India e omosessualità: non è più un reato

India e omosessualità: non è più un reato

India e omosessualità ora non sono più un binomio contrastante: l’omosessualità non è più un reato. Una decisione storica da parte della Corte Suprema indiana, che ha depenalizzato l’omosessualità con una sentenza arrivata dopo anni di battaglie.

D’ora in poi, in India, essere omosessuali non sarà più un crimine. La Corte Suprema ha infatti abolito l’articolo del codice penale che prevedeva il carcere per le persone che avessero relazioni omosessuali.

Prima della Nuova legge costituzionale, la legge prevedeva fino a dieci anni di carcere per chi commettesse atti definiti “innaturali”, come recitava la sezione 377 del Codice penale, ora abolita. Si trattava di una pena introdotta dai colonialisti britannici in epoca vittoriana, rimasta in vigore fino ad ora, nonostante la società indiana sia molto cambiata nel corso del tempo.

India e omosessualità: la parola a un collegio

Il collegio, composto da cinque giudici, era presieduto da Dipak Misra. “Criminalizzare l’omosessualità è irrazionale e indifendibile”, ha dichiarato convinto il presidente, illustrando quanto stabilito.

Anche l’Unione europea apprende con soddisfazione la decisione della Corte Suprema indiana, sottolineando l’importanza dell’uguaglianza e la dignità di tutti gli esseri umani, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale. Dunque una decisione storica, arrivata dopo settimane di discussione, in riferimento ad una legge che da ben 157 anni puniva come offese contro natura, i rapporti tra persone dello stesso sesso.

Nel verdetto emesso dalla Corte Suprema è stabilito che «il sesso consenziente tra adulti in uno spazio privato, che non sia dannoso per i minori, non può essere negato poiché oggetto di una scelta individuale. La Sezione 377 è discriminatoria e viola i principi costituzionali». Una sentenza che arriva dopo decenni di discussioni e battaglie. Nel 2009 l’Alta Corte di Delhi aveva preso decisione definibile analoga, poi cancellata però nel 2013 dalla Corte Suprema. Ritornata in agenda nel 2017, la Sezione 377 del Codice penale è stata ora definita «arbitraria e manifestamente indifendibile».

Secondo delle stime non ufficiali, ma in riferimento ad una stima provvisoria effettuata dal governo indiano nel 2012, gli omosessuali nel Paese dovrebbero essere più di due milioni e mezzo. Una grossa fetta di popolazione, in uno dei paesi con la più alta densità demografica al mondo. Ed è con questa depenalizzazione, che l’India diventa il 124esimo paese al mondo dove i rapporti omosessuali non sono più considerati reati penali.

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