Potrebbe sembrare irreale invece è tutto vero: da oggi è possibile avere una fidanzata virtuale.
Questa è la storia di Caryn Al, una influencer statunitense di 23 anni.
Caryn Marjorie ha creato un avatar artificiale utilizzando la propria immagine: affidandosi alla tecnologia di OpenAi, azienda già nota per ChatGPT, ha riprodotto una sua sosia che presenta la stessa personalità e la stessa voce, grazie all’addestramento che l’intelligenza artificiale ha fatto sulla base di migliaia di ore di registrazioni della ragazza, materiale già presente sul web grazie alla sua carriera da influencer di 2 milioni di follower. Sono più di 10.000 gli utenti che sono disposti a pagare un dollaro al minuto per poter avere come fidanzata virtuale Caryn, un costo molto elevato. La giovane influencer ha rivelato in un’intervista sulla rivista Fortune di aver guadagnato 71.610 dollari grazie al suo avatar e scherzando su Twitter con un post, esordisce così: “Ho più di 15.000 fidanzati adesso!”
I motivi che hanno spinto la giovane ragazza a creare questo avatar sono diversi, oltre a un’intelligente trovata per il suo portafoglio, pare che la ragazza sia stata spinta da una causa molto profonda, afferma in un intervista. Dopo il lungo periodo di isolamento, la Marjorie ha offerto il suo aiuto per spronare i ragazzi della gen Z a interagire con una ragazza, creando per loro un ambiente sicuro e accogliente. Queste parole fanno sorgere giustamente una riflessione sulla società in generale: il progresso sempre più avanzato delle tecnologie ha causato di riflesso un deterioramento progressivo delle relazioni umane. Il fenomeno riguarda in maniera preoccupante le generazioni dei più giovani, che sono i principali consumatori dei servizi che questi strumenti offrono. Un’inchiesta di Vice afferma che il più delle volte le interazioni con i bot artificiali virano verso argomenti a sfondo sessuale, da qui sorge uno spunto di riflessione su un’altra questione: l’etica. Attualmente le piattaforme per interagire sessualmente in rete sono varie, una tra le più note è Only Fans, social-media attivo dal 2016 e in auge negli ultimi due anni, offre un servizio di intrattenimento tramite abbonamento e i creatori dei contenuti guadagnano tramite i loro utenti o meglio, i fan. È realmente sicuro questo sistema per i creatori che rendono pubblici i loro contenuti e alla mercé di milioni di utenti sconosciuti? A questo proposito ci sono stati problemi sulla sicurezza del sito di Only Fans a livello personale ed economico e si sono verificati numerosi episodi di stalking e molestie.
Un altro fattore importante è la fortissima concorrenza che spinge il creatore a uscire dalla propria “confort zone” offrendo contenuti sempre più spinti ed espliciti. Questi meccanismi che si stanno innescando nelle radici della società contemporanea mostreranno i loro frutti durante i prossimi anni, nel frattempo non possiamo fare altro che riflettere su tutto ciò. Facciamo attenzione all’utilizzo di uno strumento come l’intelligenza artificiale, che può essere così positivo per i nostri bisogni. Non facciamo in modo da diventare noi lo strumento di questa potente tecnologia, apprezzando innanzitutto gli affetti che ci circondano e coltivando rapporti reali, impegnandoci davvero in questo.
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