Luciano De Crescenzo, il tributo dei Quartieri Spagnoli

Luciano De Crescenzo

A un anno esatto dalla morte di Luciano De Crescenzo, avvenuta a Roma il 18 luglio 2019, Napoli gli dedica un favoloso murale nel cuore dei Quartieri Spagnoli.

Io penso che Napoli sia ancora l’ultima speranza che ha l’umanità per sopravvivere”: recita così la scritta d’accompagnamento all’opera di sagace street-art firmata da Michele Quercia e Francesca Avolio inaugurata a Napoli la mattina del 18 luglio 2020 nel cuore dei Quartieri Spagnoli, a un anno dalla scomparsa del grande scrittore partenopeo. La sua città natale gli aveva già donato un commosso addio durante le esequie tenutesi nella Chiesa di Santa Chiara, alle quali parteciparono migliaia di persone.

Alle 11:30 del 18 luglio 2020, all’incrocio tra vico Tre Regine e via De Deo, nel “ventre di Napoli”, un nutrito gruppo di gente accorre per assistere all’inaugurazione del murale che ritrae Luciano De Crescenzo in una delle sue espressioni tipiche, sorridenti e con sguardo furbetto, contorniato dal suo pensiero-testamento che voleva Napoli ultima speranza per un’umanità altrimenti votata al trionfo del disumano.

Rispettando la distanza di sicurezza e le disposizioni vigenti per via del coronavirus, il sindaco Luigi De Magistris dedica al compianto autore di “Così parlò Bellavista” un appassionato ricordo. Bloccata a Roma per motivi personali la figlia dello scrittore Paola, è però presente, in qualità di rappresentante della famiglia De Crescenzo, suo figlio Michelangelo, orgoglioso e felice del tributo riservato a suo nonno Luciano da parte della calorosa città d’origine.

Il murale, realizzato con tempera acrilica, ha un titolo particolare, tutto partenopeo: si intitola, infatti, “‘O pallone ‘mmiez ‘e ‘mmachine”, ossia “Il pallone tra le macchine” e ritrae una scena caratteristica del vicolo in cui è ambientata, cioè il momento in cui dei ragazzini dei quartieri devono recuperare il pallone con cui stavano giocando, bloccatosi accanto a un’edicola votiva, con l’aiuto di una scopa.

Al flash mob celebrativo sono presenti vari personaggi del mondo dello spettacolo tra cui gli attori Carmine Rizzo e Francesco Paolantoni, che spendono parole commosse per l’amatissimo “Professore”. Viene anche recitata la poesia di TotòCore analfabeta”, con l’intento di rendere omaggio alla lezione di De Crescenzo secondo la quale il popolo napoletano è in tutto e per tutto un “popolo d’amore”.

L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione “Quartieri Spagnoli 1536” presieduta da Raffaele Esposito. L’evento è stato fortemente voluto anche da Renato Ricci, amico storico di De Crescenzo e fondatore del primo fan club a lui dedicato, in collaborazione con il Tavolo Interassessorile per la Creatività Urbana del Comune di Napoli e la Municipalità Napoli 2, rappresentata dal Presidente Francesco Chirico e dal suo vice Luigi Carbone.

Dulcis in fundo, al termine della presentazione del murale, la Pasticceria “Seccia” ha offerto un delizioso dessert e “Don Café – Street Art Coffee” ha preparato per tutti i presenti un bicchierino di caffè con la “cuccumella”, la tipica caffettiera “sott’e’ncoppa” tanto amata da Eduardo e di certo anche da Luciano De Crescenzo, in quanto espressione perfetta delle eccellenze ed aspettative partenopee.

Un’atmosfera squisitamente partenopea che all’insopprimibile passione per la libertà ha unito la predilezione per la lentezza e per il cuore, contrassegno imprescindibile per un autentico “popolo d’amore”.

 

 

Fonte immagine: Giulia Longo

 

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A proposito di Giulia Longo

Napolide di Napoli, Laurea in Filosofia "Federico II", PhD al "Søren Kierkegaard Research Centre" di Copenaghen. Traduttrice ed interprete danese/italiano. Amo scrivere e pensare (soprattutto in riva al mare); le mie passioni sono il cinema, l'arte e la filosofia. Abito tra Napoli e Copenaghen. Spazio dalla mafia alla poesia.

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