Da qualche giorno non si fa altro che parlare sui social, specialmente attraverso la piattaforma TikTok, di Leone il gattino rosso, un piccolo trovatello che si trovava ad Angri, nella provincia di Salerno. Chiamato così per la sua forza e tenacia, dalle anime pure dei volontari che lo hanno soccorso.
In questo articolo vogliamo omaggiarlo, raccontare della sua forza anche nella lotta alla sopravvivenza, perché è stato un gattino coraggioso ma questo suo coraggio è stato portato via per mano di un essere spregevole, perché non potrà mai essere chiamato uomo o addirittura essere considerato una persona. Attraverso un atto disumano, questo povero gattino è stato martoriato, scuoiato vivo e abbandonato sull’uscio di una strada da quest’essere senza alcuna pietà. Un criminale che non è stato ancora preso dalle forze dell’ordine e che dovrà pagare l’atrocità che ha commesso. Tutti gli abitanti di Angri chiedono giustizia per l’accaduto. Chiedono giustizia per Leone il gattino rosso che ormai aveva rubato il cuore di tutti i cittadini della comunità e non solo.
Leone muore dopo 4 giorni dal suo ritrovamento per via delle ferite troppo profonde e per il dolore che si intravedeva nei suoi occhi, come si può anche vedere in un video straziante che sta girando sui social, in cui si vede il piccolo Leone mangiare a forza e lamentarsi per il dolore delle ferite inflitte. Il piccolo Leone è morto nella giornata del 10 dicembre nell’ambulatorio veterinario ASL di Cava De Tirreni che lo avevano soccorso e accudito. Gratitudine va a Gerardo Perrotta, Luigi Toro, Grazia Siciliano e tutti i volontari che lo hanno assistito durante i suoi ultimi attimi di vita.
Purtroppo, Leone il gattino rosso non è stato l’unico ad aver subito queste atrocità, ci sono tantissimi animali che per colpa dell’uomo sono costretti ad interrompere la loro vita terrena. Per esempio, i gatti che furono uccisi a fucilate perché un vicino non tollerava la loro presenza nel suo giardino o ancora gatti che vengono uccisi da persone che avvelenano piante per far sì che poveri animali muoiano avvelenati. Ci sono tante di queste disumanità commesse da piccoli uomini che in confronto si sentono grandi, così tanto grandi da dover mettere fine ad una piccola vita che chiedeva solo affetto e una casa calda e accogliente.
È stata la pagina Facebook dell’associazione a dire addio per sempre a Leone e che negli ultimi giorni ha dato risposte alle tante persone che chiedevano notizie riguardanti la salute del micetto.
Pensare che Leone il gattino rosso poteva essere finalmente amato, avere una famiglia, giocare, fare dispetti, trovare qualcuno che lo amasse incondizionatamente, perché alla fine gli animali in cambio ci chiedono solo una cosa: amore incondizionato, ed era quello che Leone si meritava. Speriamo tutti che in questo momento quello che è diventato l’angelo di Angri si trovi in pace, a giocare in tranquillità, ma soprattutto in eterna serenità, quella che gli è stata tolta.
Per poter ricordare l’anima del piccolo Leone, si terrà ad Angri il 17 dicembre alle ore 18.00, una fiaccolata in suo onore.
Ciao dolce piccolo Leone, ti chiediamo umilmente perdono per la cattiveria umana, buon ponte e che la terra ti sia lieve.
Fonte immagine in evidenza: Facebook