa essere così spietati, ma a questa domanda, purtroppo, nessuno può dare risposta.

Ogni anno in ricordo di Elisa Claps

Il caso di Elisa Claps ci ricorda l’importanza di chiarezza e trasparenza nelle indagini. È il simbolo di una lunga battaglia per la giustizia. Per ricordare ciò che è successo, nel 2023 è stata prodotta la serie televisiva Per Elisa – Il caso Claps, una serie Rai che ricostruisce questa tragica vicenda.

Ogni anno, in occasione del suo anniversario, si svolgono manifestazioni e cortei, affinché la sua triste vicenda non diventi solo un oscuro ricordo lasciato nel dimenticatoio. Bisogna continuare a parlare di questa storia, affinché nessun altro possa ricevere un trattamento simile.

Fonte Immagine: Wikipedia (Di Grandinetti Giulia – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=114812218), Youtube

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